AGCOM, ritorno al copyright

AGCOM, ritorno al copyright

Il nuovo presidente dell'Autorità annuncia la presentazione di un provvedimento per la tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica. Il valore di mercato di Internet sarà valutato nel SIC del Belpaese
Il nuovo presidente dell'Autorità annuncia la presentazione di un provvedimento per la tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica. Il valore di mercato di Internet sarà valutato nel SIC del Belpaese

Nuova sfida sul sentiero dell’enforcement della tutela del diritto d’autore sulle nuove reti di comunicazione elettronica. Intervenuto nel corso del convegno Televisione e mercati rilevanti , il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) Angelo Cardani ha annunciato la presentazione di uno schema di provvedimento da mandare in consultazione entro la prossima estate . Dopo la famigerata delibera 668/10/CONS , l’Authority tricolore è intenzionata a riprendere il discorso sul delicato rapporto tra Internet e copyright.

“Qualsiasi regolatore segue sempre l’evoluzione degli eventi, anche se molto raramente riesce a raggiungerli – ha spiegato Cardani nella sede dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) – Noi abbiamo fatto promesse e finora le abbiamo sempre mantenute. Sul problema dei diritti di proprietà in Rete intendiamo varare una misura entro l’estate e manterremo anche questa volta le promesse”. Il presidente di AGCOM ha inoltre assicurato che il nuovo provvedimento tutelerà i principi di pluralismo e diritto di accesso, senza alcun dubbio o esitazione .

Numerosi osservatori restano ancora in attesa di una legge organica che aggiorni un pacchetto di regole ormai risalenti al lontanissimo 1941. Che adegui, nelle parole dei senatori Vita e Vimercati, la regolamentazione del diritto d’autore al mondo nuovo segnato dalla rivoluzione di Internet, e che tenga conto del mutato contesto tecnologico, delle istanze che provengono dal mondo della Rete e dello sviluppo del mercato audiovisivo digitale.

Proprio di mercato ha parlato Cardani nel corso del convegno organizzato da AGCM, anticipando la definitiva inclusione di Internet nella valutazione del cosiddetto Sistema integrato delle comunicazioni (SIC) . “Nella nostra analisi, Internet è stato spesso un convitato di pietra – ha spiegato Cardani – dato che, come mercato rilevante, è stato inserito solo nell’editoria, mentre già nel 2010 risultava essere il terzo mezzo di comunicazione a disposizione degli italiani”.

Dai social network alle connessioni in mobilità, il contributo apportato dalle web company – in primis Google, definita “superstar nel dibattito antitrust” – dovrà essere fotografato da AGCOM all’interno del SIC, che nel 2011 ha generato un valore di oltre 20 miliardi di euro, in calo del 3,7 per cento rispetto all’anno precedente . Ovviamente trascinato dall’area radiotelevisiva, con il 47,8 per cento (9,7 miliardi di euro) d’incidenza sul totale delle risorse economiche nel Belpaese. In calo costante la stampa (6,2 miliardi di euro), mentre il peso di Internet sarà finalmente valutato a partire dal prossimo anno.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
10 apr 2013
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