Android, è il momento di addentare KitKat

Android, è il momento di addentare KitKat

Google annuncia il rilascio dell'ultima release del suo OS per dispositivi mobile, promettendo un'esperienza utente migliore e una maggior attenzione alle prestazioni e ai telefonini con hardware meno dotato
Google annuncia il rilascio dell'ultima release del suo OS per dispositivi mobile, promettendo un'esperienza utente migliore e una maggior attenzione alle prestazioni e ai telefonini con hardware meno dotato

A due mesi di distanza dalla presentazione ufficiale dell’OS mobile, Google ha in questi giorni annunciato la distribuzione di Android “KitKat” 4.4: la nuova release androide al gusto di cioccolato (Nestlé) include un gran numero di novità in quanto a interfaccia utente, architettura del sistema e requisiti hardware – per l’occasione “ridotti” soprattutto per quel concerne la memoria RAM necessaria, fa notare Mountain View.

KitKat è un sistema pensato per unire eleganza del design ed efficienza, spiega la corporation dell’advertising telematico, rendendo all’utente un servizio sempre più integrato a partire dall’applicazione Telefono: la funzionalità storica dei cellulari (prima ancora di diventare “smart”) è ora in grado di ricercare tra contatti, luoghi nelle vicinanze e tra gli account associati alle app Google, si spiega nel blog ufficiale.

La nuova versione di Hangout supporta anche gli SMS e gli MMS oltre alle altre conversioni e alle chiamate video, mentre Google Now è ora richiamabile con uno “swipe” in alto: il servizio personalizzato a schede – con nuove schede in arrivo nelle prossime settimane, promette Google – è ora in modalità “always on”, è richiamabile tramite il comando vocale “OK Google” ed è in grado di interagire direttamente con le app installate sul telefonino invece di limitarsi a usare il browser Chrome.

KitKat porta poi in dote una maggiore integrazione con i servizi di storage cloud (Google Drive, Dropbox, Box), una modalità di ascolto musicale a basso consumo energetico che secondo Google funzionerebbe per decine di ore con una sola carica della batteria, supporto diretto alle comunicazioni NFC senza alcuna necessità di permesso da parte dei carrier, una modalità di funzionamento “immersiva” che fa sparire gli elementi dell’interfaccia nel caso della fruizione di contenuti multimediali a pieno schermo e molto, molto altro ancora .

Una delle caratteristiche di KitKat sottolineate da Google è il lavoro fatto dagli sviluppatori sull’ottimizzazione di elementi e servizi dell’OS in esecuzione, un lavoro che permette al sistema di girare su terminali dotati di soli 512 Megabyte di RAM e rende le migliorie di Android 4.4 “accessibili al prossimo miliardo di proprietari di smartphone”.

La riduzione di elementi in esecuzione costante sull’OS si sposa a una integrazione sempre più stretta fra Android e l’infrastruttura telematica gestita direttamente dai server di Google, al punto che ora l’applicazione di ricerca di Mountain View è il centro di controllo principale della schermata home dei terminali compatibili con KitKat.

I terminali, appunto: Google spiega che Android 4.4 sarà installato di base sul nuovo Nexus 5 prodotto assieme a LG, e verrà reso disponibile come aggiornamento ai terminali Nexus 4, 7, 10 e Samsung Galaxy S4. Anche Motorola (Moto X) e HTC (One) sono della partita, non altrettanto fortunati saranno i possessori del Galaxy Nexus (Samsung) uscito appena nel 2011 : in questo caso la giustificazione ufficiale si rifà ai 18 mesi di tempo in cui Google assicura la disponibilità di update, ma in realtà pare che il problema sia più a monte e coinvolga il chipset del terminale prodotto da Texas Instruments.

Con Android 4.4 Google spinge verso una ridotta dipendenza dai provider e carrier esterni nel tentativo di ridurre il fastidioso fenomeno della frammentazione nel mercato dell’OS mobile, un fenomeno che – numeri ufficiali alla mano – fotografano un marketplace essenzialmente diviso tra le varie revisioni di Jelly Bean (Android 4.1.x, 4.2.x e 4.3 complessivamente oltre il 50 per cento), l’inossidabile Gingerbread (2.3.x al 26,3 per cento) e Ice Cream Sandwitch (4.0.x al 19,8 per cento).

Per quanto riguarda infine le prospettive di mercato nel complesso del settore smartphone, la mossa di Google di curare con attenzione il lato prestazioni potrebbe assestare un colpo particolarmente doloroso ai “piccoli” concorrenti come Nokia o il neonato Firefox OS di Mozilla: il mercato dei terminali a basso costo è previsto in espansione cambriana, e un OS KitKat capace di girare con soli 512 MB di RAM ha buone chance di dare del filo da torcere a chiunque.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 nov 2013
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