San Diego (USA) – Come il suo più illustre predecessore, quel Geronimo che nell’800 guidò l’ultima grande resistenza dei nativi americani contro il Governo degli Stati Uniti, il Geronimo della Apache Software Foundation ( ASF ) si appresta ad affrontare una legione di agguerritissimi application server closed e open source.
Rilasciato ieri nella versione 1.0, Geronimo è uno dei primi application server open source ad implementare in pieno la specifica Java 2 Enterprise Edition (J2EE) e ad aver ottenuto la certificazione di Sun. Geronimo supporta la specifica Java Business Integration (JBI), i web container open source Jetty e Tomcat e l’integrazione con Eclipse Web Tools Project, Apache Derby e Apache Directory Server. Il software include una console di gestione basata su Java Portlets e accessibile da remoto con qualsiasi browser web.
Gli sviluppatori del nuovo pargolo di ASF spiegano che gli utenti possono configurare le porte, gli host e molte altre impostazioni senza la necessità di fare un rebuilding del server.
Ora che il progetto ha partorito la prima versione matura di geronimo, la ASF si è detta pronta a mettere nel proprio “incubatore” di software alcuni nuovi sottoprogetti, tra cui la piattaforma di messaggistica JMS-compliant ActiveMQ , il sistema di container OpenEJB , il service bus basato su JBI ServiceMix , la soluzione di clustering, load-balancing e fail-over WADI , e il server framework basato su plug-in XBean .
Distribuito sotto l’ Apache License , Geronimo 1.0 potrà essere scaricato da qui non appena disponibile.