Molti inserzionisti hanno sospeso le campagne pubblicitarie su X, in seguito allo studio di Media Matters of America e al supporto di Elon Musk ad una teoria cospirazionista antisemita. In base ai documenti interni visti dal New York Times, l’azienda californiana potrebbe perdere fino a 75 milioni di dollari entro fine anno.
Problema irrisolto da oltre un anno
Lo “scontro” con gli inserzionisti è iniziato oltre un anno fa, quando Musk ha acquisito X (all’epoca Twitter) e comunicato in più occasioni che non verrà censurato nessun contenuto (come invece accaduto durante la gestione di Jack Dorsey). Il nuovo proprietario ha inoltre riattivato numerosi account di estrema destra, bloccati per aver violato diverse regole del social network.
Media Matters for America ha scoperto che diversi annunci pubblicitari sono stati mostrati accanto a post che inneggiano a Hitler e al Partito Nazista. L’organizzazione è stata successivamente denunciata per aver aggirato i filtri e manipolato l’algoritmo. Gli annunci vengono visualizzati anche sotto numerosi post che diffondono fake news sulla guerra tra Hamas e Israele, come ha evidenziato NewsGuard.
Molte grandi aziende, tra cui Apple, Disney, Oracle, Warner Bros. Discovery e IBM, hanno sospeso l’advertising su X. Il documento visto dal New York Times elenca oltre 200 inserzionisti (ci sono anche Amazon, Coca-Cola e Microsoft) che hanno interrotto o interromperanno le campagne pubblicitarie. L’azienda californiana rischia di perdere oltre 75 milioni di dollari entro fine anno, secondo le stime del team vendite. X ha dichiarato che le perdite non supereranno gli 11 milioni di dollari e che i numeri indicati nel documento non sono aggiornati.
Negli ultimi giorni, la CEO Linda Yaccarino (che è stata assunta proprio per la sua esperienza nel settore dell’advertising) ha pubblicato una serie di post per evidenziare che X è ancora la piattaforma preferita di molte aziende. Il 22 novembre ha scritto che OpenAI ha generato oltre 1,3 miliardi di impression. Oltre un miliardo di impression è stato generato dalla NFL (+41% per le visualizzazioni video rispetto al 2022), mentre le visualizzazioni dei video della NBA sono aumentate del 39%.