AMD presenta Brazos e CPU a 20 core

AMD presenta Brazos e CPU a 20 core

Sunnyvale toglie i veli ai suoi piani futuri per server, desktop e netbook. I nuovi microchip di AMD sono tutti all'insegna dell'integrazione tra CPU e GPU e alla moltiplicazione dei core
Sunnyvale toglie i veli ai suoi piani futuri per server, desktop e netbook. I nuovi microchip di AMD sono tutti all'insegna dell'integrazione tra CPU e GPU e alla moltiplicazione dei core

AMD parla agli analisti finanziari e svela i piani per il prossimo futuro: finalmente anche il secondo chipmaker del mondo dedicherà prodotti specifici alle piattaforme ultraportatili più in voga del momento (netbook e slate/tablet), mentre per quanto riguarda desktop e server la corsa alle configurazioni multi-core non accenna a rallentare. Il tutto all’insegna della fusione di CPU e GPU in un singolo componente che AMD definisce “Accelerated Processing Unit” (APU).

Per quanto riguarda gli ultraportatili, i subnotebok e i tablet, nel 2011 AMD avvierà la commercializzazione della piattaforma nota come “Brazos”. Sono quattro le prime APU appartenenti alla succitata famiglia Brazos: E350 (CPU dual-core basata su architettura Bobcat operante a 1,60 GHz, GPU Radeon HD 6310 con 80 stream processor, engine Universal Video Decoder 3.0 con clock a 500 MHz e 18W di TDP) e E240 (CPU a singolo core a 1,50 GHz) appartenenti alla serie “Zacate”, C50 (dual-core Bobcat operante a 1,0 GHz, Radeon HD 6250 a 280 MHz e 9W di TDP) e C30 (singolo core a 1,20 GHz) appartenenti alla serie “Ontario”.

Accanto alle APU nate dall’iniziativa “Fusion”, Brazos integrerà il chipset Hudson con un canale PCI Express 4x 2.0 e 4 canali PCIe 1x, bus PCI, 6 porte Serial-ATA a 300 Mbps, 14 porte USB 2.0. Mancano all’appello i controller per la configurazione RAID, la rete Ethernet e l’audio on-board, ragion per cui i produttori dovranno rivolgersi a componenti accessori per fornire all’utente una piattaforma completa .

Con Brazos, Zacate e Ontario, AMD entra nel mercato dei subnotebook dopo anni di ritardo sul concorrente Intel, che almeno per quanto riguarda il mondo x86 non ha attualmente concorrenti in grado di impensierirne la leadership di mercato. E dopo Zacate e Ontario, nel 2012 verrà anche il momento delle APU a basso consumo energetico di seconda generazione “Krishna” and “Wichita”, basate su processo costruttivo a 28 nanometri e quindi in grado di fornire una maggiore capacità computazionale con un consumo inferiore di energia.

Archiviata la questione netbook/subnotebook/tablet, agli analisti AMD ha descritto quelle che saranno le prossime evoluzioni della micro-architettura Bulldozer per sistemi desktop e server. Nel 2012 farà la sua comparsa la versione “migliorata” della micro-architettura, mentre nel 2013 – in maniera non dissimile alla strategia “tick-tock” impiegata da Intel – verrà commercializzata la “Next Generation” di Bulldozer basata su processo produttivo a 32 nanometri .

Le nuove APU di AMD saranno più efficienti, faranno di più con meno energia e soprattutto avranno sempre più core per quel che concerne la componente CPU: “Terramar”, il microprocessore più potente che AMD distribuirà nel corso del 2012, arriverà a contenere la bellezza di 20 core e sarà rivolto a sistemi server con due o quattro socket per altrettanti processori.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 10 nov 2010
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