Bandai Namco (Elden Ring) conferma il data breach: coinvolti gli utenti

Bandai Namco (Elden Ring) conferma il data breach

Il publisher Bandai Namco (Elden Ring, Dark Souls, Soulcalibur) ha confermato l'attacco ransomware subito e il conseguente data breach.
Bandai Namco (Elden Ring) conferma il data breach
Il publisher Bandai Namco (Elden Ring, Dark Souls, Soulcalibur) ha confermato l'attacco ransomware subito e il conseguente data breach.

Anche il colosso giapponese Bandai Namco è finito nella rete dei cybercriminali. La società ha confermato le voci in merito a un attacco ransomware avvenuto all’inizio del mese, a opera del gruppo ALPHV, noto anche come BlackCat e collegato tra le altre cose alla celebre violazione di Colonial Pipeline. Purtroppo, si è verificato un data breach, coinvolgendo potenzialmente le informazioni degli utenti.

Attacco e data breach per il publisher Bandai Namco

Si tratta di una realtà tra le più importanti nel settore videoludico, publisher tra le altre cose di titoli come l’acclamato Elden Ring nonché delle serie Dark Souls. e Soulcalibur. Non è il primo nome celebre dell’ambito gaming a essere colpito da questa tipologia di minaccia informatica: nel recente passato è accaduto anche a Capcom, CD Projekt RED ed Electronic Arts.

La conferma dell’attacco subito e del conseguente data breach è giunta sotto forma di una dichiarazione affidata alla redazione del sito Eurogamer. Ne riportiamo di seguito alcuni estratti in forma tradotta.

Il 3 luglio 2022, Bandai Namco Holdings ha confermato di aver registrato un accesso non autorizzato da terze parti nei sistemi interni di diverse compagnie del gruppo nelle regioni asiatiche (escluso il Giappone).

C’è la possibilità che informazioni relative ai clienti dei business Toys e Hobby nelle regioni asiatiche fossero inclusi nei server e nei PC.

Offriamo le nostre più sincere scuse a tutti coloro coinvolti, per ogni problema o preoccupazione causato da questo incidente.

Tra le funzionalità di Norton 360 Premium (oggi in sconto del 57%) c’è anche Dark Web Monitoring. Lo strumento analizza il lato più oscuro del mondo online e avvisa l’utente se sono messe in circolazione informazioni riservate che lo riguardano.

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Fonte: Eurogamer
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Pubblicato il 14 lug 2022
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