X-Box, primi chip in produzione

X-Box, primi chip in produzione

Nvidia manda in produzione i primi due chip chiave della console di Microsoft, fra cui il portentoso cuore grafico di Xbox. Microsoft non perde tempo e prepara il terreno per l'imminente attacco al "covo" dei suoi rivali: il Giappone
Nvidia manda in produzione i primi due chip chiave della console di Microsoft, fra cui il portentoso cuore grafico di Xbox. Microsoft non perde tempo e prepara il terreno per l'imminente attacco al "covo" dei suoi rivali: il Giappone

Taipei (Taiwan) – Nell’ancor lungo conto alla rovescia che separa XBox dal mercato si sono appena messi in moto i primi ingranaggi che preludono alla produzione in serie della console.

Nvidia ha infatti annunciato che due dei processori chiave di XBox, la Graphics Processing Unit (XGPU) e l’XBox Media Communications Processor (MCPX), sono entrati in produzione presso le fabbriche di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), lo stesso chipmaker che produce i chip Cyrix per conto di Via.

Sia l’XGPU, il chipset grafico, che l’MCPX, il southbridge di Xbox, sono prodotti con un processo di fabbricazione a 0,15 micron e sette livelli di metallizzazione.

L’XGPU contiene oltre 60 milioni di transistor, ha una frequenza di clock di 250 MHz e sprigiona una potenza pari a 125 milioni di poligoni al secondo e 4 miliardi di pixel al secondo, una prestazione che surclassa abbondantemente l’attuale GeForce 2.

L’MCPX è invece basato su due DSP in grado di generare 4 miliardi di operazioni al secondo, potenza che verrà dedicata principalmente all’elaborazione dell’audio posizionale 3D (fino a 64 canali) ed alla comunicazione ad alta velocità con l’esterno e fra periferiche. Secondo molti esperti l’XGPU si basa sulla stessa tecnologia dell’imminente NV20, il prossimo chipset grafico che Nvidia potrebbe commercializzare con il nome di GeForce 3.

L’XGPU sarà affiancata da una CPU Intel da 733 MHz, una frequenza di clock che inizialmente si pensava potesse salire ad 1 GHz ma che evidentemente gli ingegneri di Microsoft hanno ritenuto più che sufficiente. Le specifiche rivelate da Bill Gates lo scorso gennaio parlano anche di 64 MB di RAM e di un hard disk da 8 GB su cui l’utente potrà salvare partite, software dalla rete e pagine Web.

Il sistema operativo di XBox sarà basato sul kernel di Windows 2000 e adotterà le librerie multimediali DirectX 8. Questo fattore, in particolare, ha attratto un gran numero di sviluppatori, allettati soprattutto dalla possibilità, in futuro, di portare giochi per PC verso Xbox e viceversa con pochissime modifiche al codice.

Ad oggi il colosso di Redmond ha firmato accordi con oltre 200 editori e sviluppatori di giochi, fra i quali Electronics Arts, che si è già impegnata a fornire 10 titoli per il periodo di lancio della console. Un primo assaggio dei titoli che saranno disponibili per XBox lo si può avere qui . Microsoft è maestra nell’imparare dagli errori degli altri, in questo caso dai contrattempi di Sony con la PS2, e così non solo ha cercato di smistare la produzione di XBox su più fabbriche, ma ha anche cercato di iniziare la produzione della “materia prima”, i chip, in tempo per il debutto della console.

Microsoft ha già annunciato con largo anticipo il periodo di uscita della console: l’autunno 2001 per gli USA e il Giappone e la primavera 2002 per l’Europa.

Il primo mercato verso cui Microsoft partirà all’attacco è proprio il Giappone, la patria di giganti dell’intrattenimento come Sony e Nintendo. Qui il big di Redmond ha stretto pochi giorni fa un’alleanza con due società, Softbank Commerce e Happinet, per spingere con più efficacia XBox sul mercato nipponico.

Microsoft si potrà avvalere delle reti di vendita delle due aziende, entrambe grossi distributori di software e apparecchi consumer. Per Microsoft quello giapponese è infatti un mercato molto importante perché rappresenta da sempre il cuore dell’intera industria dei videogiochi.

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Pubblicato il 16 feb 2001
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