Account bancari all'incanto

Account bancari all'incanto

Due reporter tedeschi riescono a mettere le mani su un tesoro di credenziali finanziarie, potenzialmente utilizzabile per recuperare cifre da capogiro sui conti degli ignari possessori
Due reporter tedeschi riescono a mettere le mani su un tesoro di credenziali finanziarie, potenzialmente utilizzabile per recuperare cifre da capogiro sui conti degli ignari possessori

Lo ha già detto a chiare lettere Symantec , che il cyber-crimine finanziario è un mercato che non teme crisi di sorta, e ora una sonora conferma al già noto Rapporto sulla Economia dell’Underground arriva da Amburgo, Germania, dove un paio di reporter del magazine WirtschaftsWoche sono venuti in contatto con un’organizzazione in possesso di milioni di account bancari tedeschi , tutti naturalmente in vendita al miglior offerente.

L’ incontro si è svolto a novembre presso un hotel di Amburgo, e i reporter si sono finti compratori interessati all’acquisto dei preziosi dati digitali in vista di una truffa. Le due parti si sono accordate per un prezzo di 55 centesimi di euro ad account, per un totale di 12 milioni di euro per tutti i 21 milioni di record in possesso dei cyber-criminali .

Come prova della validità dell’affare, i venditori hanno consegnato ai finti acquirenti un CD con 1,2 milioni di account, ripieni di informazioni quali nomi, indirizzi, numeri di telefono, date di nascita, numeri di conto e via di questo passo. Mancavano giusto le password , da consegnare prevedibilmente al momento dello scambio vero e proprio.

Con quei dati, avvertono gli analisti, i truffatori avrebbero potuto ottenere molto di più dei 12 milioni di euro pagati per acquistarli , prelevando in maniera massiccia il denaro presente sugli account oppure muovendosi in maniera più discreta, collezionando piccole somme di denaro da ogni conto nella speranza di non far allarmare i legittimi proprietari e farla franca senza nemmeno allertare le autorità.

Non è la prima volta che in Germania vanno “perdute” grandi quantità di dati che dovrebbero rimanere quanto più riservate possibile. Nel caso specifico le informazioni sarebbero state raccolte dagli impiegati dei call center, mentre nell’altrettanto clamorosa vicenda che ad ottobre ha coinvolto T-Mobile si trattò di un vero e proprio furto di un dispositivo di storage.

Avivah Litan, analista di Gartner , sostiene che “senza dubbio, gli account bancari presentano il maggior valore per il mercato nero”, e il fatto che un furto così ingente di informazioni sensibili sia avvenuto in Germania è significativo perché, vista la legislazione teutonica sulla privacy “penseresti che la Germania sia dotata di alcuni tra i più stretti controlli a salvaguardia dei dati bancari”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 dic 2008
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