Apple ha avviato la distribuzione del tanto atteso iOS 6.1.3 , nuova release del sistema operativo mobile che va a correggere bachi e vulnerabilità assortite divenute – in queste settimane – molto popolari tra gli utenti. Il tana libera tutti è finito, ma altri bug già si profilano all’orizzonte.
Tra le migliorie apportate da iOS 6.1.3, quelle certamente più attese sono l’eliminazione del problema con il blocco dello schermo (e relativa password) e la messa fuori gioco del jailbreak di evasi0n , uno dei tool di “sblocco” dei gadget Apple sin qui più popolari e longevi.
In effetti iOS 6.1.3 affronta con efficacia entrambe le problematiche , e nel “changelog” dell’aggiornamento Apple si premura di indicare evad3rs – autori del jailbreak di cui sopra – come responsabili della scoperta di vari bachi nel codice del sistema, nel kernel e nella gestione dei collegamenti USB.
L’installazione dell’aggiornamento è ovviamente consigliata a tutti, meno quegli utenti interessati a usare un iCoso sbloccato: in quest’ultimo caso sarà necessario continuare a usare iOS 6.1.2 in attesa di un nuovo metodo di jailbreaking funzionante. Perché la scoperta di ulteriori vulnerabilità in iOS è solo questione di tempo, come dimostra l’individuazione – a un solo giorno di distanza dal rilascio di iOS 6.1.3 – di un nuovo metodo per bypassare il blocco dello schermo su certi modelli di iPhone, servendosi della funzionalità Voice Control ed espellendo la SIM card durante una chiamata.
A quanto pare nessuno degli OS mobile più popolari – installati sugli smartphone più venduti – sembra essere immune a questo problema, e i produttori non si dimostrano sempre abbastanza pronti a reagire. Anche nel caso del Samsung Galaxy S III (Android) c’è la possibilità di eliminare il blocco e accedere a tutte le applicazioni e i dati presenti sul telefonino. Occorre un tempismo notevole, ma il risultato è a dir poco disastroso dal punto di vista della sicurezza e della privacy. Lo stesso vale per l’analoga falla di Android testata su un Samsung Galaxy Note II.
Alfonso Maruccia
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Quindi non è solo Google news
Alcuni giorni fa avevo fatto notare che il servizio Google news, ben diverso dal motore di ricerca Google, aveva indispettito i tedeschi perché abusava del servizio di citazione:http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3732986&m=3733833#p3733833Quindi non sono solo i tedeschi. Gli aggregatori, così si chiamano, sono considerati servizi non conformi alla legge in diversi luoghi.LeguleioRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: Leguleio> Alcuni giorni fa avevo fatto notare che il> servizio Google news, ben diverso dal motore di> ricerca Google, aveva indispettito i tedeschi> perché abusava del servizio di> citazione:Non si puo' abusare del diritto di citazione. > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli aggregatori,> così si chiamano, sono considerati servizi non> conformi alla legge in diversi luoghi.Non esiste "luogo". Esiste la rete.panda rossaRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Leguleio> > Alcuni giorni fa avevo fatto notare che il> > servizio Google news, ben diverso dal motore> di> > ricerca Google, aveva indispettito i tedeschi> > perché abusava del servizio di> > citazione:> > Non si puo' abusare del diritto di citazione.E come no?Quando si va oltre un certo numero di righe finisce la citazione e inizia la copia carbone. > > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli> aggregatori,> > così si chiamano, sono considerati servizi> non> > conformi alla legge in diversi luoghi.> > Non esiste "luogo". Esiste la rete.Sì, in attesa dell'istituzione di un procuratore competente per tutta la Rete, ci si rivolge a quello del luogo in cui l'abuso di citazione ha danneggiato qualcuno: in questo caso, New York.LeguleioRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: panda rossa> > - Scritto da: Leguleio> > > Alcuni giorni fa avevo fatto notare che> il> > > servizio Google news, ben diverso dal> motore> > di> > > ricerca Google, aveva indispettito i> tedeschi> > > perché abusava del servizio di> > > citazione:> > > > Non si puo' abusare del diritto di citazione.> > E come no?> Quando si va oltre un certo numero di righe> finisce la citazione e inizia la copia> carbone.Appunto.Finisce la citazione.Quindi in quel caso non puoi parlare di citazione.Se sei nei limiti e' citazione.Se superi i limiti non e' piu' citazione.L'abuso di citazione non esiste.> > > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli> > aggregatori,> > > così si chiamano, sono considerati> servizi> > non> > > conformi alla legge in diversi luoghi.> > > > Non esiste "luogo". Esiste la rete.> > Sì, in attesa dell'istituzione di un procuratore> competente per tutta la Rete, ci si rivolge a> quello del luogo in cui l'abuso di citazione ha> danneggiato qualcuno: in questo caso, New> York.Qualunque laureando in legge fuoricorso potrebbe appellarsi per sede impropria e invalidare la causa.Il luogo non e' NYC ma il mondo intero (con pure possibilita' che si sia verificato nella stazione orbitante ISS).panda rossaRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: panda rossa> > - Scritto da: Leguleio> > > Alcuni giorni fa avevo fatto notare che> il> > > servizio Google news, ben diverso dal> motore> > di> > > ricerca Google, aveva indispettito i> tedeschi> > > perché abusava del servizio di> > > citazione:> > > > Non si puo' abusare del diritto di citazione.> > E come no?> Quando si va oltre un certo numero di righe> finisce la citazione e inizia la copia> carbone.> > > > > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli> > aggregatori,> > > così si chiamano, sono considerati> servizi> > non> > > conformi alla legge in diversi luoghi.> > > > Non esiste "luogo". Esiste la rete.> > Sì, in attesa dell'istituzione di un procuratore> competente per tutta la Rete, ci si rivolge a> quello del luogo in cui l'abuso di citazione ha> danneggiato qualcuno: in questo caso, New> York.Zitto, non farti sentire, non dargli idee strane, che la tentazione di controllare la rete tipo "Grande Fratello" (riferito al romanzo 1984) è forte..Poi lo fanno sul serio un ente internazionale.. :D :)thebeckerRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: Leguleio> Alcuni giorni fa avevo fatto notare che il> servizio Google news, ben diverso dal motore di> ricerca Google, aveva indispettito i tedeschi> perché abusava del servizio di> citazione:> > http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3732986&m=373> > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli aggregatori,> così si chiamano, sono considerati servizi non> conformi alla legge in diversi> luoghi.non proprio. Non sono considerati conformi DAGLI EDITORI di diversi luoghi :)Ovviamente per automagia lo diventano se i suddetti pagano.(Sui parlamenti, specie Usa, sfortunatamente non si puo' fare molto affidamento.. visto quanto sono infestati dalle major)In realta' l' "amicus brief" di EFF spiega abbastanza bene perche gli editori dovrebbero pensare ad altro, invece che rompere l'anima sugli aggregatori.https://www.eff.org/document/amicus-brief-14bubbaRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: bubba> > Alcuni giorni fa avevo fatto notare che il> > servizio Google news, ben diverso dal motore di> > ricerca Google, aveva indispettito i tedeschi> > perché abusava del servizio di> > citazione:> > > >> http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3732986&m=373> > > > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli> aggregatori,> > così si chiamano, sono considerati servizi non> > conformi alla legge in diversi> > luoghi.> non proprio. Non sono considerati conformi DAGLI> EDITORI di diversi luoghi> :)...E dai rispettivi tribunali e parlamenti (in Germania, per ora, solo il parlamento se n'è occupato).> Ovviamente per automagia lo diventano se i> suddetti> pagano.Non è "automagia". Qui e anche su altri forum si vuole far passare l'idea che questi servizi siano fatti per hobby. Non é assolutamente così, su articoli di giornale assemblati e selezionati (e, per quanto ho visto, anche su fotografie prese dagli articoli di giornale) gli aggregatori guadagnano pubblicità. Ma gli introiti vanno agli aggregatori, non ai giornali. Ma guarda un po'.Se la cosa fosse a titolo gratuito, il discorso sarebbe ben diverso.> (Sui parlamenti, specie Usa, sfortunatamente non> si puo' fare molto affidamento.. visto quanto> sono infestati dalle> major)È infantile figurarsi una realtà dove esistono popolazioni aliene che vogliono il controllo del mondo da una parte, e poveri terrestri indifesi dall'altro. I proprietari e gli azionisti delle case discografiche e cinematografiche hanno diritto di voto come chiunque altro, e così i loro familiari e i dipendenti. Che per inciso negli Usa non sono pochissimi.E sta' certo che il loro voto non è uguale al tuo. Questione di numeri. > In realta' l' "amicus brief" di EFF spiega> abbastanza bene perche gli editori dovrebbero> pensare ad altro, invece che rompere l'anima> sugli> aggregatori.> > https://www.eff.org/document/amicus-brief-14Boh, non capisco perché il parere della Electronic frontier foundation dovrebbe interessare agli editori. La EFF è senza fine di lucro, gli editori invece vogliono guadagnare.LeguleioRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: bubba> > > > > Alcuni giorni fa avevo fatto notare che> il> > > servizio Google news, ben diverso dal> motore> di> > > ricerca Google, aveva indispettito i> tedeschi> > > perché abusava del servizio di> > > citazione:> > > > > >> >> http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3732986&m=373> > > > > > Quindi non sono solo i tedeschi. Gli> > aggregatori,> > > così si chiamano, sono considerati> servizi> non> > > conformi alla legge in diversi> > > luoghi.> > > non proprio. Non sono considerati conformi> DAGLI> > EDITORI di diversi luoghi> > :)> > ...E dai rispettivi tribunali e parlamenti (in> Germania, per ora, solo il parlamento se n'è> occupato).beh i tribunali sono chiamati in causa dagli EDITORI.. forti dei loro amici in parlamento... (non parlo nello specifico degli aggregatori.. ma delle FORTISSIME ingerenze a difesa dei privilegi sulla gestione della proprieta' intelletuale in generale. Tanto il "cibo" e' sempre quello.)> > > Ovviamente per automagia lo diventano se i> > suddetti> > pagano.> > Non è "automagia". Qui e anche su altri forum si> vuole far passare l'idea che questi servizi siano> fatti per hobby. mai detto. Ci sono quelli hobbystici e quelli non.> Non é assolutamente così, su> articoli di giornale assemblati e selezionati (e,> per quanto ho visto, anche su fotografie prese> dagli articoli di giornale) gli aggregatori> guadagnano pubblicità. Ma gli introiti vanno agli> aggregatori, non ai giornali. Ma guarda un> po'.Ma anche no. Vanno a entrabi. Anche nel caso di specie.L'aggregatore "moderno" ha un sito web (www.rss.com diciamo) e il backend dove seleziona link di articoli altrui, sul frontend piazza la sua pubblicita', uno snippet dell'articolo E IL LINK ALLA FONTE. Il lavoro dell'aggregatore "moderno" e' appunto selezionare, aggregare in varie forme ricercabili, le fonti e gli snippet alle notizie. Ma per leggerla tutta devi clickare e andar alla sorgente (dove ti becchi la loro di pubblicita'). Parlo di "moderni", perche' anche un mero RSS (che puoi fare sul modem PSTN di casa, tante poche risorse ti prende) puoi farlo pure tu..> Se la cosa fosse a titolo gratuito, il discorso> sarebbe ben> diverso.Per la verita' le major hanno ben pochi scrupoli... > > (Sui parlamenti, specie Usa, sfortunatamente> non> > si puo' fare molto affidamento.. visto quanto> > sono infestati dalle> > major)> > È infantile figurarsi una realtà dove> esistono popolazioni aliene che vogliono il> controllo del mondo da una parte, e poveri> terrestri indifesi dall'altro. I proprietari emagari fossero alieni. > gli azionisti delle case discografiche e> cinematografiche hanno diritto di voto come> chiunque altro, e così i loro familiari e i> dipendenti. Che per inciso negli Usa non sono> pochissimi.> E sta' certo che il loro voto non è uguale al> tuo. Questione di numeri.votassero solo andrebbe bene. E' che fanno i legislatori.> > > In realta' l' "amicus brief" di EFF spiega> > abbastanza bene perche gli editori dovrebbero> > pensare ad altro, invece che rompere l'anima> > sugli> > aggregatori.> > > > https://www.eff.org/document/amicus-brief-14> > Boh, non capisco perché il parere della> Electronic frontier foundation dovrebbe> interessare agli editori. La EFF è senza fine di> lucro, gli editori invece vogliono> guadagnare.Perche EFF conpartecipa alla difesa.. e da' un parere logico del perche gli Editori hanno torto... (questo ha ovviamente senso nell'ipotesi che la legislazione non sia stata scritta dalle major :P ... dove ha poca importanza la giustizia e il buon senso... beh.. vincono gli editori)bubbaRe: Quindi non è solo Google news
- Scritto da: Leguleio> Non è "automagia". Qui e anche su altri forum si> vuole far passare l'idea che questi servizi siano> fatti per hobby. Non é assolutamente così, su> articoli di giornale assemblati e selezionati (e,> per quanto ho visto, anche su fotografie prese> dagli articoli di giornale) gli aggregatori> guadagnano pubblicità. Ma gli introiti vanno agli> aggregatori, non ai giornali. Ma guarda un> po'.> Se la cosa fosse a titolo gratuito, il discorso> sarebbe ben> diverso.E' tutto lì il discorso: vogliono soldi.Se ne fregano del fatto che gli "aggregatori" (*) gli portano un sacco di visitatori in più, quelli si guardano bene dal quantificarli.Se fossi il signor Google gli direi: "OK, ti levo dal flusso di notizie. Se vuoi essere riammesso, fammi richiesta formale di offerta". Sottinteso: da oggi non ti faccio più un servizio gratis.(*)Che poi per me gli aggregatori sono quelli di feed RSS, tipo Akregator o Google Reader (RIP).O al limite i ranchers del Texas che organizzano rodei (ma ci saranno anche gli aggregamucche?) ;pFunzGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 21 mar 2013Ti potrebbe interessare