Banda larga, UE all'Italia: si può fare di più

Banda larga, UE all'Italia: si può fare di più

Nell'Europa dei 25 l'Italia non brilla per il broadband e l'Unione Europea esorta il BelPaese a darsi da fare
Nell'Europa dei 25 l'Italia non brilla per il broadband e l'Unione Europea esorta il BelPaese a darsi da fare

Bruxelles – “L’Italia ha fatto progressi ma non sono sufficienti”. Lo dichiara Martin Selmayr, portavoce del commissario europeo per i media e la società dell’informazione Viviane Reding, riguardo a quanto emerge dalla prima relazione annuale sui progressi dell’iniziativa i2010 , relativa alla diffusione della banda larga.

In Italia, secondo questa ricerca, la penetrazione della banda larga è dell’11,8%, mentre la media europea (della cosiddetta “Europa dei 25”) è di un punto in più, 12,8%, che coincide con il dato relativo alla Germania. Dietro il nostro Paese ci sono comunque altri stati, l’ultimo dei quali è la Grecia (1,4%). Davanti all’Italia ci sono i Paesi Bassi, dove la banda larga si attesta sul 25,2% del mercato, la Francia (16,4%), il Regno Unito (16,5%) e l’Estonia (13,3%). “I risultati dell’Italia non sono molto buoni” rileva Selmayr, che precisa: “Sappiamo che ci sono state altre priorità, ma chiediamo che si investa di più in ICT. Noi confidiamo che con il nuovo governo questa situazione migliori”.

“Ritengo che i progressi compiuti dalle politiche europee per l’economia digitale non siano ancora sufficienti”, ribadisce il commissario Viviane Reding, puntualizzando: “È vero che si incominciano a vedere i primi risultati della politica comunitaria volta a promuovere la concorrenza e gli investimenti nei mercati delle TLC, però suscita preoccupazione il ritardo dell’Europa rispetto ai suoi concorrenti nella ricerca sull’ICT, con investimenti che ammontano ad appena la metà di quelli degli Stati Uniti”.

Tutto ciò conferma quanto anticipato in marzo da Eurostat , che evidenziava una scarsa penetrazione del broadband nel nostro Paese (forse anche per il fatto che la copertura non ha ancora fatto passi da gigante), mentre è ampiamente diffuso l’uso del cellulare (63 milioni di utenze su 58 milioni di abitanti).

Dario Bonacina

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 22 mag 2006
Link copiato negli appunti