Nokia scuote il mondo del wireless: tra i 2 standard per l’accesso ad internet, WAP e i-Mode, perché non scegliere entrambi? Ovvero perché non creare un browser in grado di supportare entrambi i formati? Ebbene Nokia presenterà il suo primo modello prima della fine dell’anno, parola di Anssi Vanjoki, CEO di Nokia Europe. Non è escluso che qualche prototipo spunti fuori al CeBit di Hannover di fine mese.
Il problema è quanto mai sentito: il Wap è diffuso in Europa, Asia e America; i-Mode è utilizzato solo in Giappone da NTT DoCoMo ma il numero di utenti iscritti è elevatissimo (proprio in questi giorni sono stati superati i 20 milioni di iscritti). Molti i portali che hanno dovuto prevedere una doppia versione per i loro contenuti. NTT DoCoMo sta stringendo accordi con diversi partner per esportare la sua tecnologia anche in Europa (in Italia con Tim da Settembre 2001), oltre che con diversi portali per la gestione dei contenuti. L’ultimo in ordine di tempo è Google, che ha sviluppato una tecnologia capace di convertire automaticamente pagine Web tradizionali nel formato cHTML adottato da i-Mode, estendendo così enormemente il numero di informazioni accessibili online rispetto al passato.
Il numero di iscritti fornito da NTT DoCoMo non è preciso, falsato dalla politica di iscrizione adottata in Giappone. I rivenditori guadagnano una percentuale se effettuano una iscrizione al servizio (fruibile dall’utente tramite il pagamento di un canone mensile): a meno di non richiedere esplicitamente la non adesione, al momento dell’acquisto di una SIM-Card ci si trova iscritti anche al servizio i-Mode.
A dirla tutta esistono altre tecnologie per il wireless Internet, proprio in Giappone. Lo standard EZweb (adottato da KDDI/AU e da Tu-ka) ha 5.600.000 utenti, Jlo standard J-Sky (di J-Phone) ha 5.010.000 utenti. Un tabella riassuntiva dei diversi standard e delle loro caratteristiche si può visionare in quest’articolo .