Quaranta anni di click, di mani spesso sudaticce, di instancabili corse da un capo all’altro dello schermo. Quarant’anni e non sentirli, come è d’uso dire per chi, nonostante tutto, è relativamente giovane. Il mondo festeggia il quarantesimo compleanno del mouse, periferica che ha seguito il passo dei tempi e che ha saputo resistere in un settore, quello della tecnologia, in cui le aspettative di “vita” sono ridottissime.
Un prototipo di mouse fu mostrato al pubblico il 9 dicembre del ’68 dal visionario inventore statunitense Douglas Engelbart, riconosciuto all’unanimità come il padre del mouse. Ciò è vero solo in parte: le cronache raccontano che fondamentale fu la collaborazione di Bill English, ingegnere informatico presso lo Stanford Research Institute ( SRI ) che costruì un prototipo costituito da una scatola di legno, un solo pulsante rosso e una ruota, qualcosa di simile a quanto appare nel video più sotto. In quell’occasione, Engelbert eseguì per la prima volta operazioni divenute in seguito l’ABC delle conoscenze informatiche, come la selezione di testi o il copia/incolla.
Come lo stesso Engelbert ci tiene a sottolineare, quella del mouse era solo una delle sorprese in cantiere per la conferenza tenutasi a San Francisco: “Credo che la gente abbia una sorta di fissazione per il mouse. Più che il simbolo, la vera rivoluzione per l’epoca era l’idea di poter inserire parti di testo nel sistema e dar loro una flessibilità completamente nuova” ha dichiarato Engelbert. “Avevamo per la prima volta la possibilità di editare per intero il testo, nonché gli ipertesti, ovvero la base dell’uso odierno della tecnologia”. Per celebrare il 40esimo anniversario della sua prima apparizione pubblica, nonché quella che è stata definita la madre di tutte le dimostrazioni, si sono riuniti presso la Stanford University alcuni dei protagonisti di quell’evento, Engelbert e English compresi.
Nonostante le molteplici varianti costruite, le evoluzioni cui è stato sottoposto, le innumerevoli trasformazioni di forma e materiali, il mouse ha subito relativamente poche modifiche, mantenendo pressoché intatta la sua struttura di base. Un evento raro nel mondo della tecnologia, fatto di innovazione e ricambio costante, di grandi successi, svolte epocali e clamorosi flop. A dire il vero, nonostante l’onorata carriera, le previsioni future per il topo sono tutt’altro che rosee.
Con l’evolversi della tecnologia, il mouse è divenuto spesso superfluo: basti pensare ai nuovi touchpad integrati in qualsiasi notebook attualmente in commercio, in grado di “emulare” con sole due dita il mestiere di tutta una vita. Basti pensare alla cosiddetta “touchscreen revolution” e al diffondersi di dispositivi dotati di schermo tattile.
Una rivoluzione che passa per iPhone e soci fino ad arrivare all’atteso Surface di Microsoft. Molti ritengono che presto scompariranno i cursori, le freccette e le manine dallo schermo. È un dettaglio da non trascurare, affascinante ma al momento stesso terribile se soltanto si prova per un secondo a staccare gli occhi dallo schermo e a puntare lo sguardo sulla propria mano. Da tempo si legge che mouse (e tastiera) siano destinati alla pensione e sembra che siano in tanti quelli intenzionati a rendere sempre più vicino quel giorno.
Sia come sia, checché ne dicano i corvi del touch, i mouse continuano a vendersi: Logitech, uno dei leader nel settore, ha da poco consegnato al mercato il miliardesimo esemplare, raggiungendo cifre da capogiro. Come estirpare un oggetto tanto radicato nella quotidianità? Questa è la vera sfida a cui i big del settore dovranno far fronte.
Vincenzo Gentile
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pagliacciata
a nessuno interessa appesantire i browser web con ridicole funzioni 3d....giogoiRe: pagliacciata
Questo progetto cerca proprio di alleggerire la navigazione non il contrario !!Angelo RussoRe: pagliacciata
Sì, certo... se lo fà Microsoft con ActiveX è da buttare, se invece lo fà Google con Native Client è un progetto che mira ad alleggerire la comunicazione e bla bla bla....bubuRe: pagliacciata
Almeno Native Client di Google è multipiattaforma...Nick500Re: pagliacciata
Oltre ad essere multipiattaforma si spera che offrirà un grado maggiore di sicurezza, gli activex di IE sono pericolosi....Re: pagliacciata
- Scritto da: bubu> Sì, certo... se lo fà Microsoft con ActiveX è da> buttare, se invece lo fà Google con Native Client> è un progetto che mira ad alleggerire la> comunicazione e bla bla bla....Esatto : e' la differenza tra chi fa le cose perbene e chi le fa male.kraneRe: pagliacciata
Non mi sembra di averlo mai detto ? o sbaglio ??? Se loro cercano di sviluppare un alternativa perché criticarli ?Se funzionerà bene sarà usata, altrimenti no, non vedo quale sia il problema.Magari porterà ad uno sviluppo ulteriore anche delle ActiveX se si porrà in modo concorrenziale.Angelo RussoRe: pagliacciata
E anni fa avresti detto "a nessuno interessa aprire il web per vedere un video", e così via le immagini, l'audio. il voIp, a nessuno interessa usarlo.. etc etcaktarusjava APPLET ?
Google inizia a perdere i colpiesistono le applet java da 10 anni oramaiIL DISTRUGGIT ORERe: java APPLET ?
non è proprio la stessa cosa, si parla di codice nativo, non di bytecode.AresioRe: java APPLET ?
> esistono le applet java da 10 anni oramai... e non le usa piu' : quando deve partire un'applettina pare che deve decollare lo Space Shuttle, il pc comincia a rombare, la ventola gira al massimo, tutto si blocca per circa 12 minuti e alla fine cominciano ad apparire i primi pulsanti...uno ad uno... poi compare il resto... infine appare una scrittina in basso che dice che system.pippo.pluto.topolino.(altri mille passi).emptyClass non e' stato possibile caricarlaNon e' un caso che nessuno usa piu' applet java ma si fa tutto con flash, no?Ah si scusa, hanno fatto il compilatore jit ed ora java va piu' veloce che il codice assembly scritto a mano, l'ha visto mio cuggino con una applet che sommava i numeri dispari da 0 a 2CilianiRe: java APPLET ?
> Ah si scusa, hanno fatto il compilatore jit ed> ora java va piu' veloce che il codice assembly> scritto a mano, l'ha visto mio cuggino con una> applet che sommava i numeri dispari da 0 a> 2(rotfl)(rotfl)(rotfl)pippoRe: java APPLET ?
Facebook usa una Applet java per la gestione dell'upload delle foto da parte dell'utente.Ma in fondo che vuoi che ne sanno di web quelli di Facebook....Fossi in te manderei una bella comunicazione al CEO autoproponendoti come Capo Sviluppo Tecnico.NokiaRe: java APPLET ?
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: java APPLET ?
> Facebook usa una Applet java per la gestione> dell'upload delle foto da parte> dell'utente.> Si, certo perchè il collo di bottiglia, nel trasferimento di file, è proprio la cpu neeeeeeeeee :DpippoRe: java APPLET ?
ARGHHHHHHHHMa hai letto cosa scrivi?????Mi sa che di Flash non sai un'emerita cippa.E forse e' per quello che usi Java.Mah...Gian1970MIRACOLO!
Un progetto di Google che contempla anche Opera... Si sono accorti che esiste nonostate abbiano avuto accordi commerciali con la Opera software ????:DSgabbioe ora magia: elaboro l'aria fritta!
cito dall'articolo le parole (probabilmente mal tradotte) di Brad Chen:"Con la possibilità di far girare in modo trasparente del codice nativo sulla macchina dell'utente, gli sviluppatori potranno implementare l'intero processo di elaborazione delle foto sulla CPU desktop, minimizzando in questo modo la quantità di dati trasferiti (le immagini rimangono infatti sul server, ndr) e le latenze".allora, spiegatemi come fa la "macchina dell'utente" a elaborare le foto sul server senza trasferimento dei dati. Perché le cose sono 3:1. le immagini vengono trasferite sulla macchina dell'utente e l'elaborazione avviene lì2. il server elabora le immagini (con un sovraccarico pazzesco!)3. l'illusione è diventata realtà: MAGIAaspetto rispostegiyfRe: e ora magia: elaboro l'aria fritta!
Effettivamente scritto cosi' ha poco senso.Proviamo pero' a dargli senso.Tu utente hai le foto e il server ha il programma per convertirle/elaborarle.L'unica cose sensata che si potrebbe fare, rispettando cio' che scritto nell'articolo, e' prendere un'istanza di quel programma e trasferirlo sul client, far elaborare al client le foto, e trasferire le foto dal client al server.Il problema e' che tutto cio' lo si fa' anche facendo semplicemente scaricare dal web l'applicazione anche se a rifletterci bene cio' significa fare i binari per vari os/piattaforme.La si potrebbe fare in java, ma poi bisogna accollarsi la JRE.Non e' facile facile trovare una soluzione cosi' o cmq per dare senso all'articolo :DSuper_TrejeRe: e ora magia: elaboro l'aria fritta!
- Scritto da: giyf> aspetto risposteCredo che ciò che intendeva dire è che con un'applicazione javascript devi continuamente trasferire le azioni fatte dall'utente al server, il server le elabora, genera le nuove immagini da mandare al client e così via, con un'interazione stile Ajax.Questo ovviamente genera molti scambi di immagini parziali fra client e server e quindi aumenta traffico e banda necessario all'operazione.Se invece noi trasferiamo dal server l'immagine "grezza" al client, la elaboriamo sul client e poi trasferiamo solo l'immagine finale al server risparmiamo un sacco di "ping pong" di dati.La cosa che mi domando io invece è: ma è necessario? Per questo genere di cose c'è già Java, ma forse loro vogliono creare qualcosa che sia migliore di Java, in questo caso l'unica che possiamo fare è aspettare e vedere cosa ne esce.Rin KobayashiRe: e ora magia: elaboro l'aria fritta!
evidentemente non hai capito come funzionerebbe:1 pippo ha la sua immagine,2 la ritaglia3 controlla se è ok4 se è ok la uploada.5 il webserver la mostra ritagliata 1-4 a opera dell'utente5 a opera del server remoto.comodo nel caso ci sia gente che uploada le immagini oramai a 8Mega pixel e magari si lamenta che "è lento"questa sarebbe un'applicazione banale, ma pensa a un "office" con la velocità del locale e lo storage online.ottimosathiaRe: e ora magia: elaboro l'aria fritta!
Utilizzando lo script java è così, ma un activex da installare risolve le cose, sulle IP WebCam accade appunto questo e si vede la differenza tra ActiveX (che non è Java e Java Script) la ip web funzica meglio. Credo comunque che non abbiano inventato nulla. - Scritto da: sathia> evidentemente non hai capito come funzionerebbe:> > 1 pippo ha la sua immagine,> 2 la ritaglia> 3 controlla se è ok> 4 se è ok la uploada.> > 5 il webserver la mostra ritagliata > > 1-4 a opera dell'utente> 5 a opera del server remoto.> > comodo nel caso ci sia gente che uploada le> immagini oramai a 8Mega pixel e magari si lamenta> che "è> lento"> > questa sarebbe un'applicazione banale, ma pensa a> un "office" con la velocità del locale e lo> storage> online.> > ottimoAAARe: e ora magia: elaboro l'aria fritta!
- Scritto da: AAA> Utilizzando lo script java è così, ma un activex> da installare risolve le cose, sulle IP WebCam> accade appunto questo e si vede la differenza tra> ActiveX (che non è Java e Java Script) la ip web> funzica meglio. Credo comunque che non abbiano> inventato nulla.Si, activeX e' decisamente piu' veloce di Java, ma ha due grossi difetti che si chiamano:1) Closed Source2) Sicurezza.GTGuybrushe della sicurezza??
...han scritto i possibili pregi, ma dei difetti??Già solo nominare alternativa agli activex mi corre un brivido lungo la schiena...infatti una delle cose che non si rimpiangono di windows è proprio activex...Di sicuro non installo quel "coso" finché non so dal lato sicurezza come vengono gestiti e come ne viene implementata...GoldenBoyRe: e della sicurezza??
EH! Installi un ActiveX (plugin) per fare funzionare un altro activex ^____^- Scritto da: GoldenBoy> ...han scritto i possibili pregi, ma dei difetti??> Già solo nominare alternativa agli activex mi> corre un brivido lungo la schiena...infatti una> delle cose che non si rimpiangono di windows è> proprio> activex...> Di sicuro non installo quel "coso" finché non so> dal lato sicurezza come vengono gestiti e come ne> viene> implementata...AAARe: e della sicurezza??
Non per difendere M$, ma è buffo vedere quante persone dicono che peste e corna di ActiveX, che se ne terranno lontani, ma probabilmente li usano a manetta :DD'accordissimo che un ActiveX dentro un browser è una mostruosità, ma in sé ActiveX viene usato da migliaia di programmi desktop su Windows.Josafatmha...
Peccato che gli ActiveX siano già nativi, forse stanno confondendo con vbscript che è tutta un'altra storia ma gli ActiveX sono già compilati e non sono di certo script. Un ActiveX può essere anche benissimo un driver per una periferica. Il potentissimo .net framework e il compact net framework rappresentano strumenti molto potenti nativi e anche non, basati sulla distribuzione di applicazioni via web e anche di rete. JavaScript questo tizio ce l'ha nella testa... mha... Quando fai un progetto web con i concorrenti ActiveX puoi decidere come fare, ActiveX è anche DirectX 10 o 9 e può utilizzare delle funzioni al di sopra di ogni aspettativa (sempre che questo possa servire ma è un'utilizzo anche se si può fare al sopra del web) (Vedere su MSDN DirectX SDK). Basta il plugin e tutto è fatto. I VBRun e MFC (Microsoft Foundation Class) sono ormai oggetti superati dalla .net framework 1.0-1.1 che hanno unificato codice java (non script java), visual basic, visual c e c# con un controllo quasi totale di IIS per APPLICAZIONI WEB (NON SCRIPT).AAARe: mha...
- Scritto da: AAA> Peccato che gli ActiveX siano già nativi, forse> stanno confondendo con vbscript che è tutta> un'altra storia ma gli ActiveX sono già compilati> e non sono di certo script. L'articolo infatti dice che ActiveX sono nativi e questo progetto è appunto l'equivalente opensource e multipiattaforma di ActiveX.> Quando> fai un progetto web con i concorrenti ActiveX> puoi decidere come fare, ActiveX è anche DirectX> 10 o 9 e può utilizzare delle funzioni al di> sopra di ogni aspettativa (sempre che questo> possa servire ma è un'utilizzo anche se si può> fare al sopra del web) (Vedere su MSDN DirectX> SDK). Basta il plugin e tutto è fatto. Sì potrai fare tante cose ma ActiveX = schifezza allo stato puroA parte gli infiniti problemi di sicurezza, come fai a chiamare "tecnologia per il web" una roba che è compatibile solo con ms windows e cpu x86? Questa è "tecnologia per microsftari e basta" - per fortuna che è praticamente sparita dal Web.Anche questo Native client in ogni caso richiede cpu x86, quindi l'applicazione (pur funzionando su win, linux, mac..) non sarà utilizzabile da palmari, cellulari, playstation, ecc. ecc.Non mi sembra un granchè insomma come innovazione.IMHO se serve un software nativo, lo scarico/installo/eseguo come si fa normalmente con i software nativi, non è che ci voglia così tanto sforzo (e poi posso usarlo anche se non ho accesso ad internet).the_mRe: mha...
> Sì potrai fare tante cose ma > ActiveX = schifezza allo stato puroE non sai quanto mi arrabbio... tu non lo sai... > > A parte gli infiniti problemi di sicurezza, come> fai a chiamare "tecnologia per il web" una roba> che è compatibile solo con ms windows e cpu x86?> Questa è "tecnologia per microsftari e basta" -> per fortuna che è praticamente sparita dal> Web.Infatti ho richiamato questo come promessa di microsoft nella portabilità anche su altre macchine non x86, hanno presentato .net framework come colui che gira anche su OSX e su linux (pensa te...), rimane il .net framework come applicazioni desktop ma l'unificazione del web è una promessa per vendere... che cosa devo dirti? Il mio sito è su hosting windows e linux ed un perché c'è... > > Anche questo Native client in ogni caso richiede> cpu x86, quindi l'applicazione (pur funzionando> su win, linux, mac..) non sarà utilizzabile da> palmari, cellulari, playstation, ecc.> ecc.> > Non mi sembra un granchè insomma come innovazione.> > IMHO se serve un software nativo, lo> scarico/installo/eseguo come si fa normalmente> con i software nativi, non è che ci voglia così> tanto sforzo (e poi posso usarlo anche se non ho> accesso ad> internet).E' la fine che ha fatto il .net framework e attenzione... per palmari, cellulari (play station non so na mazza) è usare il compact net framework (cavolata assurda) anche perché il compact non sai che funzioni ti tira via...Portabilità e sti .....Così sono diventato un po' allergico alle grandi promesse...AAARe: mha...
E ora mi sfogo come un trools lamerazzo!!! Portabilità... certo... eccome no!! Me scrivo tutto il programma (non lo chiamo codice), richiamo funzioni del .net framework e seguendo quello che pubblicizza il Signor Microsoft con tanta lievità cerco di portarlo su un palmare... conclusione: ste cavolate alla microsoft mi sono costate la riscrittura di tre quarti di codice essendo un programma client/server... alla faccia della semplicità... e poi la scoperta degli emulatori palmari... posso uccidere microsoft?AAAvx32
gia' esiste in effetti http://pdos.csail.mit.edu/~baford/vm/ .. certo che passare dalla teoria (vx32 funge ma e' +- teoria) alla pratica (di milioni di utenti con migliaia di hackerz) e' un bel salto... vedremo.bubbaRe: vx32
l'importante è che funzioni, penseranno dopo con l'esperienza di hacking a mettere le cose in ordine come è sempre stato per ogni software, così è stato anche per il server/client della borland e così per microsoft.- Scritto da: bubba> gia' esiste in effetti> http://pdos.csail.mit.edu/~baford/vm/ .. certo> che passare dalla teoria (vx32 funge ma e' +-> teoria) alla pratica (di milioni di utenti con> migliaia di hackerz) e' un bel salto...> vedremo.AAANon credo sia la strada
Non credo sia la strada giusta, trovo molto più sensato gli applet java, o come preferirei un incorcio tra le WPF e codice .net lato client.... questi mi sembrano i soliti accrocchi ....UnoRe: Non credo sia la strada
ma perchè wpf e il codice .net non fanno la stessa cosa e nello stesso modo??pabloskiRe: Non credo sia la strada
Mamma mia, quindi vi aspettate che l'intero web giri su applet java e .net? Brrrr.... "che fetenzia" [cit.]Ragazzi, ci sono altre teconologie la fuori! Svegliatevi! O credete di essere arrivati al culmine della cultura Web-Informatica?Per quel che mi riguarda ritengo Java un linguaggio non adatto alle applicazioni Web....e ne ho provati tanti....net... figuriamoci, un suo surrogato...Nome e cognomePortabilità?
L'obiettivo del web era mica di essere utilizzabile da qualunque apparecchio che permetta l'accesso in rete?Non credo che il W3C sia molto contento di questa "novità"...Brenji AhiaiRe: Portabilità?
- Scritto da: Brenji Ahiai> L'obiettivo del web era mica di essere> utilizzabile da qualunque apparecchio che> permetta l'accesso in> rete?> > Non credo che il W3C sia molto contento di questa> "novità"...Dipende... ci sono applicazioni per cui semplicemente l'HTML e javascript non bastano. Senza contare le innumerevoli applicazioni Intranet che richiedono accessi speciali alla macchina dell'utente... ti faccio un esempio... supponi che stai sviluppando un'applicativo per la firma digitale gestita via WEB (perché i documenti che firmi vanno processati secondo varie fasi da varie persone via WEB e ognuno deve poterli firmare ad esempio). Devi accedere alla SmartCard dell'utente, ovviamente i dati che processi durante la firma è bene rimangano sul PC dell'utente [non è bello trasmettere il PIN della Smartcard di firma via WEB visto che è un oggetto ufficiale e chiunque ce l'abbia e sappia il tuo PIN ha praticamente in mano la tua firma legalmente riconosciuta], quindi tutte queste operazioni le fai in locale. Ora... vuoi mettere poter distribuire un'applicazione che parte automaticamente via WEB come fa Java e che non serve che aggiorni su ogni client della tua Intranet ad ogni singola versione/bugfix/ecc. e che l'utente non deve ricordarsi di aggiornare? Insomma, bisogna anche vedere come questa tecnologia è usata prima di giudicarla, oramai moltissime applicazioni funzionano via WEB perché i vantaggi dell'avere il tuo gestionale via WEB raggiungibile magari dal PC di casa o varie sedi distaccate, oppure accedere ai dati dei tuoi clienti senza doverteli copiare sul portatile (con conseguente rischio di furto), oppure ancora semplicemente poter aggiornare tutte le postazioni della tua impresa con 100 PC sparsi in varie sedi senza dover ripassare PC per PC sono palesi. Hai ragione quando dici che usata male questa tecnologia è un danno, come è un danno usare Java senza un motivo valido su applicazioni che potrebbero essere tranquillamente html/javascript-only... però ci sono dei casi come quelli che ho citato in cui avere una tecnologia alternativa a Java potrebbe risultare molto utile. Poi ogni sviluppatore sceglie cosa usare in base alle sue necessità e al software che ha in mente.Rin KobayashiRe: Portabilità?
Cavolo, ma ora ti lancio una provocazione.E possibile fare un sistema "generale" per accedere a certo hardware, ma lasciando l'applicazione che gira sul web indipendente dalla piattaforma?In pratica ci sarebbe un modo per accedere a componenti locali (e quindi codice x86 per esempio) ma l'applicazione web rimane sempre neutrale.O magari l'ho sparata grossa ed è già cosi...Brenji AhiaiRe: Portabilità?
> E possibile fare un sistema "generale" per> accedere a certo hardware, ma lasciando> l'applicazione che gira sul web indipendente> dalla> piattaforma?> > In pratica ci sarebbe un modo per accedere a> componenti locali (e quindi codice x86 per> esempio) ma l'applicazione web rimane sempre> neutrale.> > O magari l'ho sparata grossa ed è già cosi...Si MOLTO grossa :DTi consiglio questo linguaggio di programmazione:http://research.microsoft.com/projects/boku/pippoRe: Portabilità?
- Scritto da: Brenji Ahiai> Cavolo, ma ora ti lancio una provocazione.> > E possibile fare un sistema "generale" per> accedere a certo hardware, ma lasciando> l'applicazione che gira sul web indipendente> dalla> piattaforma?> > In pratica ci sarebbe un modo per accedere a> componenti locali (e quindi codice x86 per> esempio) ma l'applicazione web rimane sempre> neutrale.> > O magari l'ho sparata grossa ed è già cosi...Non so se ho capito che intendi, ma se prendi ad esempio Java e l'applicazione per la firma digitale che ho descritto (e che fra l'altro esiste davvero, e lo so perché l'ho fatta io) funziona sia su Windows che su Linux che su qualsiasi altro SO e hardware supportato. L'unica cosa che cambia è la libreria per l'accesso alla schedina e al lettore di SmartCard che cambiano da SO a SO e da hardware in hardware e difficilmente potrebbe essere altrimenti, ma quelle basta installarle una volta per tutte sui client e poi non si toccano più. L'applet Java che fa tutto il resto invece è SO e hardware agnostica, nel senso che non glie ne frega nulla se viene eseguita su Windows o Linux o Mac o su un tostapane.Ci sono alcune cose che puoi fare senza dover scomodare librerie locali (e quindi dipendenti dal SO) e altre cose che invece non puoi fare altrimenti (e quindi ti leghi a quello specifico SO o hardware). Voglia o no, se vuoi accedere ad un lettore di SmartCard, che la tua applicazione sia WEB o sia "normale", hai comunque sempre bisogno dei driver relativi a quello specifico lettore... senza contare le librerie di accesso alle SmartCard (ogni smartcard ha la sua libreria che converte i comandi PKCS#11 che sono standard nei comandi binari accettati dalla schedina che dipendono dal modello, dalla marca e da come girava a quello che l'ha costruita). Ma di solito questo non è un problema nelle Intranet. Comincia a diventare un po' più complesso quando hai a che fare con hardware molto variegato... sempre che tu abbia necessità di parlare direttamente con l'hardware cosa che per molte applicazioni non è necessario.Rin KobayashiRe: Portabilità?
infatti il codice NaCl è portabile http://arstechnica.com/news.ars/post/20081209-safer-than-activex-a-look-at-googles-native-client-plugin.htmlpabloskiMa mica esiste AJAX?
Probabilmente la sto sparando davvero grossa, ma se si cerca di avere programmi che girano bene anche in locale, non basta AJAX e simili? (come Google Apps).E magari un interfaccia standard, dove comunicando con il browser, ci pensa lui a gestire del codice che gira in locale? (es. un estensione).Così l'applicazione web rimane neutrale.Brenji AhiaiRe: Ma mica esiste AJAX?
no, non c'azzecca un tubo.AresioRe: Ma mica esiste AJAX?
Che c'entra AJAX?Nome e cognomeRe: Ma mica esiste AJAX?
Il problema era avere applicazioni che girano bene in locale? (quindi niente lentezza da parte della gui nel browser?)Brenji AhiaiRe: Ma mica esiste AJAX?
Ma non si risolve, perché un'applicazione AJAX aumenta il traffico con il server e le operazioni vengonom in ogni caso, eseguite sul server, non sul client....Re: Ma mica esiste AJAX?
Semmai si potrebbe usare Cappuccino:http://cappuccino.org/;)...Re: Ma mica esiste AJAX?
> Il problema era avere applicazioni che girano> bene in locale? (quindi niente lentezza da parte> della gui nel> browser?)Citazione dall'altro link, quello della adobe, ti dovrebbe chiare le idee:"Ideally suited for computation-intensive use cases, such as audio/video transcoding, data manipulation, XML parsing, cryptographic functions or physics simulation, performance can be considerably faster than ActionScript 3.0 and anywhere from 2-10x slower than native C/C++ code."Nel migliore dei casi sono comunque, per loro stessa ammissione, DUE volte più lenti del programma compilato!!!pippoRe: Ma mica esiste AJAX?
AJAX coinvolge il server, mentre qui si cerca di implementare i calcoli sul clientAJAX può eseguire operazioni client-side via Javascript ovviamente l'accesso a determinate risorse è interdetto e le performance non sono adatte per software pesantiinfine NaCl non ha nemmeno lo svantaggio della portabilità perchè il codice NaCl è portabilehttp://arstechnica.com/news.ars/post/20081209-safer-than-activex-a-look-at-googles-native-client-plugin.htmlpabloskiRe: Ma mica esiste AJAX?
- Scritto da: Brenji Ahiai> Probabilmente la sto sparando davvero grossa, ma> se si cerca di avere programmi che girano bene> anche in locale, non basta AJAX e simili? (come> Google> Apps).> > E magari un interfaccia standard, dove> comunicando con il browser, ci pensa lui a> gestire del codice che gira in locale? (es. un> estensione).> > Così l'applicazione web rimane neutrale.attento, leggere tutto l'articolo potrebbe farti male, continua cosìAlessandraRe: Ma mica esiste AJAX?
Ma certamente (rotfl) seguirò il consiglio di una persona così intelligente e illuminata senza fiatare ;)Brenji AhiaiChiarimenti
Da alcuni precedenti commenti capisco che l'articolo non è chiaro ai più.Ma PI non dovrebbe essere una rivista di Informatica?E allora come mai così tanti commenti fuori luogo?Ho sentito parlare di diverse tecnologie (Ajax and Co.) che nulla hanno a che vedere col il tema trattato.Quando si parla di interazione con il Desktop si intende un vero e proprio flusso tra applicazione web e processore (ivi comprese, soprattutto, operazioni con i file, eventuali db locali etc...) quindi di esecuzione di codice in locale.Attualmente per un'applicazione web non è possibile accedere, per esempio, a file salvati in locale sul client, mentre si può ovviare attraverso l'uso di ActiveX (ecco perchè sono pericolosi), il tutto senza dover installare un server sulla macchina.Disponibile per chiarimenti.Reputo la cosa pericolosa (cavolo, si sta facendo tanto per debellare gli ActiveX!...)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 10 dicembre 2008 13.28-----------------------------------------------------------H5N1Re: Chiarimenti
- Scritto da: H5N1> Ma PI non dovrebbe essere una rivista di> Informatica?Tu dici ?Dici che a leggerlo si direbbe ???kraneRe: Chiarimenti
Semplice, nei commenti si tirano fuori dubbi e si discute.Si trolla anche, ma si hanno anche spunti interessanti.Se non ti sta bene, fermati a leggere la notizia, e vai su altri lidi per eventuali discussioni.Qui non troverai trattati tecnici e analisi dettagliate.Brenji AhiaiRe: Chiarimenti
Beh però se la cosa non è chiara, se l'argomento non si conosce o non si è capito bene, sarebbe giusto non sparare sentenze o fare precisazioni che centrano poco.Si snellirebbero i commenti, il sito sarebbe più fruibile e più pertinente ed interessante.Angelo RussoRe: Chiarimenti
Anch'io vorrei un mondo senza guerre e dove tutto funziona bene...I commenti di PI sono liberamente utilizzabili, non c'è un premio per chi è più bravo o tecnico, è una specie di "bar" insomma, e come tale deve essere preso. È un posto dove si fanno discussioni tecniche, dove persone con un diverso grado di competenza di confrontano, e dove si trolleggia un po' ridendoci su.Ci sono posti più pertinenti se ti serve una discussione più seria, alcuni anche a pagamento dove hai un servizio di risposte più sofisticato e dettagliato.Dopotutto anche per i commenti, uno lo fa perchè li va, non perchè è pagato o perchè deve fornire un servizio a tutti. Per quello tanto vale che cerchi su altri lidi.Anche il contributo personale conta. È inutile saltare fuori ogni morte di papa e reclamare, se poi di proprio non si fa niente.Brenji Ahiaimanca uno standard
Credo che il principale limite di questa idea sia il fatto che ogni applet da far girare sul client sia dipendente dall'hardware ospite.Java ha cercato di risolvere questo problema utilizzando un bytecode interpretato, ma nonostante tutto ha fallito l'obiettivo prefissato ' write once, run anywhere '.Se voglio indipendenza dalla piattaforma, devo per forza usare un linguaggio interpretato, e convincere gli utenti ad installare l'interprete sulla macchina ospite, con tutte le implicazioni legate ad un ulteriore software da tenere aggiornato (sicurezza, aggiornamenti, incompatibilità tra versioni - vedi Java).Se voglio prestazioni, non posso usare un linguaggio interpretato ma devo usare codice nativo, che dipende dalla macchina ospite (sia dal set di istruzioni della CPU che dall'hardware installato - GPU, processori crittografici, etc.), ma di ogni applet occorre rilasciare una versione per ogni piattaforma, e ci si andrebbe ad impelagare nel problema della disponibilità e della compatiblità dei device driver.Occorre inoltre tenere conto che ormai ci si può aspettare che qualsiasi cosa si voglia fare con un computer, questa debba poter fare anche con un telefono, un navigatore, etc.Una soluzione avrebbe potuto essere quella inventata dalla Transmeta e Linus Torvalds: CPU che possano tradurre il codice macchina di CPU diverse nel proprio codice nativo.In pratica si porterebbe il livello di interpretazione del codice a livello hardware e di microcodice.Ma occorrerebbe standardizzare il codice macchina di Internet, e comunque tale software girerebbe soltanto su hardware con queste capacità.Ci troviamo nella situazione in cui il browser sta diventando il sistema operativo, o per spararle meno grosse, deve comunque esporre al codice scaricato da Internet servizi del sistema operativo.Ma la volta che attraverso il browser fossero accessibili servizi di base forniti dal sistema (OpenGL, DirectX, filesystem, database, etc.), cosa si sarebbe inventato di diverso dalle attuali applicazioni da installare?OK, l'unica differenza starebbe nel fatto che l'applicazione non dovrebbe essere installata, ma in ogni caso sarebbe caricata, in qualche modo, nella cache degli applet e/o dei plugin del browser.Il fatto che l'idea arrivi da Google mi fa pensare che non gli sia più sufficiente il farsi consegnare i dati degli / dagli utenti, ma che cerchi anche di andarseli a prendere direttamente sulla loro macchine ...andy61Re: manca uno standard
> Credo che il principale limite di questa idea sia> il fatto che ogni applet da far girare sul client> sia dipendente dall'hardware> ospite.> > Java ha cercato di risolvere questo problema> utilizzando un bytecode interpretato, ma> nonostante tutto ha fallito l'obiettivo> prefissato ' write once, run> anywhere '.Già, che si è evoluto in: 'write once, debug everywhere' :D> Una soluzione avrebbe potuto essere quella> inventata dalla Transmeta e Linus Torvalds: CPU> che possano tradurre il codice macchina di CPU> diverse nel proprio codice> nativo.Ma la fine che ha fatto transmeta, dovrebbe essere un'indizio sulla validità della soluzione... :(> Ma la volta che attraverso il browser fossero> accessibili servizi di base forniti dal sistema> (OpenGL, DirectX, filesystem, database, etc.),> cosa si sarebbe inventato di diverso dalle> attuali applicazioni da> installare?O dagli activeX ?> Il fatto che l'idea arrivi da Google mi fa> pensare che non gli sia più sufficiente il farsi> consegnare i dati degli / dagli utenti, ma che> cerchi anche di andarseli a prendere direttamente> sulla loro macchine> ...Beh ci sono i sorgenti... ;)pippoRe: manca uno standard
- Scritto da: pippo...> > Il fatto che l'idea arrivi da Google mi fa> > pensare che non gli sia più sufficiente il farsi> > consegnare i dati degli / dagli utenti, ma che> > cerchi anche di andarseli a prendere> direttamente> > sulla loro macchine> > ...> Beh ci sono i sorgenti... ;)Non parlavo di possibili furti di dati (in ogni caso la disponibilità dei sorgenti è la miglior garanzia che questo non accada).Mi riferivo invece alle (abili) politiche commerciali di Google che, offrendo ottimi servizi a costo zero, invoglia gli utenti ad utilizzarli (vedi GMail, Google Documents, etc.)In questo modo anche coloro che non veicolavano i propri documenti attraverso i servizi di Google (o comunque per i documenti che uno preferisce tenersi gelosamente sul proprio PC), esiste la possibilità per Google di 'correlarli' con altri documenti e servizi presenti on-line.Questo significa per esempio profilare meglio l'utente.Indipendentemente comunque dall'accesso o meno ai documenti dell'utente, questo è a mio parere un altro mattone della strategia di Google per rendere superfluo qualunque software (di base) non Google.A breve Windows non servirà più a nulla (ad un utente medio-basso): stanno già uscendo PC con Linux e browser firmware'izzati sulla motherboard, e questo significa poter utilizzare il PC (per le funzionalità di base) anche senza alcun sistema operativo, browser, client di posta, etc. commerciali.La volta che la Microsoft si perde il mercato di Windows e di Office e delle relative licenze di Upgrade, su cosa fonderà il proprio business?Lungi da me la presunzione di vedere più in là degli strateghi commerciali della Microsoft, ma a parer mio, mi sembra che Microsoft sia decisamente in ritardo con una politica di riconversione ad altri e più proficui obiettivi.andy61Re: manca uno standard
> Non parlavo di possibili furti di dati (in ogni> caso la disponibilità dei sorgenti è la miglior> garanzia che questo non> accada).> > Mi riferivo invece alle (abili) politiche> commerciali di Google che, offrendo ottimi> servizi a costo zero, invoglia gli utenti ad> utilizzarli (vedi GMail, Google Documents,> etc.)> In questo modo anche coloro che non veicolavano i> propri documenti attraverso i servizi di Google> (o comunque per i documenti che uno preferisce> tenersi gelosamente sul proprio PC), esiste la> possibilità per Google di 'correlarli' con altri> documenti e servizi presenti> on-line.penso che google abbia la potenzialità di farla grossa se realizzasse questo, non so come andrà a finire ma se l'obiettivo di Google è questo... ^_^> Questo significa per esempio profilare meglio> l'utente.> La legislazione italiana ha inventato lo studio di settore, anche punto informatico ogni anno invia il proprio studio di settore e questo per profilate meglio l'azienda nelle politiche governative e legislative sia di stato che di regione. Ma qui si tratta di utenti.> Indipendentemente comunque dall'accesso o meno ai> documenti dell'utente, questo è a mio parere un> altro mattone della strategia di Google per> rendere superfluo qualunque software (di base)> non> Google.> A breve Windows non servirà più a nulla (ad un> utente medio-basso): stanno già uscendo PC con> Linux e browser firmware'izzati sulla> motherboard, e questo significa poter utilizzare> il PC (per le funzionalità di base) anche senza> alcun sistema operativo, browser, client di> posta, etc.> commerciali.e questo è un passo avanti ma purtroppo non è quello definitivo, del resto esistono già sistemi di questo tipo e già un cellulare è in grado di fare questo. Comunque sia questa politica a mio parere costringerà Microsoft a rilasciare un Windows base gratuito più o meno con le stesse caratteristiche, se non lo fa, non dico che si taglia fuori dal mercato ma di certo rinuncia ad un bel pezzo mercato.> > La volta che la Microsoft si perde il mercato di> Windows e di Office e delle relative licenze di> Upgrade, su cosa fonderà il proprio> business?> > Lungi da me la presunzione di vedere più in là> degli strateghi commerciali della Microsoft, ma a> parer mio, mi sembra che Microsoft sia> decisamente in ritardo con una politica di> riconversione ad altri e più proficui> obiettivi.Comunque non la farei così tragica, qualche volta dovrà pure crollare da qualche parte? ^______^TheNinjaRe: manca uno standard
- Scritto da: andy61> Credo che il principale limite di questa idea sia> il fatto che ogni applet da far girare sul client> sia dipendente dall'hardware> ospite.scherzosamente un www.tizio.cavolfiore non basta più, x86ww.tizio.cavolfiore A mio parere questa è una cosa teorica che è stata messa nella pratica ma non è stata poi in grado di raggiungere gli obbiettivi prefissati perché evidentemente non è possibile e non credo per motivi tecnici.> > Java ha cercato di risolvere questo problema> utilizzando un bytecode interpretato, ma> nonostante tutto ha fallito l'obiettivo> prefissato ' write once, run> anywhere '.> Java mi ricorda il gwbasic a grandi linee ma la società comunque era strutturata in modo diverso, ma è chiaro che il codice interpretato rende disponibile solo una piccola parte di risorse, la maggior parte sono usate dall'interprete. Oltre a java c'è jamba, il j++ e altri derivati che hanno reso la confusione.> Se voglio indipendenza dalla piattaforma, devo> per forza usare un linguaggio interpretato, e> convincere gli utenti ad installare l'interprete> sulla macchina ospite, con tutte le implicazioni> legate ad un ulteriore software da tenere> aggiornato (sicurezza, aggiornamenti,> incompatibilità tra versioni - vedi> Java).Non necessariamente... su questo non sono d'accordo, in realtà java è solo il secondo (non il primo) tentativo, il linguaggio non deve essere per forza intepretato ed in realtà dei fatti si è già raggiunto questo tipo di obbiettivo ma evidentemente è l'obbiettivo che è sbagliato anche se la tecnica e anche la standardizzazione è riuscita egregiamente.Lo standard ANSI C e C++ per gli oggetti ha accumunato comunque gran parte della programmazione, questo standard si trova anche per microprocessori diversi e di diversa natura. Basterebbero comunque delle operazioni a mio parere banali, si scarica l'applet o listato in varie forme, il compilatore in locale lo compila e magari lo ricompila ad ogni aggiornamento, la macchina locale esegue codice nativo con tutta la performance. Ma anche se questo funzionasse è l'obbiettivo che una volta raggiunto questo fallisce. La dipendenza da questo (mi sembra di parlare di oggetti di programmazione ^_^) è da ritrovarsi nel mercato ed è il mercato che come ultimo può fare anche decadere idee e progetti ottimi ma questi devono essere in linea comunque con la tendenza di mercato.> > Se voglio prestazioni, non posso usare un> linguaggio interpretato ma devo usare codice> nativo, che dipende dalla macchina ospite (sia> dal set di istruzioni della CPU che dall'hardware> installato - GPU, processori crittografici,> etc.), ma di ogni applet occorre rilasciare una> versione per ogni piattaforma, e ci si andrebbe> ad impelagare nel problema della disponibilità e> della compatiblità dei device> driver.> l'inteprete ciuccia cicli di clock, deve leggere e memorizzare, eseguire istruzione e ciuccia anche parecchia memoria, per il resto sono d'accordo> Occorre inoltre tenere conto che ormai ci si può> aspettare che qualsiasi cosa si voglia fare con> un computer, questa debba poter fare anche con un> telefono, un navigatore,> etc.> Questa è la tendenza di mercato...> Una soluzione avrebbe potuto essere quella> inventata dalla Transmeta e Linus Torvalds: CPU> che possano tradurre il codice macchina di CPU> diverse nel proprio codice> nativo.> In pratica si porterebbe il livello di> interpretazione del codice a livello hardware e> di> microcodice.> Ma occorrerebbe standardizzare il codice macchina> di Internet, e comunque tale software girerebbe> soltanto su hardware con queste> capacità.Questo sarebbe anche facile da realizzare anche su hardware che non prevede queste capacità, sarebbe come comprare il coprocessore matematico (calcoli in virgola mobile) e installarlo, per esempio installando un'interfaccia tra microprocessore e scheda madre.Si più comunque standardizzare il codice internet, ci si riesce ma questo sfuggie e scappa via, prima o poi... resta comunque importante avere una base di standard ma il mercato per non stagnizzare fa fuori questo standard, i motivi sono strettamente commerciali e anche non, per quanti sforzi si possa fare per rendere uno standard è lo stesso mercato che non vuole morire sotto lo standard, come del resto è normale e coerente che sia così.> > Ci troviamo nella situazione in cui il browser> sta diventando il sistema operativo, o per> spararle meno grosse, deve comunque esporre al> codice scaricato da Internet servizi del sistema> operativo.> Clientela pretenziosa... ^___^, ma questa è l'anima per cui il settore è in evoluzione, si cerca semplicemente di capire che cosa vuole la clientela... ^_^> Ma la volta che attraverso il browser fossero> accessibili servizi di base forniti dal sistema> (OpenGL, DirectX, filesystem, database, etc.),> cosa si sarebbe inventato di diverso dalle> attuali applicazioni da> installare?mmmm..... e la differenza delle estensioni multimediali? X86 standard è un conto ma poi anche li le diverse case si differenziano in qualche cosa.> OK, l'unica differenza starebbe nel fatto che> l'applicazione non dovrebbe essere installata, ma> in ogni caso sarebbe caricata, in qualche modo,> nella cache degli applet e/o dei plugin del> browser.> > Il fatto che l'idea arrivi da Google mi fa> pensare che non gli sia più sufficiente il farsi> consegnare i dati degli / dagli utenti, ma che> cerchi anche di andarseli a prendere direttamente> sulla loro macchine> ...I dati valgono molto, certi dati valgono molto di più delle linee di programma che realizzo io (ce vuole poco ahahahahhahaha), ma è in questa crisi economica che i dati valgono ancora molto di più, statisticamente diminuiscono le pubblicità d'elite (televisive e giornalistiche) ed aumentano quelle fatte porta a porta... è di certo un piatto appetitoso per la sopravvivenza... psicologia indirizzo pubblicitario magari è in grado di dare una risposta.TheNinjaRe: manca uno standard
> La dipendenza da questo (mi sembra di> parlare di oggetti di programmazione ^_^) è da> ritrovarsi nel mercato ed è il mercato che come> ultimo può fare anche decadere idee e progetti> ottimi ma questi devono essere in linea comunque> con la tendenza di> mercato.Che pa@@e con sto mercato, guarda cosa sta succedendo ai campioni del libero mercato!!! :DpippoRe: manca uno standard
- Scritto da: pippo> > La dipendenza da questo (mi sembra di> > parlare di oggetti di programmazione ^_^) è da> > ritrovarsi nel mercato ed è il mercato che come> > ultimo può fare anche decadere idee e progetti> > ottimi ma questi devono essere in linea comunque> > con la tendenza di> > mercato.> > Che pa@@e con sto mercato, guarda cosa sta> succedendo ai campioni del libero mercato!!!> :Dc'è chi sale e c'è chi scende, l'importante che faccia botta quando cade o le prende.Hai ragione pippo... sto facendo due @@ così... sto mercato a rotto!! Così, tu, pippo, disegnami la strada, illumina ciò che i miei passi calpestano ogni giorno, sarò i tuoi passi e la tua ombra d'affanno, non più campioni atterrati di antichi splendori decaduti nella Java terra ormai dal sapor surreale... disegna a me comune mortale la via d'inverno per aspettare il C++ che è sole d'estate.@@:)TheNinjaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 10 dic 2008Ti potrebbe interessare