709 e tariffe, ora si cambia

709 e tariffe, ora si cambia

L'Autorità TLC vara finalmente il nuovo Piano di Numerazione Nazionale che, tra le altre cose, impone una serie di novità che non piaceranno a chi gestisce i dialer gonfiabollette. Si punta sulla trasparenza! Brividini
L'Autorità TLC vara finalmente il nuovo Piano di Numerazione Nazionale che, tra le altre cose, impone una serie di novità che non piaceranno a chi gestisce i dialer gonfiabollette. Si punta sulla trasparenza! Brividini


Roma – Il prezzo massimo al minuto che un servizio fornito attraverso numerazione 709 può imporre all’abbonato è di 0,06 euro. Questa una delle novità più significative del Piano di Numerazione Nazionale approvato dall’Autorità TLC, un Piano che finalmente tradisce un interessamento dell’organismo di garanzia e di controllo sul fronte dei dialer, i programmini gonfiabollette che tanto scandalo hanno suscitato .

Sui 709, la numerazione fin qui utilizzata dai fornitori di dialer, alcuni dei quali capaci di far pagare 3 o più euro al minuto per l’offerta di loghi, suonerie et similia, l’Autorità ha stabilito anche che lo scatto alla risposta non potrà superare gli 0,10 euro. Soprattutto ha specificato:

“Viene ribadito il divieto di offerta di servizi a sovrapprezzo per le numerazioni dedicate ai servizi di accesso a Internet (701, 702, 709).

Sembra poco ma, seppure con un colossale ritardo, l’Autorità con questa specifica colpisce in modo sostanziale i fornitori di dialer, solo alcuni dei quali hanno fino a questo momento avuto l’ardire di definire i propri servizi per il costoso scaricamento di mp3 o loghi come “fornitura di accesso ad internet”. Non solo, questa specifica dovrebbe contribuire a proteggere l’immagine e il mercato di quegli operatori che hanno investito sull’offerta di accesso ad internet a basso costo sfruttando proprio le numerazioni 700.

Ma i chiarimenti forniti dal Piano, che entra in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta, non si fermano qui.
Si specifica, per esempio, che i cosiddetti “servizi a sovrapprezzo”, quelli cioè che caricano un “quantum” per la fornitura di servizi di informazione o di intrattenimento, verranno forniti attraverso la numerazione 892 quando la loro natura sarà di tipo “sociale-informativo”.
In questo caso lo scatto alla risposta non potrà essere superiore agli 0,3 euro e ogni minuto di servizio non potrà superare gli 1,5 euro.

Per i servizi di intrattenimento, assistenza, consulenza, televoto, raccolta fondi o sondaggi di opinione gli operatori potranno utilizzare le numerazioni 144, 166, 899, 163 e 164. Come noto, i numeri a pagamento possono essere disabilitati gratuitamente dall’utente telefonico. In tutti i casi di servizi di questo tipo all’inizio della chiamata si deve essere informati sull’esatto costo della telefonata che si sta effettuando.

Ma l’Autorità ha agito anche su altri aspetti della trasparenza. Ecco come.


L’Autorità ha infatti deciso il varo della numerazione 4563 . Si tratta di un numero che sarà utilizzato da tutti gli operatori e i gestori di telefonia mobile. Consentirà all’utente, interessato a trasferire le proprie numerazioni da un gestore all’altro, di sapere se ciò è possibile (“tramite il quale l’utente può sapere se un determinato numero mobile è oggetto di portabilità”).

Pur evidenziando un tentativo di rendere più semplice per i clienti di telefonia mobile di conoscere le tariffe alle quali sono soggetti i servizi che utilizzano, l’Autorità non sembra essere riuscita a spingersi oltre le solite raccomandazioni ai gestori:

“Gli operatori devono stabilire, per le numerazioni del Piano, modalità di tariffazione trasparenti e proporzionali all’effettiva erogazione del servizio; devono inoltre comunicare alla clientela, sia nelle comunicazioni pubblicitarie, sia su specifica richiesta, i prezzi associati a ciascuna numerazione del Piano.

L’Autorità con il nuovo Piano ha dato il via anche alla numerazione 196 intesa come categoria per numeri legati alle comunicazioni sociali.

Con questa terminologia si intendono tutti i servizi pensati per prestare assistenza a chi può averne bisogno (ad esempio: minori, disabili, anziani e via dicendo) o per fornire supporto a specifici problemi (tossicodipendenza, alcolismo ecc.).

Per ottenere in gestione un numero di questo tipo, l’Autorità ha previsto che se ne debba far richiesta al Ministero che rilascerà autorizzazione dopo aver riscontrato che il soggetto richiedente sia idoneo a fornire questo genere di servizi.

Rimane infine parzialmente da definire la questione delle numerazioni “12”, quelle legate alle informazioni sull’elenco abbonati, informazioni che devono poter essere fornite da tutti gli operatori interessati. Entro i prossimi tre mesi l’Autorità dovrebbe varare un calendario per l’introduzione di questi numeri e per le procedure che i gestori dovranno seguire.

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Pubblicato il
7 lug 2003
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