Anakata, altri guai svedesi

Anakata, altri guai svedesi

Il cofondatore della Baia resterà in carcere in seguito alle nuove accuse per un secondo crimine informatico. Svartholm avrebbe compiuto almeno quattro atti di frode a mezzo elettronico
Il cofondatore della Baia resterà in carcere in seguito alle nuove accuse per un secondo crimine informatico. Svartholm avrebbe compiuto almeno quattro atti di frode a mezzo elettronico

Era stato arrestato in Cambogia dopo un lungo periodo di latitanza, ultimo dei quattro responsabili della Baia più famosa del torrentismo. Tornato in manette nella sua Svezia, Gottfrid Anakata Svartholm è ora rinchiuso da settimane nel carcere di Häktet Sollentuna, accusato di aver partecipato all’offensiva cibernetica contro i database fiscali della società IT Logica.

La pubblica accusa ha ora presentato nuovi capi d’imputazione per l’ex- founder di The Pirate Bay, che sarebbe coinvolto in un secondo caso di hacking criminoso, con almeno quattro episodi di frode a mezzo elettronico . “I nuovi sospetti potrebbero portare il giudice a tenerlo in custodia anche se il caso Logica venisse a cadere nell’immediato futuro”, ha spiegato l’avvocato di Svartholm.

Confinato per quasi 24 ore al giorno, Anakata sarà ora costretto a passare altre settimane in carcere, dal momento che il giudice ha optato per la conferma della custodia dopo le nuove accuse presentate in aula . Secondo i legali del founder , le stesse accuse per frode elettronica sarebbero del tutto fumose. La polizia svedese vorrebbe tenerlo in carcere il più a lungo possibile, per evitare disturbi nel corso delle indagini. (M.V.)

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Pubblicato il 13 nov 2012
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