La Commissione europea ha pubblicato la terza bozza del codice di condotta per i modelli di intelligenza artificiale general purpose (GPAI). La versione finale sarà disponibile entro il 2 maggio 2025. Le precedenti bozze erano state pubblicate il 14 novembre e il 19 dicembre 2024. Un sito web interattivo permette di leggere le novità della terza bozza.
Maggiore chiarezza sugli obblighi
Il codice di condotta rappresenta una sorta di regolamento attuativo, in quanto fornisce le linee guida per rispettare l’AI Act (i provider non sono obbligati a seguirle, se adottano altre misure ugualmente efficaci) a partire dal prossimo 2 agosto.
Il codice di condotta viene redatto da quattro gruppi di esperti. Le prime due sezioni del codice descrivono gli obblighi di trasparenza e copyright per tutti i modelli GPAI. La terza sezione riguarda solo i modello GPAI più potenti che potrebbero comportare rischi sistemici. Tra gli obblighi ci sono valutazione dei rischi, mitigazione e segnalazione degli incidenti di sicurezza.
Chi aderisce al codice dovrà rispettare 16 impegni in totale. Con la terza bozza sono stati apportati miglioramenti in base ai feedback ricevuti sulla seconda bozza. La parti interessante possono inviare commenti sulla terza bozza entro il 30 marzo. Il testo finale verrà pubblicato entro il 2 maggio. La Commissione europea potrebbe approvare il codice con un atto legislativo.
Sono esentati i modelli GPAI completamente open source. In caso di violazione dell’AI Act sono previste sanzioni fino al 3% delle entrate globali annuali. L’AI Act è stato criticato dall’amministrazione Trump. Il Vice Presidente JD Vance ha dichiarato che l’eccessiva regolamentazione in Europa danneggia l’innovazione.