YouTube si mette a dieta

YouTube si mette a dieta

GoogleTube presenta una beta in punta di piuma e promette streaming superveloci agli utenti dotati di PC poco performanti. La connessione è salva, la pubblicità pure
GoogleTube presenta una beta in punta di piuma e promette streaming superveloci agli utenti dotati di PC poco performanti. La connessione è salva, la pubblicità pure

In pieno rispetto a quella ricerca della velocità che caratterizza gran parte delle attività recenti di Google, anche YouTube entra nel vortice dell’approccio “prestazioni prima di tutto” con Feather , un programma di beta (accessibile previa iscrizione) facente parte dell'”incubatore di idee” TestTube e pensato come fruizione alternativa per chi non ha a disposizione una connessione adeguata e hardware al passo coi tempi .

Una volta attivato, Feather si incarica di ottimizzare in maniera estrema la latenza della visualizzazione di un video riducendo la classica interfaccia di YouTube all’essenziale ed eliminando le personalizzazioni, molte delle funzionalità dei commenti e tutto quel codice “superfluo” che fa parte dell’esperienza standard del Tube network. A essere preservato rimane lo streaming del video che, oltre ad avviarsi quanto prima è possibile, può anche giovare di un download molto ridotto degli elementi tipici – statici o dinamici – del portale.

I test parlano di una riduzione nel download di dati (durante la visualizzazione di un video) quantificabile in oltre 340 Kbyte (52 KB di Feather contro i 391 KB standard). E per chi usa YouTube come strumento per l’advertising ? La nuova opzione di visualizzazione evita accuratamente di entrare in gioco.

Inizialmente indirizzato a un programma di beta ridotto, Feather verrà esteso a un maggior numero di utenti qualora dovesse dare risultati positivi e ben quantificati. I destinatari dell’opzione sono coloro dotati di hardware non particolarmente aggiornato, dispositivi mobile di non recente generazione e connessioni che non vanno esattamente alla velocità della luce. Ovviamente questo non impedirà a chi decidesse di usare Feather comunque, pur senza i suddetti problemi di componentistica obsoleta e connessione insufficiente, una volta scoperta la nuova funzionalità.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 dic 2009
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