Apache è il miglior web software della storia

Apache è il miglior web software della storia

Selezionati dodici titoli che hanno fatto la storia della rete delle reti, con vincitori attesi ed inattesi. Premiati innovazione e servizi per gli utenti
Selezionati dodici titoli che hanno fatto la storia della rete delle reti, con vincitori attesi ed inattesi. Premiati innovazione e servizi per gli utenti

InformationWeek ci aveva provato anche lo scorso anno , incoronando le dodici opere fondamentali che hanno contribuito alla crescita dell’informatica. In un articolo della scorsa settimana torna sull’argomento, selezionando una dozzina tra le migliaia di tecnologie e applicazioni sviluppate per il World Wide Web, quelle che più hanno permesso (e in alcuni casi permettono ancora oggi) di godere dei vantaggi della rete globale .

Il web è online dal 1990: individuare i principali protagonisti di questa breve epoca è, in un certo senso, molto difficile, anche a causa dell’enorme accelerazione subita dallo sviluppo delle applicazioni in questi ultimi anni. Come scegliere quindi i premiati se non privilegiando i programmi, i protocolli ed i siti che hanno reso più semplice l’utilizzo delle moderne tecnologie ?

Al dodicesimo e ultimo posto della classifica si piazza AOL Instant Messenger , progenitore di successi come MSN Messenger e Skype . L’instant messaging esisteva anche prima che Tim Berners-Lee e i suoi dessero vita al Web, ma questa generazione di strumenti ha portato una nuova forma di comunicazione a distanza .

Lo stesso principio si applica ad Hotmail : primo servizio di posta elettronica gratuito completamente su web , ha permesso a milioni di persone di ottenere il proprio primo indirizzo email, senza le complicate procedure di configurazione di server POP e SMTP che i client di posta del 1996 richiedevano.

Un'immagine del celebre videogame Naturalmente il web 2.0 occupa molte posizioni in classifica: Digg in rappresentanza del social bookmarking (sempre più anarchico democratico come dimostrano gli ultimi avvenimenti ), Wikipedia per lo user generated content e World of Warcraft (vedi immagine) per le community .

Scalando le posizioni, fanno la loro comparsa Amazon ed eBay . I due siti sono la dimostrazione di come Internet premi le idee semplici , che consentano di realizzare online quanto fino a pochi anni fa si poteva fare solo nel proprio quartiere: acquistare un libro e liberarsi degli oggetti inutili (magari raggranellando qualche soldo in cambio). Ma i meriti di Amazon ed eBay non si esauriscono qui: entrambi hanno anche dimostrato come sia possibile fare affari su Internet , generando volumi di scambio impressionanti che nel caso di eBay si prevedono oltre i 7 miliardi di dollari solo nel 2007 .

Anche Microsoft ottiene un premio, grazie all’impronunciabile XMLHttpRequest . Sconosciuta ai più, questa tecnologia venne introdotta per la prima volta nel 1999 con Internet Explorer 5: fino ad allora le pagine di un browser erano in grado di mostrare soltanto contenuti statici, impedendo una vera interazione tra utenti e sito. Inizialmente sviluppato come un controllo ActiveX, con Explorer 6 divenne invece un API molto più potente e flessibile: le pagine di Google Maps o quelle di Gmail , non potrebbero esistere senza questo fondamentale strumento di comunicazione tra il computer dell’utente e il web server.

In cima alla classifica ci sono due vecchie conoscenze dei navigatori, che tuttavia hanno incontrato diversi destini : il motore di ricerca Altavista ed il web server Apache .

Altavista nel 1996 - da Web Archive Altavista (qui a lato la sua home page del 1996) è stato il primo motore di ricerca che abbia puntato sulla velocità e sulla completezza delle fonti : il suo innovativo crawler , chiamato Scooter , scandagliava la rete ad una velocità migliaia di volte superiore a quella della concorrenza. In breve Altavista divenne la fonte di riferimento per individuare le informazioni sul web .

Altavista ha pagato lo scotto di non essere mai stato valorizzato appieno dai suoi creatori, e non incontrò sorte migliore neppure quando venne venduto alla Compaq . Sebbene Google abbia introdotto migliorie notevoli al suo sistema di indicizzazione rispetto ai tempi di Altavista, BigG deve molto all’esperienza maturata dai ricercatori di Palo Alto della Digital Equipment .

Apache al contrario gode di ottima salute : le ultime stime parlano di circa 70 milioni di siti ospitati da server motorizzati Apache che, grazie alle sue molte doti, è riuscito a guadagnare nel tempo il supporto di giganti dell’informatica come IBM .

Il web server è anche la dimostrazione di come una comunità virtuale di sviluppatori volenterosi possa realizzare un software efficace ed innovativo: senza Apache, la rete non vanterebbe la velocità e l’efficienza che la contraddistingue oggi rispetto a dieci anni fa. Grazie ad Apache, tecnologie simbiotiche come PHP e MySQL hanno inoltre conosciuto uno sviluppo notevole.

Lo scorso anno il primo premio era andato a Unix nella sua incarnazione BSD 4.3 (quella sviluppata presso i laboratori dell’università di Berkeley), con menzioni speciali per il sistema Macintosh di Apple, il browser Mosaic , il sistema di guida delle missioni spaziali Apollo e Java.

In classifica erano entrati anche il primo worm diffusosi su Internet, omonimo del suo creatore Robert Morris (che nel 1988 era uno studente della Cornell University, mentre oggi vi insegna), Excel in rappresentanza dei fogli elettronici di calcolo e il PageRank di Google.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
7 mag 2007
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