Ziobudda.net/ Mandrake Gaming Edition 8.1

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Michel Morelli ha recensito la nuova versione della distribuzione Linux Mandrake dedicata specificamente a chi, con Linux, ci vuole anche giocare
Michel Morelli ha recensito la nuova versione della distribuzione Linux Mandrake dedicata specificamente a chi, con Linux, ci vuole anche giocare


Roma – Giocare è forse la cosa più vecchia di questo mondo, ed ora che i computer sono sempre più potenti e che le schede grafiche rasentano la realtà, creare un gioco per PC è divenuto quasi un’arte. Ma non per tutti. Gli utenti di Linux sono sempre stati penalizzati da questo punto di vista, anche perché il sistema operativo ?del pinguino? è nato per fare da server e non per essere una postazione da gioco. Ma finalmente questo modo di “pensare” a Linux sembra stare stretto alle distribuzioni più famose che iniziano a diversificare le proprie linee di prodotti separando in modo sempre più marcato la linea server dalla linea dedicata al desktop.

Se la RedHat è da sempre la distribuzione che si è affermata per le sue potenzialità dal lato server, la Mandrake si sta affermando sempre di più come distribuzione di riferimento per tutto quello che è desktop, specialmente ora che ha iniziato a commercializzare la sua distribuzione ?Gaming Edition?. E come primo ?gioco? la Mandrake non poteva che mettere sul mercato ? The Sims ” il gioco targato Maxis che sta riscuotendo sempre più successo. Ma per fare tutto questo la Mandrake si è appoggiata alla TransGaming Technologies la quale ha preso il progetto Wine migliorandone il codice sorgente tanto da poterlo utilizzare per far girare altri giochi, quali ad esempio Return To Castle Wolfenstein e Diablo II.

Vi è però un problema: la versione di Wine creata dalla Transgaming, e chiamata WineX, non è sotto la licenza GPL ma sotto la Alladin Free Public License ed è da considerarsi una cosa distinta rispetto al progetto Wine. Questo però non vuole dire che non si possa utilizzare liberamente per progetti senza scopo di lucro, come ad esempio la creazione di giochi OpenSource. La stessa Transgaming ringrazia coloro che hanno partecipato e che partecipano al progetto Wine e si dice disponibile (in futuro) a rilasciare porzioni del proprio progetto WineX da portare sotto Wine.
Prima di andare avanti nella presentazione della Mandrake Gaming Edition vorrei ringraziare la TransGaming che me ne ha fornita una copia di prova.

Iniziamo subito dal contenuto della scatola: 3 CD-ROM dedicati alla vera e propria distribuzione Mandrake (un CD è intitolato Commercial Application e contiene prodotti del calibro di StarOffice) più il CD ?The Sims?. Come ogni distribuzione a pagamento vi è (incluso nella scatola) un manuale dedicato alla distribuzione Mandrake che segue l’utente dall’installazione alla configurazione finale e nel caso della Mandrake Gaming Edition vi è inoltre il manuale del gioco ?The Sims?.

I miglioramenti rispetto alla precedente versione si notano a partire dalla grafica che accompagna l’utente durante l’installazione, installazione che però pecca di ?gravi? bug come ad esempio la rilevazione del mouse utilizzato sulla macchina di test: ho scelto un mouse a tre tasti, ma dalla prova di funzionamento me ne vedeva sempre e solamente due. Per un utente esperto è facile andare a modificare i file corretti, ma per chi è alla prime armi sicuramente questo non è per nulla un punto a favore.
Anche durante la fase di partizionamento del disco fisso si nota la cura posta nello sviluppo del tool per gestire le partizioni, tanto che questo dà all’utente la possibilità di creare partizioni supportanti i nuovissimi Journale File System come ad esempio ReiserFS, JSF ed XSF, senza dimenticare il supercollaudato Ext2 e la sua nuova evoluzione chiamata Ext3. Nel caso dell’installazione di prova ho scelto ReiserFS e la formattazione è avvenuta in pochissimi secondi.

Una volta scelta la tipologia delle partizioni del disco fisso ho proceduto ad installare un po’ tutto quello che si trovava sui 4 CD-ROM con la conseguente occupazione di ben 2,2 GB di disco fisso e l’attesa di poco più di un’ora prima della fine dell’installazione dei programmi. Da considerare che solamente TheSims sono 600 MB. Prima di partire con l’installazione vera e propria dei programmi il software di installazione mi ha dato la possibilità di scegliere quali pacchetti installare e quali no. Ho impiegato più di 15 minuti a spulciare i vari programmi arrivando alla conclusione che i pacchetti (leggasi programmi) presenti siano un po’ troppi o forse mal catalogati all’interno delle varie categorie. E per non fare un torto a nessuno ho installato sia Gnome che KDE, scegliendo però quest’ultimo come ambiente di desktop di default.

Alla fine dell’installazione si entra, come nella versione precedente, nella parte di configurazione primaria dove vengono richiesti alcuni punti chiave come la password di root e quali demoni avviare all’avvio, senza dimenticare la configurazione di rete che supporta in modo nativo il collegamento a banda larga ADSL sia via PPPoE che via PPTP. Anche la sezione dedicata al sistema Xwindows è notevolmente migliorata, soprattutto per quanto riguarda le schede grafiche accelerate.

L’installazione è a questo punto terminata e il sistema operativo effettua il reboot, operazione che all’inizio sembra essere velocissima, ma che alla fine si dimostra nella norma a causa della lentezza di esecuzione di alcuni demoni. Ma questo non può essere un difetto da imputare alla sola distribuzione Mandrake, considerando che la macchina di test monta un HD vecchio e non molto veloce. E siamo così giunti al primo login all’interno della nostra nuova LinuxBox, login che ci mette davanti ad un wizard per la configurazione finale del nostro ambiente di lavoro. Da questo wizard possiamo scegliere quale desktop manager utilizzare (KDE,Gnome, IceWM, etc), configurare l’e-mail e scegliere il nostro tipo di connessione alla rete (solo per l’utente root). Uno dei più grossi bug che ho riscontrato è proprio all’interno di quest’ultima funzionalità: dopo aver infatti reinserito la configurazione di rete per ben quattro volte ho dovuto alla fine riavviare il sistema Xwindows, e questo perché ogni tentativo di finire la fase di configurazione mi riportava alla sezione dedicata alla configurazione delle e-mail.

Per il resto la distribuzione è sicuramente la migliore Mandrake che abbia mai provato (sono seriamente intenzionato a sostituire la 7.2 che ho sul portatile, da cui sto scrivendo questa recensione, con questa 8.1). Il software è il migliore in circolazione (al momento della messa in stampa della distribuzione) ed il poter giocare a TheSims è forse proprio quello che ci voleva per far salire le quotazioni di Linux anche nel mondo dei Desktop casalinghi.

A proposito del gioco della Maxis incluso in questa distribuzione: non se ne nota la diversità rispetto alla versione per il sistema operativo di Microsoft, nemmeno per quanto riguarda la possibilità di poter scaricare dal sito thesims.com nuove case e nuovi ?sims?. Tutto questo grazie all’ottimo lavoro fatto dai programmatori della Transgaming, che sono riusciti a migliorare notevolmente il codice di Wine e dare a questo software più stabilità nell’emulazione.

Grazie al lavoro di Transgaming finalmente anche gli utenti Linux possono dire di poter ?perdere del tempo giocando come tutti gli altri?. Nel momento in cui scrivo questo articolo sono supportati, da Winex, i seguenti giochi: The Sims (ovviamente), I-War, Curse of Monkey Island, Sudden Strike Forever, Zeus: Master Of Olympus ed altri ancora.

Quantificare in un voto il lavoro di due aziende non è semplice, ma posso dire in tutta sincerità che un 9/10 è meritatissimo per entrambe.

Michel “ZioBudda” Morelli
ZioBudda.net

Per effettuare questo test ho utilizzato il seguente PC:
Celeron 500
192MB ram
Matrox G200 4MB
CDROM 24x
Masterizzatore HP
ESS 1701 (scheda sonora)

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Pubblicato il 14 feb 2002
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