Roma – L’editore Ziff-Davis Media (ZD) ha accettato di pagare 125mila dollari per chiudere una inchiesta su un buco nei sistemi di una propria ezine che lo scorso novembre ha esposto i dati personali, compresi quelli delle carte di credito, di una 50ina di utenti.
ZD rimborserà a ciascuno dei 50 500 dollari e verserà altri 100mila dollari alle autorità dei tre stati federali che hanno indagato sull’accaduto. ZD, ha affermato uno dei procuratori federali, ha accettato di utilizzare sistemi di cifratura e autenticazione sia quando i dati sono trasmessi dall’utente sia quando risiedono sui propri server.
Pubblicato il 29 ago 2002
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