AMD e Motorola dentro i PDA Linux

AMD e Motorola dentro i PDA Linux

Le due aziende hanno mostrato la versione preliminare di una piattaforma Linux dedicata ai PDA e agli smartphone e basata sui chip Alchemy di AMD. Sfida al duo IBM/MontaVista
Le due aziende hanno mostrato la versione preliminare di una piattaforma Linux dedicata ai PDA e agli smartphone e basata sui chip Alchemy di AMD. Sfida al duo IBM/MontaVista


New York (USA) – Insieme a Metrowerks, un’azienda nata dalla recente acquisizione da parte di Motorola di Embedix, AMD ha esibito al LinuxWorld una versione preliminare di OpenPDA, una piattaforma destinata allo sviluppo di PDA e smartphone basati su Linux.

La piattaforma, che si pone in diretta competizione con quella recentemente annunciata da IBM e MontaVista , è in grado di girare sull’Alchemy Solutions Mobile Client Reference Design Kit, una suite di strumenti hardware e software dedicati allo sviluppo e al test di una grande varietà di dispositivi mobili basati sul processore system-on-chip Au1100 di AMD.

Se gli ingredienti della soluzione presentata da IBM e MontaVista sono il sistema operativo Linux embedded di quest’ultima e il chip PowerPC 405LP di Big Blue, alla base della piattaforma proposta da AMD e Metrowerks c’è invece una versione della suite software Lineo Embedix Plus PDA (la stessa adottata anche da Sharp per i suoi palmari Linux Zaurus) e il chip Au1100 sviluppato dalla divisione Personal Connectivity Solutions di AMD.

La sfida fra le due piattaforme è tutta da seguire e, secondo alcuni analisti, potrebbe seriamente spingere l’adozione di Linux nel mercato dei PDA – oggi fortemente dominato da Palm OS e Pocket PC – ed in quello dei telefoni cellulari multimediali.

Come alcuni ricorderanno, AMD è entrata nel business dei dispositivi mobili con l’ acquisizione , lo scorso anno, di Alchemy Semiconductor, un noto produttore di chip embedded basati sull’architettura MIPS. Il processore Au1100, in particolare, è un nuovo chip a basso consumo basato sulla tecnologia MIPS32 e in grado di spingersi fino a frequenze di 500 MHz con consumi che vanno, a seconda del clock, dai 200 milliwatt ai 500 milliwatt.

Oltre alla piattaforma di AMD, OpenPDA supporta le architetture StrongARM e XScale di Intel, ARM7/9 di Sharp e OMAP di Texas Instruments.

OpenPDA include una versione embedded del kernel di Linux, l’interfaccia grafica e la suite applicativa Qtopia di Trolltech, la Java virtual machine Jeode di Insignia e la versione per PDA di Opera.

Metrowerks prevede di rilasciare OpenPDA durante l’ultimo trimestre dell’anno.

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Pubblicato il
24 gen 2003
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