AlphaGo, nuova sfida al campione mondiale in carica

AlphaGo, nuova sfida al campione mondiale in carica

Dopo aver sconfitto il campione di Go lo scorso anno, il sistema di intelligenza artificiale di Google ci riprova. Per non farsi battere da una macchina lo sfidante ha elaborato nuove strategie di gioco
Dopo aver sconfitto il campione di Go lo scorso anno, il sistema di intelligenza artificiale di Google ci riprova. Per non farsi battere da una macchina lo sfidante ha elaborato nuove strategie di gioco

Si terrà in Cina la prossima sfida tra intelligenza artificiale e uomo al gioco Go. A più di un anno di distanza dalla storica disfatta del campione mondiale, il sudcoreano Lee Sedol, la voglia di rivincita si fa sentire. Il match si disputerà in una cinque giorni nel Paese natale del gioco, la Cina, tra il 23 e il 27 maggio su diverse modalità di gioco: uno contro uno, 5 top player contro AlphaGo (intelligenza artificiale sviluppata da DeepMind) e dulcis in fundo, AlphaGo contro l’attuale campione del mondo (umano) Ke Jie.

alphago

La sfida sarà ancora più entusiasmante visto che il team di DeepMind afferma di aver migliorato la capacità di compiere elaborazioni della sua “macchina” riuscendo ad adottare una strategia di gioco ancora più solida, capace non tanto di anticipare le mosse degli avversari quanto di applicare in tempo reale modalità di gioco sempre mutevoli . “Uno degli aspetti più eccitanti del nostro match contro Lee Sedol è stato scoprire nuove strategie creative. Questo secondo evento è stato pensato appositamente per vedere quali nuovi segreti possono essere svelati” – ha commentato l’azienda. Dall’altra parte i giocatori in carne ed ossa non sono rimasti a guardare, elaborando modalità di gioco più complesse in grado di dare filo da torcere alla creatura di DeepMind.

Demis Hassabis, co-fondatore di DeepMind ha commentato: “Invece di diminuire il gioco, come alcuni temevano, l’intelligenza artificiale ha effettivamente reso i giocatori umani più forti e più creativi. È curioso vedere come professionisti e dilettanti, che hanno studiato attentamente ogni dettaglio innovativo del gioco AlphaGo, hanno effettivamente imparato nuove conoscenze e strategie su quello che è forse il gioco più studiato e contemplato nella storia”.

È da sottolineare che la sfida, come le precedenti volte, non è fine a se stessa. Lo sviluppo della machine learning che sta alle spalle di AlphaGo viene infatti impiegata concretamente per risolvere problemi come la riduzione del dispendio energetico nei data center , progetti di ricerca medici, ricerca di immagini e foto, traduzioni (in questo caso su strumenti di proprietà di Google di cui DeepMind è una divisione).

Solo pochi mesi fa un altro sistema dotato di intelligenza artificiale è riuscito a sbancare al tavolo da poker in una sfida Texas hold’em.
Le macchine stanno facendo egregiamente a meno della certezza dei dati, riuscendo a interpretare in prima “persona”.

Mirko Zago

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Pubblicato il
12 apr 2017
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