Uno dei primi prodotti commercializzati da Microsoft, essenziale perché l’idea maturata nella testa di Bill Gates e Paul Allen potesse arrivare a trasformarsi in qualcosa di concreto, è stato reso open source: stiamo parlando di 6502 Basic, risalente al lontano 1976. Le 6.955 righe del suo codice sorgente (BASIC M6502 8K VER 1.1) sono ora ospitate per intero in un repository GitHub dedicato.
Microsoft ha reso open source 6502 BASIC
Cosa lo rende un pezzo di storia del gruppo di Redmond (e non solo)? Si tratta del linguaggio senza il quale non sarebbero esistite macchine come il VIC-20 e il Commodore 64. Lo stesso vale per le console videoludiche Atari 2600 e NES (Nintendo Entertainment System).
Si tratta del codice sorgente completo del Microsoft BASIC versione 1.1 per il microprocessore 6502, originariamente sviluppato e protetto da copyright da Microsoft nel 1976-1978.
Bill Gates e Ric Weiland (secondo dipendente assunto dalla società) completarono il porting del 6502 BASIC nel 1976, rendendolo adatto all’esecuzione su MOS 6502, un microprocessore a 8 bit presente anche nell’home computer Apple II. L’anno successivo fu acquistato in licenza da Commodore, per 25.000 dollari, segnando l’inizio di una nuova era nella programmazione.
La decisione è stata presa anche partendo dalla consapevolezza che frammenti e copie non ufficiali
del codice circolano online ormai da decenni. Trascorsi ormai quasi 50 anni, è giunta l’ora di una release come si deve.
I programmatori hanno studiato il codice, lo hanno ricostruito e persino eseguito su sistemi moderni. Oggi, per la prima volta, apriamo le porte e rilasciamo ufficialmente il codice con una licenza open source.
Restando in tema, rimandiamo all’intervento di Bill Gates pubblicato nei mesi scorsi e relativo alla distribuzione open di Altair BASIC del 1975, il primo software della società.
A proposito di Microsoft e open source, Punto Informatico ha intervistato nel 2015 uno dei principali artefici della svolta, Gianugo Rabellino. Una chiacchierata interessante ancora oggi, in cui il diretto interessato esordisce toccandola piano: il software fa schifo
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