Apple in ritardo sull'AI, Tim Cook cerca startup da comprare

Apple in ritardo sull'AI, Tim Cook cerca startup da comprare

Rispetto ai suoi competitor, Apple sa di essere in ritardo sull'intelligenza artificiale. Ecco perché ora è interessata ad acquisire startup AI.
Apple in ritardo sull'AI, Tim Cook cerca startup da comprare
Rispetto ai suoi competitor, Apple sa di essere in ritardo sull'intelligenza artificiale. Ecco perché ora è interessata ad acquisire startup AI.

Durante la call sui risultati del terzo trimestre, Tim Cook ha dichiarato che Apple è aperta alle acquisizioni nel campo dell’intelligenza artificiale. Inoltre sta riassegnando massicciamente il personale al team AI. È l’ammissione più esplicita che è in ritardo nella corsa più importante della tecnologia moderna.

Tim Cook annuncia che Apple comprerà startup AI

Con 94 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre (+10% anno su anno), Apple ha i soldi per comprare qualsiasi startup AI voglia, ma il denaro, si sa, non compra il tempo perduto.

Per decenni, Apple ha vissuto secondo il mantra del “Se non l’abbiamo inventato noi, non ci interessa”. Questa filosofia ha portato i suoi frutti, come iPhone, iPad e Apple Watch. Ma nell’AI, potrebbe portarla dritto verso l’irrilevanza. Apple ha sempre recuperato i ritardi a modo suo, ma stavolta potrebbe essere diverso. Tim Cook sta essenzialmente ammettendo che la cultura aziendale che ha reso Apple un impero potrebbe essere diventata un ostacolo.

I talenti strappati da Meta

Il problema di Apple non è solo tecnico, è umano. Meta sta sistematicamente sottraendo i migliori ingegneri AI di Cupertino, e non solo. Ha fatto la stessa cosa con OpenAI. Non è solo questione di soldi, ma di visione. Gli ingegneri vogliono lavorare sui progetti più avvincenti del momento, e per ora Apple non è esattamente in cima alla lista dei sogni professionali nel settore tech.

Anzi… È in ritardo su tutto. Siri ne è la dimostrazione più plateale. Dopo più di dieci anni rimane fondamentalmente inutile per qualsiasi compito più complesso di impostare un timer. Mentre ChatGPT e Claude conversano naturalmente con gli utenti, Siri fatica ancora a capire comandi basilari. Craig Federighi, VP del software Apple, ha candidamente ammesso che la nuova Siri potenziata dall’AI non era abbastanza affidabile per essere rilasciata.

Secondo i rumors di Bloomberg, Apple sarebbe in trattative con Perplexity. È un segnale forte, L’azienda della mela ha smesso di provare a costruire tutto da sola e sta letteralmente facendo shopping di startup AI. Ma c’è qualcosa di ancora più imbarazzante: la partnership con OpenAI per migliorare Siri. Apple, l’azienda che ha sempre fatto tutto da sola, che ha costruito processori custom e sistemi operativi proprietari, ora deve chiedere aiuto a un rivale per far funzionare il suo assistente vocale…

La corsa contro il tempo di Apple

I risultati finanziari del trimestre sono spettacolari: iPhone +13% (44,6 miliardi), Mac in crescita (8,1 miliardi), servizi record (27,4 miliardi). Ma questi numeri mascherano il vero problema: Apple sta vendendo prodotti del passato mentre i concorrenti costruiscono il futuro. I MacBook vendono ancora perché sono ottimi laptop, ma cosa succederà quando l’AI diventerà il fattore discriminante principale nella scelta di un dispositivo?

Cook parla di buoni progressi verso una Siri più personalizzata, ma quanto tempo ci vorrà ancora? Mentre Apple fa progressi, OpenAI lancia GPT-5, Anthropic perfeziona Claude, e Google integra Gemini ovunque. Non è una maratona dove si può recuperare gradualmente, è una sprint dove ogni mese di ritardo rende più difficile il recupero.

Ma Apple ha dalla sua un ecosistema di dispositivi senza pari e praticamente denaro infinito. Se riuscisse a integrare l’AI in iPhone, Mac, iPad e Apple Watch, potrebbe ribaltare la situazione.

Fonte: CNBC
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Pubblicato il
1 ago 2025
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