Web – Dopo una lieve flessione fatta registrare fra la seconda metà del 2000 e i primi mesi del 2001, flessione che era andata a beneficio di Microsoft Internet Information Server (IIS) e di altri web server, Apache schizza nuovamente verso l’alto facendo registrare un tasso di crescita, rispetto allo scorso mese, ben superiore a tutti i concorrenti.
I dati provengono dall’ormai noto sondaggio di Netcraft che, nel mese di aprile, ha contattato oltre 28 milioni e mezzo di siti. Fra questi, il 62,55% utilizza una delle tante versioni del server web Apache (+2,30% rispetto a marzo), il 20,64% utilizza Microsoft IIS (+0,90%) ed il 6,15% utilizza Netscape Enterprise (+0,03%).
Apache è un server web open source venuto alla ribalta con Linux ed oggi è disponibile per un gran numero di piattaforme, fra cui anche Windows e Mac OS X. E’ dal ’96, anno del rapido declino del vecchio server NCSA, che Apache detiene saldamente la leadership di questo settore.
Microsoft IIS ha cominciato a diffondersi tra il ’97 ed il ’98, ma da allora la sua quota di mercato è rimasta pressoché invariata intorno al 20%, senza mai impensierire troppo l’antico rivale open source.
Un altro dato molto interessante che emerge dalle statistiche è il clamoroso crollo, fatto registrare nell’ultimo anno, nella crescita del numero di siti web.
Secondo Netcraft, questo dato rifletterebbe la forte riduzione nella registrazione di nuovi nomi di dominio, flessione giustificabile con la forte crisi che ha colpito nell’ultimo periodo le dot-com e con la difficoltà nel trovare dei nuovi nomi efficaci non ancora registrati.
Dalle indagini di Netcraft emerge infatti che il numero di siti web sarebbe cresciuto, durante lo scorso trimestre, di poco più di 1 milione di unità, ossia di appena il 3,9% rispetto al trimestre precedente: un tasso di crescita nettamente inferiore al 44% (4 milioni) registrato nello stesso trimestre dello scorso anno ed al 24% (1 milione) degli stessi tre mesi del ’99.
Questo brusco rallentamento nella registrazione di nuovi domini pare stia causando non poche difficoltà a diverse aziende che hanno fatto di questa attività il loro principale business: fra licenziamenti, cambi al vertice e chiusure, questo mercato pare decisamente in attesa di tempi migliori.
E mentre molte di queste società cercano di differenziare i loro servizi offrendo e-mail, web hosting od altro ancora, gli analisti sembrano concordi nell’affermare che il mercato dei nomi di dominio potrebbe risollevarsi tra la fine di questo e l’inizio del prossimo anno, quando una grossa fetta di titolari di siti dovranno rinnovare la registrazione dei propri domini e un certo numero di questi ultimi tornerà nuovamente disponibile.
Nel settore si attende anche con fiducia l’eventuale approvazione, da parte dell’ICANN, dei nuovi top level domain generici, sette nuove estensioni che potrebbero contribuire a rivitalizzare il mercato.