Wind e 3 Italia, la UE approva

Wind e 3 Italia, la UE approva

Da Bruxelles arriva il via libera alla fusione tra le due società per la nascita di un nuovo megaoperatore, un accordo che permetterà di garantire concorrenza e diritti dei clienti grazie all'arrivo di un provider francese
Da Bruxelles arriva il via libera alla fusione tra le due società per la nascita di un nuovo megaoperatore, un accordo che permetterà di garantire concorrenza e diritti dei clienti grazie all'arrivo di un provider francese

La Commissione Europea ha apposto il suo sigillo sulla joint-venture tra Wind e 3 Italia, un via libera garantito a certe condizioni pensate per salvaguardare la concorrenza. Le società interessate dovranno vendere qualche asset alla società francese Iliad, permettendole di avviare le attività in un mercato che le fin qui stato estraneo.

Bruxelles permetterà quindi alla russa Vimpelcom (proprietaria di Wind) e al gruppo di Hong Kong CK Hutchison (3 Italia) di fondere le attività italiane in un nuovo operatore, una “concentrazione” che secondo le intenzioni dovrà dare origine al terzo operatore nazionale per dimensioni e numero di clienti .

Le due corporation hanno acconsentito a liberarsi di un certo numero di asset , “trasferendo” o condividendo importanti risorse infrastrutturali con Iliad, che includono migliaia di siti per l’installazione di stazioni base. Il carrier francese potrà sfruttare la rete – presto comune – di Wind e 3 Italia per avviare le attività in Italia, in attesa ovviamente che l’azienda provveda a realizzare una sua rete indipendente.

Da CK Hutchison salutano il via libera della UE come “un grande giorno per il mercato e per i consumatori italiani”, un’operazione che “sbloccherà investimenti significativi nell’infrastruttura digitale italiana e darà vita ad un’azienda con dimensioni e forza per fornire servizi di telecomunicazioni innovativi e di qualità, con maggiore affidabilità, velocità e copertura di rete”.

Guarda con ottimismo al futuro prossimo venturo anche Iliad , con il direttore generale Maxime Bombardini che rivela gli obiettivi – invero ambiziosi – dell’azienda dopo lo sbarco in Italia: il carrier intende affermarsi come quarto operatore nazionale, conquistando una quota del mercato mobile (10 per cento) che permetta di pareggiare il bilancio.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
1 set 2016
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