Akamai: ecco perché la rete è lenta

Akamai: ecco perché la rete è lenta

La colpa non è degli utenti, né dei server né della connessione bensì di tutto quello viene a trovarcisi in mezzo
La colpa non è degli utenti, né dei server né della connessione bensì di tutto quello viene a trovarcisi in mezzo

Dall’alto della sua posizione privilegiata nel campo della distribuzione di contenuti, Akamai Technologies dice di sapere il vero perché delle scarse prestazioni di Internet e di avere la giusta ricetta per evitare latenza, lentezza e improduttività in scenari di produttività aziendale o personale che sia. In una ideale risposta alla richiesta di velocità da parte di Google, il CEO di Akamai Paul Sagan nel corso della conferenza Structure 09 parla di efficienza telematica e cloud computing .

Secondo quanto sostiene Sagan, su Internet il vero collo di bottiglia che impatta sulle prestazioni della connessione è quello costituito dagli intermediari . I server sono efficienti nel restituire i risultati delle query ai database, dice Sagan, così come veloci risultano le connessioni dell’utenza sulle reti broadband degli ISP evoluti.

A rallentare le cose rimane dunque tutto il resto , vale a dire connessioni ridondanti, instradamenti infiniti di pacchetti di dati e server web sparpagliati per la Internet pubblica. Passando attraverso la palude di una rete strutturalmente distribuita ai quattro angoli del globo, basata su infrastrutture dalla qualità ed efficienza disomogenee l’utente si può trovare davanti a un ritardo altrimenti ingiustificabile, che nell’esempio di Sagan può arrivare anche a 8,2 secondi di attesa.

La risposta di Akamai al problema? Tunnelling della connessione attraverso una rete effettivamente privata ospitata sulla Internet pubblica, ottimizzazione e fornitura di capacità aggiuntiva a seconda delle necessità della clientela. L’efficienza della connessione è fondamentale, dice Sagan, per far sì che il cloud computing esploda come il lucrosissimo business che le aziende di settore sperano si tratti, un business che risolto il problema dell’esperienza utente non ha che da offrire vantaggi, dalla scalabilità dell’infrastruttura all’outsourcing passando per il vantaggio di pagare esclusivamente per l’uso effettivo che se ne fa.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
29 giu 2009
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