ZeoSync promette l'ultracompressione

ZeoSync promette l'ultracompressione

L'azienda sta lavorando su un sistema di compressione che ritiene renderà obsoleti i precedenti. Comprimendo il già compresso, per ottenere stringhe ultradense
L'azienda sta lavorando su un sistema di compressione che ritiene renderà obsoleti i precedenti. Comprimendo il già compresso, per ottenere stringhe ultradense


West Palm Beach (USA) – ZeoSync, centro di ricerca in Florida, ha annunciato di essere riuscita a ridurre l’espressione di sequenze di informazioni random. Pur riusciendoci solo con stringhe di bit molto ridotte, i ricercatori ritengono di poter superare questa limitazione e ottimizzare gli algoritmi, fino a portare a quelli che definisce “drastici cambiamenti” nel modo in cui i dati vengono conservati e trasmessi.

Gli sviluppi fin qui ottenuti, si legge in una nota , nascono da un approccio che mira a ridurre informazioni già compresse attraverso molte iterazioni di riduzione. Ne risulterà, secondo i ricercatori, un sistema chiamato TunerAccelerator che condenserà le capacità di produrre sequenze random e quelle di encodare queste stringhe all’interno di altre combinazioni.

“Quello che abbiamo sviluppato – ha spiegato Peter St. George, CEO di ZeoSync – è un nuovo concetto nella teoria della comunicazione. Attraverso la manipolazione dell’informazione binaria e la traslazione in entità matematiche multidimensionali complesse ci aspettiamo di raggiungere l’enorme capacità del signaling analogico con i benefici dell’integrità strutturale delle comunicazioni digitali. Riteniamo questo sviluppo un passo significativo nel superare i limiti storici delle comunicazioni digitali”.

Secondo ZeoSync, i risultati del lavoro porteranno alla capacità di comprimere non più ad una ratio di dieci a uno ma di centinaia ad uno. Con conseguenze naturalmente importanti sull’intera gestione dei dati nel mondo digitale.

Va da sé, come è stato spiegato nella conferenza di presentazione dei risultati, che prima di tradurre questo lavoro in una tecnologia definitiva capace di reggere l’impatto con le necessità di conservazione e trasmissione dei dati ci potrebbero volere ancora anni.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
10 gen 2002
Link copiato negli appunti