AGID, tutti i nomi per il Presidente

AGID, tutti i nomi per il Presidente

Il Ministro Madia dovrà vagliare 156 candidature. Tra questi nomi, alcuni molto conosciuti e di indubbia competenza, c'è quello di chi dovrà guidare l'Italia verso un futuro digitale
Il Ministro Madia dovrà vagliare 156 candidature. Tra questi nomi, alcuni molto conosciuti e di indubbia competenza, c'è quello di chi dovrà guidare l'Italia verso un futuro digitale

Dopo le dimissioni di Agostino Ragosa da direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) e l’ipotesi che sembra ormai tramontata di vedere Elisa Grande come possibile commissario ad interim, è partita la corsa per la guida dell’ente creato per decreto legge nell’estate del 2012 dall’allora Governo Monti.

Sono 156 coloro che si sono candidati a sostituire Ragosa alla guida dell’Agenzia che dovrebbe coordinare la politica digitale del Paese: le candidature sono state pubblicate sul sito del Ministero della Funzione Pubblica. I nomi ed i cognomi di chi ha fatto domanda, tuttavia, non sono accompagnati da ulteriori dettagli o curriculum, che pur devono essere stati consegnati.

Ruolo centrale nella procedura di selezione ce l’ha Marianna Madia, Ministro della Funzione Pubblica che ha ricevuto dal Governo Renzi le deleghe per occuparsi dell’Agenzia: dovrà scegliere “tra persone di particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione”.

Ulteriori requisiti disposti dall’art. 5 dello Statuto AGID riguardano poi l’incompatibilità del ruolo direttivo “con altri rapporti di lavoro subordinato pubblico o privato o di lavoro autonomo, nonché con qualsiasi altra attività professionale privata, anche occasionale, che possa entrare in conflitto con gli scopi ed i compiti dell’Agenzia”: il nuovo Direttore dovrò dunque essere una personalità esperta, competente, indipendente e lontana da possibili conflitti di interessi . Con il nuovo incarico dovrà insomma rinunciare ai precedenti ruoli.

Tra i candidati ci sono persone che hanno già lavorato per l’Agenda digitale, tecnici amministrativi, ma anche figure esterne alla PA. Per esempio, Roberto Moriondo, responsabile della direzione Innovazione, ricerca, università e sviluppo energetico sostenibile della Regione Piemonte, lavora già con l’Agenzia come intermediario con le Regioni, una delle funzioni che con il nuovo mandato dovrebbe avere maggiore rilevanza..

Sono poi già inquadrati nell’organico dell’Agenzia Maria Pia Giovannini, responsabile area Regole, Standard e Progetti Innovativi, Francesco Tortorelli, dirigente dell’ufficio Interoperabilità, cooperazione applicativa e relativi centri servizio, e
Giorgo De Rita, in passato direttore generale di DigitPA. Sempre nella PA vi è il nome di Oscar Sovani della Regione Lombardia.

Tra i candidati esterni vi sono poi Fulvio Ananasso, Direttore Studi, Ricerca e Formazione in AGCOM, Giuseppe Stefano Quintarelli, deputato di Scelta Civica, Maurizio Talamo, docente dell’università di Roma Tor Vergata, Pierantonio Macola, Ad di Smau e Paolino Madotto, direttore del CeFirst, Inuit – Università Tor Vergata, Laura Rovizzi di OpenGate Italia, Greta Nasi, docente della Bocconi ed esperta di PA digitale, Michele Vianello, ex direttore di Vega Park, esperto di smart city e Massimo Melica, esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie, innovazione digitale, web e new media.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
18 giu 2014
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