La banda ultralarga anche nelle isole più piccole d'Italia

La banda ultralarga anche nelle isole più piccole

Un altro passo in avanti nella lotta al divario digitale: la banda ultralarga arriverà nelle isole più piccole grazie alla posa di cavi sottomarini.
La banda ultralarga anche nelle isole più piccole
Un altro passo in avanti nella lotta al divario digitale: la banda ultralarga arriverà nelle isole più piccole grazie alla posa di cavi sottomarini.

La banda ultralarga sarà messa a disposizione anche di coloro che si trovano nelle piccole isole d’Italia. A stabilirlo il comitato CoBUL. Quelle interessate sono Capraia, Levanzo, Marettimo, Stromboli, Alicudi, Panarea, Filicudi, Salina, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Ustica, Ponza, Ventotene, Santo Stefano, San Pietro, Asinara, San Nicola e San Domino.

CoBUL porterà la banda ultralarga nelle piccole isole

È stata dunque accolta la proposta avanzata da Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione nonché Presidente del CoBUL. Sono stati stanziati fonti per un totale pari a 60,5 milioni di euro che serviranno a portare la connessione ad alta velocità nelle isole elencate poc’anzi attraverso la posa di cavi sottomarini.

Oggi i centri sono collegati quasi esclusivamente via radio. Si tratta di aree bianche, territori in cui gli operatori privati non hanno convenienza a investire. Fa parte dell’elenco anche l’isola di Santo Stefano del comune di Ventotene (LT) per la quale nei giorni scorsi è stato annunciato il progetto di recupero del carcere borbonico, ritenuto simbolo di ideali europei: diventerà un centro culturale di dialogo e confronto.

Programmata un’audizione di Open Fiber per pianificare gli interventi necessari all’esecuzione dei lavori.

Fonte: MiD
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Pubblicato il
23 dic 2020
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