Apple: in Foxconn le cose vanno meglio

Apple: in Foxconn le cose vanno meglio

Stilata la relazione che offre una sintesi sui progressi attuati dai fornitori di Cupertino. Ci sono state violazioni, ma la Mela si dice pronta ad affrontare e incrementare il suo impegno al riguardo
Stilata la relazione che offre una sintesi sui progressi attuati dai fornitori di Cupertino. Ci sono state violazioni, ma la Mela si dice pronta ad affrontare e incrementare il suo impegno al riguardo

Apple ha rilasciato il nuovo rapporto 2010, Report Details Supplier Core Violations , sulla responsabilità del fornitore: una relazione annuale che raccoglie i risultati relativi ad alcuni controlli per verificare il rispetto del proprio codice di comportamento . Manodopera, diritti umani, salute e sicurezza, etica ed impatto ambientale sono gli elementi che secondo la società dovrebbero essere garantiti da parte di tutti i fornitori con i quali collabora in ogni parte del mondo.

In particolare, sono stati controllati 127 impianti e pratiche di gestione dei fornitori, e si sono trovati 37 casi di quello che l’azienda definisce come “violazioni fondamentali”, come ad esempio casi di lavoro minorile, dispositivi di sicurezza inadeguati, mancanza di forniture di primo soccorso, utilizzo improprio di sostanze chimiche pericolose, spese di assunzione eccessive e infine condizioni di lavoro molto pesanti.

Dalla relazione è stato ad esempio scoperto un impianto che esponeva i lavoratori a sostanze chimiche tossiche, alcuni esempi di falso in bilancio, numerosi esempi di lavoratori stranieri che avevano pagato una quota eccessiva alle agenzie del lavoro, molti esempi di lavoratori sottopagati, e infine anche un caso di corruzione.

La responsabilità sociale dei partner esterni di Apple è diventato un argomento molto attuale negli ultimi tempi e la relazione redatta da parte della società tenta di offrire una sintesi dei progressi che i fornitori di Apple stanno facendo o si apprestano a fare. I prodotti di Apple, come oramai noto, sono costruiti da una varietà di produttori, la maggior parte dei quali si trovano a Taiwan, Cina e Singapore.

Nel corso degli anni le tristi storie trapelate da queste fabbriche, come gli abusi, condizioni disumane di lavoro, condizioni sanitarie preoccupanti, i numerosi suicidi avvenuti nella fabbrica di Shenzen della Foxconn, hanno spinto le indagini sia di Apple che delle autorità cinesi. In particolare, il mese scorso, la società della mela ha ricevuto una denuncia di 36 pagine da un gruppo di ambientalisti cinesi, che ha reso nuovamente attuale l’argomento della responsabilità sociale che deve essere garantita da tali fornitori ai propri lavoratori.

La questione delle tragiche morti avvenute nella fabbrica della Foxconn durante l’anno passato, con ben dodici decessi, ha spinto Apple ad indagini e verifiche sul campo per valutare le condizioni di lavoro e per tentare di trovare delle soluzioni efficaci di prevenzione.

Nella relazione si menziona che il team di Apple ha lavorato con il management di Foxconn per garantire la messa in atto di misure sicure di prevenzione per tutti gli abitanti/lavoratori della fabbrica. A seguito degli sforzi attuati dalla Foxconn, con l’installazione di reti di sicurezza al di fuori della fabbrica e un aumento di stipendio del 30 per cento per ogni lavoratore, Apple ha commissionato ad un team indipendente di esperti di prevenzione del suicidio un intervista a circa mille lavoratori circa la qualità di vita interna alla fabbrica.

Foxconn starebbe, secondo quanto riportato da Apple, iniziando ad attuare una serie di piani a lungo termine volti a garantire il miglioramento del benessere dei dipendenti. In tali piani sono previsti una migliore formazione del personale del centro di assistenza ed operazioni di espansione della fabbrica in altre parti della Cina, in modo tale che i lavoratori possano essere più vicini alle proprie famiglie d’origine. Secondo quanto riportato da Apple, oltre 300mila lavoratori e 6mila autorità di vigilanza sono state formate in materia di diritto dei lavoratori e sulla salute e sicurezza nel luogo di lavoro.

Ma il rapporto non si è concentrato solo sulle verifiche nella fabbrica di Shenzen della Foxconn. Il report cita anche l’introduzione del programma di Train the Trainer nel 2008, per educare lavoratori, supervisori e manager delle strutture e impartirgli nozioni in riferimento al codice di condotta, di salute e sicurezza sul lavoro e sui diritti dei lavoratori. L’anno passato Apple ha esteso il programma a 29 strutture.

O ancora il programma lanciato come progetto pilota nel 2009, chiamato Fornitore Dipendente Educazione e Sviluppo (SEED), ha visto un maggiore successo nel 2010. SEED consente ai lavoratori di prendere lezioni al computer per imparare l’inglese, per avere competenze informatiche e tecniche. Nel 2009, 14.800 lavoratori hanno partecipato. Nel 2010, quel numero è salito a più di 16.000.

Inoltre, dopo alcuni controlli partiti nel 2008 il rapporto ha evidenziato una serie di pratiche non etiche di assunzione . In particolare, si è scoperto che molti lavoratori erano costretti a pagare tasse molto salate, equivalenti a più di una mensilità, al fine di ottenere il loro lavoro. Apple ha pertanto regolamentato il settore, obbligando che tali tasse di assunzione per accedere al lavoro in tali fabbriche non possa eccedere un limite fissato. A seguito dell’attività di controllo esteso nel 2010 a 20 strutture in Taiwan e 8 tra la Malaysia e Singapore, Apple ha trovato 18 strutture nelle quali i lavoratori erano costretti a pagare un canone di assunzione eccessivo.

La società ha pertanto obbligato i fornitori a rimborsare quei lavoratori e ha inoltre invitato i funzionari provenienti da Taiwan, Thailandia e Filippine a condividere informazioni sulle loro leggi che regolano le assunzioni, la gestione dei lavoratori stranieri, la riduzione dei costi di reclutamento.

Altra questione emersa dalle verifiche è stato il lavoro minorile . Il team di Apple, durante tali verifiche, ha scoperto dieci impianti che avevano assunto lavoratori di età inferiore ai minimi di occupazione della Cina, ovvero sedici anni. Un totale di 49 lavoratori da nove impianti sono stati assunti prima del raggiungimento dell’età legale, e Apple ha richiesto a tali fornitori di aggiornare le politiche e le procedure interne per impedire l’assunzione dei lavoratori minorenni. Apple ha tuttavia constatato che la struttura fosse responsabile per l’assunzione di 42 lavoratori minorenni in proprio, e dato che aveva volutamente ignorato i requisiti riportati da Apple per modificare le sue politiche di assunzione ha terminato il suo rapporto di collaborazione con tale impianto.

Il rapporto, inoltre, dedica una sezione per l’utilizzo delle sostanze chimiche pericolose che possono causare seri problemi di salute se usati in aree di lavoro non sufficientemente ventilate. “Nel 2010 – si legge nella relazione – abbiamo appreso che 137 lavoratori presso lo stabilimento di Suzhou di Wintek hanno subito effetti negativi sulla salute in seguito all’esposizione ad una sostanza chimica e a detergenti utilizzati in alcuni processi di produzione”. Apple ha imposto alla fabbrica di smettere di usare tali sostanze o di costruire un impianto di ventilazione adeguato per garantire la salute dei dipendenti.

La società della mela ha, infine, terminato il suo rapporto delineando le priorità per il 2011. Apple prevede di espandere la portata della sua formazione per la responsabilità sociale dei lavoratori e il suo programma di educazione SEED. Inoltre, ha dichiarato di voler cooperare con i gruppi industriali e con organizzazioni non governative in Cina al fine di affrontare questioni fondamentali come il lavoro minorile e il benessere fisico e lavorativo che deve essere garantito ad ogni dipendente.

Apple ha dichiarato anche di voler attuare controlli più aggressivi e mirati, con l’imposizione di regole atte ad aiutare e a correggere le cattive pratiche delle condizioni lavorative e dei rapporti di lavoro che si instaurano in tali realtà, rafforzando strumenti ed azioni preventive.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il 15 feb 2011
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