Wladawsky-Berger predice la rivoluzione

Wladawsky-Berger predice la rivoluzione

Il vicepresidente alla tecnologia in IBM avverte: il progresso hi-tech è lontano dal rallentare. Anzi, grazie a tre elementi fondamentali, siamo sul punto di una nuova accelerazione
Il vicepresidente alla tecnologia in IBM avverte: il progresso hi-tech è lontano dal rallentare. Anzi, grazie a tre elementi fondamentali, siamo sul punto di una nuova accelerazione

New York (USA) – Irving Wladawsky-Berger non ha dubbi: il progresso tecnologico non è destinato a rallentare il suo cammino e, anzi, nel futuro a breve si trovano gli elementi di una nuova accelerazione nello sviluppo.

L’ingegnere che ha ricoperto numerose cariche in IBM, anche come general manager della divisione Internet, e che oggi si occupa delle strategie tecnologiche, ha spiegato che l’apparente rallentamento della “new economy” di queste settimane può indurre in un errore clamoroso, ritenere cioè che la “e-revolution” stia concludendosi.

Secondo Wladawsky-Berger, “siamo agli albori di una rivoluzione delle tecnologie dell’informazione che avrà sulle imprese e sulla società un impatto profondo quanto lo ebbero l’automobile e il telefono. Quanto sta per accadere rappresenta una svolta davvero notevole”.

Gli elementi dell’accelerazione, ormai dietro l’angolo secondo il manager IBM, sono tre: il crollo dei prezzi dei microprocessori più veloci, la discesa dei costi per la produzione di memoria ad altissima densità e l’affermarsi della connettività a banda larga wireless e non. Sono questi i perni dell’accelerazione destinati, secondo Wladawsky-Berger, a trasformare non solo i mezzi dell’informazione ma anche la percezione che si ha di essi.

“La gente – ha detto – a volte mi chiede se gli sviluppi tecnologici così veloci non stiano per schiantarsi contro un muro invalicabile. La verità, però, è esattamente l’opposto. Invece di rallentare, la velocità dello sviluppo aumenta. Ci sono già miliardi di strumenti elettronici distribuiti nella società ma non sono dotati di grande intelligenza. Nel prossimo futuro, questi device potranno far girare software che fino a qualche tempo fa poteva girare solo su PC. Programmi che monitoreranno tutto quello che accade in un ambiente e forniranno moltissimi dati a computer centrali di elaborazione”. La visione è dunque quella di device come “sensori intelligenti” di macchine potenti, come un Deep Blue domestico, alla portata dei molti.

Secondo Wladawsky-Berger “stiamo per entrare nell’era del computing globale e nessuno ancora sa come il mercato sfrutterà questa tecnologia. Possiamo solo essere certi che avrà un impatto profondo. Queste cose vanno ad ondate e nessuno può predire quanto accadrà. Ma il libero mercato determinerà dei vincitori, e il mondo cambierà per sempre”.

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Pubblicato il
13 nov 2000
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