Amazon ha iniziato a controllare più strettamente gli ebook pubblicati attraverso il suo servizio Kindle Direct Publishing utilizzando un meccanismo di private label rights ( PLR ).
La licenza PLR permette agli utenti-autori di produrre un libro digitale da mettere a disposizione sui suoi scaffali attraverso il servizio di self-publishing di Kindle, nonché di venderne successivamente i diritti ad altri utenti per altre diverse pubblicazioni.
Questo, oltre a configurare ampie libertà, si presta a sfruttamenti indebiti e confusionari: per esempio, è possibile trovare sugli scaffali digitali le stesse opere con diversi titoli che possono confondere i clienti .
Per questo Amazon sta ora provvedendo a rimuovere i doppioni degli ebook PLR e quei titoli “appena modificati” rispetto a precedenti versioni.
Nell’ email di spiegazioni inviata agli utenti i cui titoli sono stati rimossi, Amazon ha chiarito che l’operazione è stata condotta perché i doppioni “diminuivano l’esperienza dei clienti”. Ed ha ammonito che in caso di tentativi di vendita della medesima opera da parte dello stesso utente con titoli diversi potrà anche ricorrere alla cancellazione dell’account .
Claudio Tamburrino
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ma...
Ma chi è così sprovveduto da comprare un proXXXXXre del genere? Con un sistema di aggiornamento da pazzi.Pensare di comprare una ferrari con 4 cilindri bloccati... nemmeno il piu XXXXXXXXX essere umano sulla terra lo farebbe!!!Ma forse tutto questo è solo un test fatto per valutare il livello di XXXXXXXXXtà della popolazione mondiale.eticreRe: ma...
Oramai i miei dubbi sul livello li ho fugati da molto tempo ... :Dprova123Re: ma...
E' il mercato mio caro: c'è la necessità di proXXXXXri diversi con prezzi diversi, e tenere su diverse catene produttive costa soldi.Farli tutti uguali invece costa meno ed in teoria dovrebbero averne vantaggi un po tutti dal punto di vista del prezzo, ma in teoria si dovrebbe anche risparmiare in caso di necessità di upgrade del PC.Può non piacere, ma è il mercato e sono le leggi dell'industrializzazione e dell'economia di scala.danieleRe: ma...
Quoto totalmente. Vi ricordate quando circa un quarto di secolo fa c'erano i floppy da 720 e 1.44. I supporti erano identici, in quanto costava avere due linee di produzione per i due formati. Bastava comprare un pacco di floppy da 720 (che costavano la metà degli 1.44) un piccolo trapano manuale e voilà il gioco era fatto. Poi con un sw opportuno (se ricordo bene il nome era 2M ...) si potevano formattare dischi autopartenti a 1.8Mb, e a circa 2.0Mb floppy non autopartenti. Le performance del lettore del floppy erano nettamente superiori all'uso standard. Mettendo su questi floppy dati zippati o utilizzando lo STACKER si realizzavano piccoli miracoli come dischi con circa 4Mb di dati da utilizzare immediatamente con il PC. E tutti quei momenti sono andati perduti nel tempo come lacrime nella pioggia... :'( :Dprova123Re: ma...
Caspio che tempi!Sistemista linuxRe: ma...
Quoto anch'io.Mi pare anzi un passettino avanti rispetto alla vendita di CPU difettate "spacciate" per modelli di prestazioni inferiori al fine di abbattere i costi di produzione dei modelli di punta. Pratica iniziata da Intel con i 486SX (erano 486DX con la FPU difettata e pertanto disattivata) e che continua ancor oggi con i core "spenti" di certi proXXXXXri AMD.Riguardo agli upgrade, ai costi etc. ricordo ancora il "caso" degli stessi 486SX: l'upgrade dell'unità in virgola mobile, chiamato 487, era in realtà un proXXXXXre 486DX completo con un pin in più. Una volta installato sul suo slot aggiuntivo in realtà disattivava completamente il 486SX... non ricordo nessuno che si lamentasse di tali pratiche allora.logicamente non loggatoRe: ma...
- Scritto da: prova123> Quoto totalmente.Non hai quotato neanche un carattere, altro che citare totalmente! :(Per citare totalmente, basta cliccare "Quota" sotto il messaggio e lasciare il messaggio citato nella sua interezza, ammira! 8)> Vi ricordate quando circa un> quarto di secolo fa c'erano i floppy da 720 e> 1.44. I supporti erano identici, in quanto> costava avere due linee di produzione per i due> formati. Bastava comprare un pacco di floppy da> 720 (che costavano la metà degli 1.44) un piccolo> trapano manuale e voilà il gioco era fatto. Poi> con un sw opportuno (se ricordo bene il nome era> 2M ...) si potevano formattare dischi> autopartenti a 1.8Mb, e a circa 2.0Mb floppy non> autopartenti. Le performance del lettore del> floppy erano nettamente superiori all'uso> standard. Mettendo su questi floppy dati zippati> o utilizzando lo STACKER si realizzavano piccoli> miracoli come dischi con circa 4Mb di dati da> utilizzare immediatamente con il PC.> > E tutti quei momenti sono andati perduti nel> tempo come lacrime nella pioggia... :'(> :DLa citazione finale mi è piaciuta molto. Per questa volta ti perdono :DQuotin TarantinoRe: ma...
Direi invece che é la tecnologia: non fanno core iX (o qualsiasi altro proXXXXXre) con 4 differenti clock... ne fanno sempre una infornata di die al massimo clock permesso dalla tecnologia, poi testano a campione il risultato e viene fuori che quel die é stabile a 2,5 GHz, mentre quell'altro a 3,0 GHz, l'altro a 3,6 GHz.Bloccano quindi (via software) le frequenze di tutti i chip sul die a 3,0 GHz e quello andrá sul mercato con proXXXXXri a 3,0 GHz.Poi da un controllo piú accurato viene fuori che invece i proXXXXXri venduti a 3,0 GHz sono stabili anche a 3,6 GHz...Viene dato l'Ok tecnico e visto che ti avevo "venduto sottocosto" il proXXXXXre, tento di recuperare vendendoti il codice che sblocca fino alla frequenza 3,6 GHz per xx U$D. (che spero nel caso specifico sia meno della differenza del costo 3,0 GHz vs 3,6 GHz).Se tu accetti la transazione, allora sei tu che crei il mercato.In fondo l'overclock é molto simile: forzo delle frequenze e delle tensioni (solo che il software risiede nel BIOS della scheda madre).Cmq, se il blocco é solo software, ci saranno presto i kit "fai da te" :-DNon MeRe: ma...
invece è proprio il mercato... altrimenti non ci sarebbe la necessità di avere diverse versioni di proXXXXXre e potrebbero vendere solo quelli che effettivamente producono, alle massime prestazioni.Oggi (ma anche ieri) il prezzo non è legato all'effettivo valore dell'oggetto, ma al suo mercato... e siccome c'è chi vuol spendere 1 e si accontenta di prestazioni 1 e c'è chi vuol spendere 2 e vuole prestazioni 2... si ricorre a certi artifici che sono sicuramente discutibili ma assolutamente logici dal punto di vista produttivo e di mercato.Poi è chiaro che il mercato lo fanno i clienti. :-)danieleIntel rischia!
Quanto ci metteranno i vari cracker a mettere in circolazione un software in grado di fare l'upgrade gratis?Impossibile? Dicono sempre così, ma poi...Enjoy with UsRe: Intel rischia!
- Scritto da: Enjoy with Us> Quanto ci metteranno i vari cracker a mettere in> circolazione un software in grado di fare> l'upgrade> gratis?> Impossibile? Dicono sempre così, ma poi...In effetti, se qualche hacker dovesse riuscire a crackrare le cpu, Intel se la piglia in saccoccia...Evidentemente sono abbastanza sicuri di sè da poter rischiare!Mela avvelenataRe: Intel rischia!
Penso che nei casi come questo in cui c'è di mezzo il firmware, un hacker più che essere bravo, deve avere dei bravi amici ... ;)prova123Re: Intel rischia!
boh, io sinceramente non rischierei di bruciare un proXXXXXre con un crack per ricavarne un incremento di prestazioni del 15%...anonimoRe: Intel rischia!
... bruciare il proXXXXXre mi pare esagerato... sono praticamente gli stessi rischi che uno corre quando cambia la rom ad uno smartphone, eppure lo fanno in tantissimi.Jirayaupgrade per core i3
un'altra trovata commerciale che ai fini pratici non serve a nulla .chi ha provato le prestazioni di un core i3 e un core i 7 si è reso conto che la differenza PERCEPITA SULLE PRESTAZIONI È RIDICOLA.overcloccare la cpu serve a poco se la frequenza del BUS resta la stessa serve invece molto di piu cambiare sistema operativo passando ad uno piu performante.maurizio montanariRe: upgrade per core i3
Se navighi, scrivi mail e maneggi un paio di pdf, word, excel e powerpoint hai ragione.Se fi compressione/conversione video, rendering, calcolo di modelli e in generale un po' di engineering simulation ti consiglierei di rivedere il tuo giudizio.Non MePer me
questa cosa viene fatta sopratutto per il mercato aziendale.In una azienda dopo un paio d'anni i pc diventano lenti e non sempre è "conveniente" formattare per ripulire l'OS.Quindi Intel ti dice:"hai il pc lento? comrpati questo upgrade che te lo velocizza senza cambiare niente".Al privato credo importi veramente poco questa cosa.FlavioRe: Per me
alle aziende non conviene comprare questa ciofeca perchè hanno normalmente dei contratti i tre anni assistenza compresa che scaricano come un leasing, quindi cambiano tutto, gli conviene.Il vero problema nasce dal sistema operativo che 99 volte su cento è windows che come sappiamo si gonfia col tempo fino a diventare inutilizzabile, a conferma di questo il problema si risolve reinstallando.maurizioRe: Per me
chi fa questi contratti di leasing???sarei interessato per il parco macchine in azienda....KyashanRe: Per me
L'azienda dove lavoro io lo fà con HPAnonimoGiovincello!
Ah, beata gioventù, io ho iniziato con un proXXXXXre NEC V40 compatibile 80188 a 8Mhz. Era un bel computer Olivetti Prodest PC1 con DOS 3.20.Niente mouse, niente hard disk, 83 tasti, floppy 720kb, niente scheda sonora, scheda cga a 4 colori in modalità grafica 320x200...Che tempi! :D[img]http://www.museo-computer.it/Computer/Olivetti/pc1-3.jpg[/img]PinoRe: Giovincello!
Questa era una risposta a http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3243465&m=3243785#p3243785, ma ovviamente PI è un po' bacatello, mi ha chiesto 2 volte il captcha, e alla seconda volta non si è ricordato a che msg stavo rispondendo... :$PinoRe: Giovincello!
- Scritto da: Pino> Questa era una risposta a> http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3243465&m=324Ti ringrazio per la risposta ;)In effetti il 486sx non è stato affatto il mio "primo proXXXXXre" è stato un 6510 a meno di un megaherz... oggi nemmeno la mia lavatrice ha un chip così modesto! :)Per la cronaca, si parla dei primi anni '90, passai da un 386DX a 33 (i primi prodotti da AMD) direttamente a un Pentium a 60, "saltando" la generazione 486. Altri tempi davvero.logicamente non loggatoRe: Giovincello!
- Scritto da: logicamente non loggato> - Scritto da: Pino> > Questa era una risposta a> >> http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3243465&m=324> > Ti ringrazio per la risposta ;)> > In effetti il 486sx non è stato affatto il mio> "primo proXXXXXre" è stato un 6510 a meno di un> megaherz... oggi nemmeno la mia lavatrice ha un> chip così modesto!> :)> > Per la cronaca, si parla dei primi anni '90,> passai da un 386DX a 33 (i primi prodotti da AMD)> direttamente a un Pentium a 60, "saltando" la> generazione 486. Altri tempi> davvero.Bella fregata ti sei preso allora i Pentium 90 cambiarono il socket e dopo aver risolto il celebre bug (a me me lo rimpiazzo gratuitamente la stessa intel, mi inviarono un corriere a casa con il proXXXXXre e chiesero solo di restituire il proXXXXXre buggato attraverso una busta già prepagata) si dimostrò nettamente più performante del 60 Mhz che tra l'altro essendo prodotto con una tecnologia meno raffinata scaldava parecchio di più!Enjoy with UsRe: Giovincello!
- Scritto da: Pino> Ah, beata gioventù, io ho iniziato con un> proXXXXXre NEC V40 compatibile 80188 a 8Mhz. Era> un bel computer Olivetti Prodest PC1 con DOS> 3.20.> Niente mouse, niente hard disk, 83 tasti, floppy> 720kb, niente scheda sonora, scheda cga a 4> colori in modalità grafica> 320x200...> Che tempi! :D> > [img]http://www.museo-computer.it/Computer/OlivettEra un bel XXXXX anche all'epoca, considerando che c'erano coste tipo Amiga, Atari ST e ovviamente i primi Mac... ;)Senza contare che in quell'anno (1988) Jobs lanciava il fantascientifico NeXT (peccato un po' costosetto).MacGeekLorenzo
Ultimamente io uso solo amd forse mi sbaglio ma come rapporto prezzo/prestazioni sono piu' favorevoli , e' vero che se capita un quad core con un core difettoso lo rivendono come triplo core , ma personalmente mi sembra piu' giusto che bloccarlo apposta , mica decidono loro che un coredebba essere difettoso .. Con poco piu' dei 50 dollari se avessero comprato materiale AMD adesso cambiavano il proXXXXXre ... e gli rimaneva il vecchio da rivendere pure ...LorenzoRe: Lorenzo
Ecco il punto: nessuno ha bloccato apposta "un core" sapendo che funzionava.Si fanno controlli a campione e si prende una decisione su base di inferenza statistica (attenzione: l'argomento é complicato... come scegliere il campione che rappresenta la popolazione? Non si tratta di una formuletta alla 2+2, ma di un corso universitario ;-) = quindi si bloccano tutti i proXXXXXri di quella parte di die che risultasse statisticamente come "popolazione" difettosa anche se perfettamente funzionanti.So che per PI la cosa si fa troppo tecnica...Secondo me quello che é sucXXXXX é stato che per quella specifica famiglia si pensava ad una distribuzione diversa, invece poi si é verificato molto migliore e cosí si é cercato di recuperare guadagno... offrendo in effetti un vantaggio (+15% i prestazioni clock) contro un prezzo.Non ci vedo nulla di pretenzioso, si tratta di capire se per l'utente medio vale la pena pagare x per avere y.Non MeRe: Lorenzo
- Scritto da: Non Me> Ecco il punto: nessuno ha bloccato apposta "un> core" sapendo che> funzionava.> > Si fanno controlli a campione e si prende una> decisione su base di inferenza statistica> (attenzione: l'argomento é complicato...Non funziona affatto così.Per quanto riguarda i proXXXXXri Intel (e mi risulta che AMD svolga verifiche analoghe) i test con specifici pattern in input e successiva verifica dei risultati vengono eseguiti "su ogni singolo chip" prima ancora di tagliare il wafer in dies: quelli che non risultano validi vengono scartati dopo il taglio e basta.I test successivi al packing (effettuati comunque singolarmente) riguardano principalmente la frequenza massima di funzionamento sicuro e decidono con quale frequenza sarà commercializzato.Che poi la distribuzione dei difetti e delle frequenze raggiunbili sia correlata statisticamente alla posizione sul wafer è tutta un'altra faccenda: si tratta di analisi a posteriori e non di un modo per discriminare i pezzi difettosi su base probabilistica come lasci intendere.Le mie informazioni vengono direttamente da Intel, rintracciabili anche sul loro sito, le tue da dove le hai prese?> So che per PI la cosa si fa troppo tecnica...Infatti... documentarsi prima...> Secondo me Oltre alle formulette che citavi mi permetto di suggerirti di studiare anche un po' di economia: in particolare la struttura dei costi. Ti spiegheresti chiaramente i motivi delle operazioni di cui stiamo discutendo.logicamente non loggatoRe: Lorenzo
Grazie per le precisazioni.Ecco il link (presentazione semplificata per la stampa):http://download.intel.com/pressroom/kits/chipmaking/Making_of_a_Chip.pdfIl controllo rimane statistico: ogni singolo die viene testato per determinati "pattern" (sul wafer). Non puoi testare tecnicamente ed economicamente allo stesso tempo tutti i pattern, quindi fai una scelta dei piú significativi (inferenza statistica per la scelta dei pattern significativi).Ogni singolo chip viene poi testato (tra gli altri parametri) per la stabilitá in frequenza massima e dissipazione. Non a caso sono menzionati i due parametri: se dissipa di piú a una determinata frequenza vuol dire che é (probabilmente) difettoso. Poi fai un "overclock" e... funziona.Mi rendo conto che ho sintetizzato due concetti in uno, perdendo in precisione nel momento in cui sono sceso al livello "fisico".I punti di cui volevo discutere erano:- tutti i "die" di una famiglia di proXXXXXri hanno un unico design e sono quindi prodotti per funzionare (tutti) alla massima frequenza di progetto; la frequenza finale di funzionamento é determinata statisticamente (anche se ogni singolo proXXXXXre é testato) in base a specifiche- a volte escludo per presunzione (precauzione o valori di soglia errate) chip che in realtá funzionanoA meno che non lavori per il controllo qualitá di Intel, non sai come ed in quale fase viene determinato se uno dei core potrebbe essere difettoso e quindi bloccato. Non sai nemmeno come viene bloccato. Ops, manca la slide... il proXXXXX é semplicemente piú complesso di quanto descritto nel sito (o da me).Io ho avuto la fortuna di lavorare in ST qualche annale fa ed ho espresso un'opinione basata sull'esperienza (non con proXXXXXri multipuprose e multicore). Magari ho esposto male l'esperienza.Venendo al punto "formulette di economia", ma hai mai lavorato come direttore di produzione? O di impianto? Qui non stiamo parlando di macroeconomia teorica, ma di recupero di investimento su un prodotto con un periodo di mercato determinato e con un proXXXXX produttivo ad hoc.Ultimo punto: documentarsi prima = visitare un sito web?Non MeRe: Lorenzo
- Scritto da: Lorenzo> Ultimamente io uso solo amd forse mi sbaglio ma> come rapporto prezzo/prestazioni sono piu'> favorevoli , e' vero che se capita un quad core> con un core difettoso lo rivendono come triplo> core , ma personalmente mi sembra piu' giusto che> bloccarlo apposta , mica decidono loro che un> core> debba essere difettoso .. Con poco piu' dei 50> dollari se avessero comprato materiale AMD adesso> cambiavano il proXXXXXre ... e gli rimaneva il> vecchio da rivendere pure> ...Beh francamente oggi come oggi propenderei per Intel per quanto riguarda il rapporto prezzo prestazioni, a meno di non scendere su pc ultraeconomici!Enjoy with UsGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 17 ago 2011Ti potrebbe interessare