Apple ha annunciato tre importanti novità (PDF) per offrire una maggiore sicurezza ai minori durante l’uso dei servizi. Una funzionalità semplificherà l’impostazione dell’account da parte dei genitori. È prevista inoltre la condivisione di informazioni sull’età. L’azienda di Cupertino aggiornerà infine il sistema di classificazione delle app in base all’età.
Nessuna verifica dell’età nello store
Apple permette da anni di creare un “child account” ai genitori e quindi di utilizzare le funzionalità di controllo parentale per i minori di 13 anni (14 anni in Italia). Nei prossimi mesi verrà semplificatala procedura di configurazione. Invece di inserire i dati della carta di credito, i genitori potranno confermare di essere adulti attraverso la cronologia dei pagamenti.
I bambini potranno usare il dispositivo prima del completamento della configurazione dell’account, in quanto verranno applicate le restrizioni predefinite e non saranno accessibili alcune funzionalità, come il download delle app. I genitori potranno inoltre correggere l’età associata all’account, se maggiore di 13 anni.
La seconda novità riguarda la condivisione dell’informazione sull’età. I genitori potranno comunicare agli sviluppatori un intervallo di età (non la data di nascita) durante la configurazione dell’account del minore. Apple afferma che questa modalità rispetta il principio della minimizzazione dei dati. Una verifica dell’età a livello di app store, come chiede Meta, comporterebbe la condivisione di dati sensibili anche se non vengono utilizzate app con limitazioni in base all’età.
Apple ha infine pianificato l’aggiornamento del sistema di classificazione delle app. Attualmente, le app pubblicate sullo store sono suddivise in quattro categorie: 4+, 9+, 12+ e 17+. Entro fine anno diventeranno cinque: 4+, 9+, 13+, 16+ e 18+. Molte app sono oggi incluse nella categoria 17+ anche se offrono contenuti vietati ai minorenni (gioco d’azzardo, alcol, droghe, violenza e nudità).