Mountain View ha annunciato l’arrivo di alcune delle applicazioni Android più popolari su Chromebook, evento che in futuro dovrebbe ripetersi con nuovi “pacchetti” di app monofunzionali e che rappresenta il risultato di uno sforzo di portabilità che parte dalla virtual machine androide e arriva alla tecnologia Native Client di Chrome.
Le prime app Android capaci di girare su Chromebook (e quindi su Chrome OS) sono dunque Duolingo, Evernote, Sight Words e Vine; le app sono il risultato di un progetto chiamato App Runtime for Chrome (ARC) annunciato durante lo scorso Google I/O, ricorda Google.
Nel corso dei prossimi mesi, Mountain View dice di voler lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori di app per arricchire l’offerta di App Runtime for Chrome. Di problemi insormontabili non dovrebbero essercene, a ogni modo, visto che i programmatori non hanno la minima necessità di modificare il codice originale per far girare le app su Chrome OS.
Google ha infatti spiegato il funzionamento di ARC rivelando che il codice delle app gira all’interno della sandbox Native Client di Chrome, quindi all’interno dello stesso ambiente in cui girano le altre app Web accessibili sullo store di Chrome OS e nonostante siano state realizzate a partire dalle API Android. Il codice originale non necessita di porting o di modiche, dice ancora Google, anche se spesso gli sviluppatori preferiscono ottimizzarlo ugualmente per migliorare l’esperienza d’uso su un dispositivo (il Chromebook, appunto) dotato di funzionalità e periferiche di input diverse rispetto a un gadget mobile con schermo touch.
Alfonso Maruccia