WSIS: dichiarazioni Stanca, Verdi

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Roma – In vista del WSIS, il Summit ONU sulla Società dell’Informazione che si avvierà domani, il ministro all’Innovazione Lucio Stanca ha dichiarato: “A Tunisi lavoreremo per contenere le aspirazioni di quei Governi che vogliono trarre la possibilità di condizionare il libero sviluppo di Internet”.
Il ministro ha sostenuto l’obiettivo di “affermare gradualmente un sistema di governance della Rete che sappia promuovere la partecipazione dei Paesi in via di Sviluppo. Per questo crediamo che l’UE debba sostenere un modello di gestione del Web in cui la supervisione di ICANN (istituzione di diritto privato registrata negli USA, che assegna numeri e nomi a dominio internet, legata al Governo americano da un Memorandum of Understanding che scade nel 2006), debba essere riconsiderata e abbandonata progressivamente a favore di una completa internazionalizzazione delle attività e modalità operative della organizzazione”.
Secondo Stanca “l’obiettivo è di pervenire ad una visione condivisa sul futuro della Società dell’Informazione e sulle condizioni necessarie per assicurare che tutti i Paesi, sviluppati e non, possano trarre il massimo beneficio dalla diffusione delle nuove tecnologie digitali”.

Nelle scorse ore è stato diffuso anche un comunicato dei Verdi Cortiana e Cento, seconod cui “le condizioni in cui versano la libertà di informazione e i diritti civili in Tunisia, Paese che da martedì prossimo ospiterà il World Summit on Information Society dell’ONU, desta grande preoccupazione. Lo sciopero della fame a cui otto leader di partiti d’opposizione e associazioni si sottopongono dal 18 Ottobre, per rivendicare la libertà di associazione civile e politica, è il segno drammatico dello stato dei diritti in quel Paese. Il Summit deve essere l’occasione di un confronto vero e sincero che faciliti la transizione democratica di quel Paese. A tal fine, abbiamo deciso di presentare una mozione che impegna il Governo a intervenire sia nei confronti della Tunisia, nostro importante partner commerciale, che nell’ambito dell’Unione. Non possiamo accettare che l’Accordo Bilaterale tra l’Unione e la Tunisia, che ha al primo paragrafo i diritti umani, venga assolutamente disatteso”.

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Pubblicato il
14 nov 2005
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