Il provider belga Scarlet non dovrà agire da poliziotto della rete, non dovrà vigilare sui contenuti che i propri utenti immettono e scambiano online: una corte locale ha stabilito che non ha le possibilità tecniche per farlo.
La decisione del tribunale di Bruxelles è l’ultimo atto di una vicenda legale controversa: SABAM , il corrispettivo belga dell’italiana SIAE, già nel 2004 aveva denunciato Tiscali, ora Scarlet in Belgio, per aver tratto vantaggio dai comportamenti illegali degli utenti. SABAM spiegava che Scarlet si avvantaggiava con il crescere del traffico P2P, vendendo ai propri utenti connettività da utilizzare per scambiare contenuti a scapito dei detentori dei diritti. La corte aveva dato ragione agli autori e aveva stabilito che l’ISP avrebbe dovuto disconnettere gli utenti che si fossero intrattenuti in comportamenti illegali a mezzo P2P e che avrebbe dovuto rendere inaccessibili le pagine web dalle quali è possibile scaricare programmi per la condivisione P2P.
Il provider avrebbe dunque dovuto rinunciare alla propria neutralità , avrebbe dovuto iniziare ad assumersi la responsabilità di ciò che gli utenti fanno della connettività, avrebbe dovuto iniziare a vigilare sui netizen e a prevenire comportamenti che sarebbero potuti sfociare in attività illegali. Nel 2007 l’attività di Scarlet era stata investita da un’altra decisione di un tribunale: avrebbe dovuto bloccare l’accesso ai file scambiati illegalmente dai propri utenti. La soluzione implementata sarebbe stata Audible Magic , l’efficacia della soluzione era stata messa in dubbio da numerosissimi osservatori.
La resa di Scarlet è giunta nei giorni scorsi: il provider si è rassegnato a pagare i 2500 euro giornalieri che pendono sul suo capo per ogni giorno di inottemperanza. La tecnologia fornita da Audible Magic non consente di arginare gli scambi di contenuti illegali , non senza agire su contenuti condivisi nel pieno rispetto della legge, non senza attentare alla riservatezza degli utenti: la multa maturata da Scarlet si aggira ora attorno ai 750mila euro.
È così che un giudice del tribunale di Bruxelles ha riconosciuto le difficoltà del provider e ha bloccato il contatore della pena pecuniaria. A far ravvedere la corte non sembrano essere stati i recenti pronunciamenti delle autorità europee, né gli emendamenti apportati dal Parlamento Europeo al Pacchetto Telecom, né la conferma agli emendamenti espressa dalla Commissione Europea. A far propendere il giudice per il blocco dei provvedimenti nei confronti di Scarlet sarebbe stata una dichiarazione di un rappresentante di SABAM, che avrebbe ammesso di aver proposto alla corte una soluzione non abbastanza efficace per arrestare i traffici di materiale condiviso illecitamente senza nel contempo calpestare i diritti dei netizen. La decisione definitiva riguardo alla posizione di Scarlet verrà emessa da una corte d’appello nel 2009.
Gaia Bottà
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qui si sta confondendo due cose !
qui si sta confondendo due cose : il social-networking ed i blog ! (cylon)(cylon)francososoRe: qui si sta confondendo due cose !
...e senza contare che in un blog posso tranquillamente postare foto, video, dargli uno stile, raffinarlo...EldoXIl problema è che i blog fanno schifo
Come da titolo.Al 99% sono costituiti da:1) scarse imitazioni di quello di Beppe Grillo2) estrema destra (insulti contro prodi)3) estrema sinistra (insulti contro berlusconi e veltroni)4) papaboys (insulti contro tutto ciò che non è CDP)5) blog di notizie (copia&incollati da siti seri)6) blog di opensorcisti che spiegano per la milionesima volta come si installa Ubuntu (insulti contro Vista)7) blog di bimbominkia con resoconto della festa con 20 filmini youTube che partono simultaneamente e che fanno esplodere la CPU8) varie ed eventualiNel complesso i Bloggers hanno gli stessi difetti che contestano alla stampa tradizionale: sono di parte, non verificano le informazioni, scrivono in maniera ideologica, copiano e insistono su notizie di cattivo gusto (gossip). E inoltre sono anche anonimi!Il blog poteva essere uno strumento interessante, ma poiché se ne è fatto cattivo uso ha perso tutta la sua credibilità.Gold PartnerRe: Il problema è che i blog fanno schifo
> Il blog poteva essere uno strumento interessante,> ma poiché se ne è fatto cattivo uso ha perso> tutta la sua> credibilità.io non ho mai data grande credibilità ai blogci vuole spirito critico da parte dei lettorisia davanti ad un blog che ad un giornaleda una parte mi fa piacere, perché quasi tutti i blogger più seguiti si sono montati la testa, parlano di Internet e di blog come se fossero la stessa cosa, e se ne sentono rappresentanti, il peggio è che li considerano tali pure i media tradizionalidall'altra mi spiace che i blog calino a favore di twitter, che a mio parere è lo strumento di Internet più inutile e perditempo, il trionfo del trash più trash"sono in bagno a fare la pipi"ma a chi interessa?mi si è rimbecellita la società o mi sono rimbecillito io da non capire l'importanza di tali notizie?pazzescoMikRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: Mik> mi si è rimbecellita la società o mi sono> rimbecillito io da non capire l'importanza di> tali notizie?Buona la prima! ;)braincrash.itRe: Il problema è che i blog fanno schifo
quello che dici purtroppo è vero, ormai il vero intento di internet (diffusione delle informazioni) si è perso da tempoora vige un esibizionismo estremo, chiunque è disposto a fare qualsiasi cosa pur di apparire su youtubenon parliamo dei blog poi, sono la rovina di internet, interi siti di NIENTE di persone malate che cercano solo un po' di attenzione perché non sanno cosa fare nella vita (o della vita)che poi social network, blog, ecc... esistono solo ed eclusivamente per 2 scopi:1) far scannare le persone nei commenti2) rimorchiare (il 99% degli uomini che aprono un blog sono single, di questi il 100% dopo che trova la ragazza non sta più dietro al blog, per le ragazze invece il 90% dei blog parlano di quanto è stronzo il loro ragazzo, con la speranza di rimorchiarne uno su internet)che schifo che sta diventando, era partito tutto con un idea così nobile (internet, non darpa, chi se ne frega di darpa, internet nasce al cern col www)...ora cos'è internet?1) gente che fa a gara a commentare per prima le notizie (con persone intervistate dai media internazionali perché commentano sempre per primi)2) persone che vivono su myspace dove scatenano tutte le loro frustrazioni3) gente che passa la vita a fare commenti random su youtube4) nerd che devono fare a gara a chi scrive più stupidaggini su wikipedia5) sfigati che passano le giornate sui forum ad alazare il loro post count per sembrare "importanti" nella comunità6) wikipedia, dove basta essere amici degli admin per scrviere che la terra è piattamah...internet è nato come mezzo per diffondere le informazioni, oggi diffonde la stupidità degli esseri umani...Re: Il problema è che i blog fanno schifo
Hai centrato pienamente il problema.Troppa gente vive ancora nel mondo dei sogni e delle ca**ate.200 OKRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: ...> che schifo che sta diventando, era partito tutto> con un idea così nobile (internet, non darpa, chi> se ne frega di darpa, internet nasce al cern col> www)...ora cos'è> internet?> Nemmeno sai di cosa parli: il world wide web nasce al CERN, senza l'infrastruttura non sarebbe stato nulla. Esistevano già comunità basate su Usenet prima che il WWW facesse entrare milioni di scimmie urlanti.Ora cos'è internet? E' quello che la maggioranza vuole che sia, stop. E' un bene che si acquista, fine. Se la stragrande maggioranza degli utenti (paganti) vuole farne un oceano di sputazzate, arrangiati: loro pagano e sono più di te. Fine del discorso. Se non ti sta bene vai da qualche altra parte.MegaJockRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: ...> non parliamo dei blog poi, sono la rovina di> internet, interi siti di NIENTE di persone malate> che cercano solo un po' di attenzione perché non> sanno cosa fare nella vita (o della> vita)> > che poi social network, blog, ecc... esistono> solo ed eclusivamente per 2> scopi:> 1) far scannare le persone nei commenti> 2) rimorchiare (il 99% degli uomini che aprono unA proposito di parlare di nulla, ti dimostri facente parte del circolo. Hai scritto un post qualunquista e ignorante. Non trovi blog interessanti ed intelligenti? Vuol dire che cerchi male.Di blog interessanti ne conosco diversi, di persone che conosco di persona oppure no. E li seguo. E non certo non sono persone che cercano flame o vogliono solo "rimorchiare". Tanto per smentirti, nel periodo in cui sia stati assieme, io e una ragazza scrivevano nei nostri blog molto più che non adesso. Forse proprio perché essendo più felici, si aveva voglia di fare qualcosa di piacevole e positivo come raccontare qualcosa della propria vita, dei propri pensieri, dei libri/film/cd letti/visti/ascoltati.Ci sono tanti blog brutti? Ok, d'accordo. Credo che la maggior parte dei netizen troveranno insulso il mio. Chissenefrega. Se qualche sconosciuto l'apprezza bene, se chi mi conosce ha piacere di leggere qualche mio pensiero benissimo. Non metto il muso per chi non lo legge.JosafatRe: Il problema è che i blog fanno schifo
A me invece sembra che il post di ... sia una corretta descrizione di cosa siano per la maggior parte oggi i blog.Una specie di discarica dove tutti si sentono in dovere di raccontare agli altri quali siano i libri/film/cd letti/visti/ascoltati.Ma chissenefrega no? ma le mail private per raccontarsi tali profondi pensieri sono bandite?Perchè questa necessità di mettersi in piazza? tra l'altro con pochezza sconcertante di contenuti? Basta prendere un blog qualsiasi A CASO e l'interesse a leggerlo svanirà dopo tre secondi.L'unico risultato è un annacquamento gigantesco della qualità dell'informazione, con conseguente danno di chi l'informazione la fa seriamente.Twitter è l'emblema di questo spam di pensieri inutili nato con i blog.Certo non si può impedire e non si dovrebbe, per principio.Però commiserare certi deserti devastanti, notare l'orror vacui che attanaglia molte menti mediocri, che scrivono un post, pure solo un "up", pur di esserci, osservare la ricerca di un commento qualsiasi (ormai siamo oltre il consenso, va bene pure un vaffa, la soddisfazione è essere notati)...tutto questo da' così fastidio quando lo si mostra nella sua cruda realtà?svegliaRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: Gold Partner> Al 99% sono costituiti da:Nell'elenco mancano tutti i blog che frequento. Sarà che non hai una idea precisa di cosa sia un blog?> Nel complesso i Bloggers hanno gli stessi difetti> che contestano alla stampa tradizionaleNel complesso i bloggers non hanno nulla a che vedere con la stampa e con intenti informativi di tipo giornalistico. Sono espressioni di pensiero individuali, per cui in nessun caso possono essere 'oggettivi': non sarebbero blog. > E inoltre sono anche anonimi!Ti pare un difetto? Allora perché non usi nome e cognome per firmare i tuoi commenti?> Il blog poteva essere uno strumento interessante,> ma poiché se ne è fatto cattivo uso ha perso> tutta la sua credibilità.Uno strumento non ha 'credibilità' in quanto è solo uno strumento. Del resto la credibilità non è un requisito richiesto a chi scrive quel che crede secondo il proprio punto di vista. Trovo stupido cercare caratteristiche dell'informazione professionale nei blog. Vuol dire non aver capito nulla di cosa siano i blog.www.aleksfalcone.orgRe: Il problema è che i blog fanno schifo
ah già.... perchè SI!Come al solito un commento tuo completamente sterile girando le parole giusto per far vedere che non scrivi solo una riga di commento ma totalmente privo di contenuto.> Vuol dire non aver capito nulla di cosa siano i blog.Spiegacelo allora.Renji AbaraiRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: Renji Abarai> ah già.... perchè SI!> Come al solito un commento tuo completamente> sterile girando le parole giusto per far vedere> che non scrivi solo una riga di commento ma> totalmente privo di> contenuto.Privo di contenuto?Sarà che hai saltato "qualche" riga :P> > Vuol dire non aver capito nulla di cosa siano i> blog.> > Spiegacelo allora.Rileggi il post, in particolare: Sono espressioni di pensiero individualiUbyRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: Renji Abarai> Come al solito un commento tuo completamente> sterile girando le parole giusto per far vedere> che non scrivi solo una riga di commento ma> totalmente privo di contenuto.> > > Vuol dire non aver capito nulla di cosa siano i> blog.> > Spiegacelo allora.Se tu rileggessi con attenzione, ti accorgeresti che fra i molteplici contenuti c'è già anche la spiegazione.www.aleksfalcone.orgRe: Il problema è che i blog fanno schifo
>Uno strumento non ha 'credibilità' in quanto è solo uno strumento.Quindi il giornale (uno strumento) non ha credibilità.Quindi "inserisci qualcosa" è uno strumento, e quindi non ha credibilità.Scrivi con toni altisonanti, ma non dai nulla di più nella discussione.Ovvero, parli tanto ma non dici niente.200 OKRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: 200 OK> Quindi il giornale (uno strumento) non ha> credibilità.Beh, vorrei ben dire!Se trovi scritte delle fesserie in un giornale te la prendi con la redazione del giornale o con chi "ha inventato" il giornale?Allo stesso modo se trovi scritte delle castronerie su un blog te la prendi con l'autore del blog, non con l'autore di WordPress (o chi per lui)!> Quindi "inserisci qualcosa" è uno strumento, e> quindi non ha> credibilità.> > > Scrivi con toni altisonanti, ma non dai nulla di> più nella> discussione.>> Ovvero, parli tanto ma non dici niente.Ma dite sul serio?Il contenuto del post a me sembra chiaro e limpido.Che poi non sia condiviso è un altro paio di maniche.UbyRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: 200 OK> >Uno strumento non ha 'credibilità' in quanto è> solo uno> strumento.> > Quindi il giornale (uno strumento) non ha> credibilità.Non credevo fosse così difficile intuire la differenza tra strumento ed utilizzatore. Una chiave inglese in sé non è credibile perché è solo uno strumento, e non può essere classificato mediante una categoria umana. Il meccanico che la usa può essere credibile. > Scrivi con toni altisonanti, ma non dai nulla di> più nella discussione.> > Ovvero, parli tanto ma non dici niente.Rileggi, stavolta con attenzione. Magari arrivi a capire che c'è scritto.www.aleksfalcone.orgRe: Il problema è che i blog fanno schifo
> Il blog poteva essere uno strumento interessante,> ma poiché se ne è fatto cattivo uso ha perso> tutta la sua credibilità.Ma lo e' uno strumento interessante!In quello che dici c'e' del vero pero' devi considerareche tutti possimao mettere su un blog!!!Mentre TV e giornali dicono stron£ate e le possono diresolo loro "dall'alto" ora le stron£zate le possiamo diretutti con visibilita' paragonabile a qualsiasi altro bloge se qualcuno, nella massa, ha qualcosa da dired'interessante lo puo' dire e diffonderlo!!L'insegnamento importante e' che bisogna riappropriarsi dispirito critico e capacita' d'indagine ma preferiscoche tutti possano dire la loro.xxxxxxxxxxRe: Il problema è che i blog fanno schifo
e aggiungo- blog di fanatici bimbiominchia winari che cantano le lodi di Vista, sostenendo di riuscire a bootarlo in 8 secondi su un P3pabloskiRe: Il problema è che i blog fanno schifo
Di fanatici e bimbiminkia c'è ne di tutte le razze (rotfl)200 OKRe: Il problema è che i blog fanno schifo
questa te la quoto al 100%. Non farmi trovare ancora d'accordo con te oppure si scatena qualcosa peggio dell' LHC!Renji AbaraiRe: Il problema è che i blog fanno schifo
> Il blog poteva essere uno strumento interessante,> ma poiché se ne è fatto cattivo uso ha perso> tutta la sua> credibilità.Non è che sei tu che non sei capace di scremare?Chiaro che il 90% e più dei blog è fuffa, il restante 10% è fatto da gente competente, che ha qualcosa da dire e lo sa dire più o meno bene.Restringendo agli argomenti di proprio interesse ci si può ridurre ad una piccola selezione di blog tagliati su misura per le proprie esigenze.Penso che il rapporto roba interessante / fuffa sia molto migliore ad esempio della TV, dove per un programma interessante ci sono settimane di programmazione idiota e interi canali di sole televendite / fattucchiere / linee erotiche...FunzRe: Il problema è che i blog fanno schifo
Sono d'accordo con te ma quella che descrivi è una realtà che riscontro nei blog italiani, forse perché la maggior parte di loro sono troppo giovani e intenti a formare una propria identità piuttosto che a comunicare la propria passione o il proprio sapere.Comunicano le esperienze di vita quotidiana, anche le più banali, confessano ad un diario non tanto segreto nella speranza che qualcuni li noti e dicano loro quanto sono bravi. Probabilmente, si tratta di persone sole e insicure di sé. ma dovrebbero avere la forza di non collezionare utenti e, se proprio convinti, dedicarsi a scrivere qualcosa abbia senso e spessore.È mancanza di passione, ma ci sono blogger capaci di trasmettere la propria e in tal caso diventa un resoconto interessante. Per me il blog è uno strumento. Diffonde l'esperienza di chi scrive, ma io leggo quelli di informazione, programmazione e design, quindi pensati e scritti con un approccio differente, non parlano di sé ma di quello che accade intorno a sé o delle tecniche che usano.Quello che ci manca è, forse, la volontà di condividere con gli altri le nostre abilità....Re: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: Gold Partner> Come da titolo.> > Al 99% sono costituiti da:> 1) scarse imitazioni di quello di Beppe Grillo> 2) estrema destra (insulti contro prodi)> 3) estrema sinistra (insulti contro berlusconi e> veltroni)> 4) papaboys (insulti contro tutto ciò che non è> CDP)> 5) blog di notizie (copia&incollati da siti seri)> 6) blog di opensorcisti che spiegano per la> milionesima volta come si installa Ubuntu> (insulti contro> Vista)> 7) blog di bimbominkia con resoconto della festa> con 20 filmini youTube che partono> simultaneamente e che fanno esplodere la> CPU> 8) varie ed eventuali> > Nel complesso i Bloggers hanno gli stessi difetti> che contestano alla stampa tradizionale: sono di> parte, non verificano le informazioni, scrivono> in maniera ideologica, copiano e insistono su> notizie di cattivo gusto (gossip). E inoltre sono> anche> anonimi!> > Il blog poteva essere uno strumento interessante,> ma poiché se ne è fatto cattivo uso ha perso> tutta la sua> credibilità.Probabilmente hai sempre letto i blog sbagliati. E comunque i blog sono un modo di esprimersi: se sai accettarlo bene, se sei intollerante fai a meno di leggerli.FoyRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: Gold Partner> Come da titolo.> > Al 99% sono costituiti da:> 1) scarse imitazioni di quello di Beppe Grillo> 2) estrema destra (insulti contro prodi)> 3) estrema sinistra (insulti contro berlusconi e> veltroni)> 4) papaboys (insulti contro tutto ciò che non è> CDP)> 5) blog di notizie (copia&incollati da siti seri)> 6) blog di opensorcisti che spiegano per la> milionesima volta come si installa Ubuntu> (insulti contro> Vista)> 7) blog di bimbominkia con resoconto della festa> con 20 filmini youTube che partono> simultaneamente e che fanno esplodere la> CPU> 8) varie ed eventualiscusa, ma quali blog conosci??????evidentemente non conosci blog comehttp://www.globalvoicesonline.org/salutiHamlethttp://technosoc.blogspot.com/HamletRe: Il problema è che i blog fanno schifo
Quoto al 100% ciò che dici.In particolare la tua percentuale, ossia il 99% di fuffa.Ma, come ti è stato fatto notare da altri, in quel misero 1% che dai come buono c'è veramente della roba valida.Che da sola vale di più di tutta l'editoria e la TV Italiane messe insieme, IMHO.MightRe: Il problema è che i blog fanno schifo
Ciao teosrino,quindi se io scrivo di mio pugno una notizia del genere sul mio blog ti fa schifo:1-Il sistema finanziario russo traballa. Banche e grandi società perdono la maggior parte della propria ricchezza, e persino il gigante incontrastato Gazprom ha dovuto piegarsi. Le azioni delle società russe sono cadute di oltre il 70%, andando ad intaccare la ricchezza di 25 dei grandi miliardari russi per oltre 230 miliardi di dollari. Mosca risponde alla crisi emanando massicci provvedimenti di urgenze ed iniettando risorse finanziarie a sostegno del sistema economico.2-Le organizzazioni umanitarie che innescano scandali e destabilizzazioni dei Governi, spesso non sono nient'altro che un tassello di grandi operazioni riciclaggio internazionale o di truffa finanziaria. Esiste dunque uno stretto collegamento tra unorganizzazione senza scopo di lucro e le entità economiche o politiche, costituito proprio da operazioni finanziarie come i programmi di Trading.Conoscere certi meccanismi consente così di capire il vero scopo delle tante organizzazioni che affollano i programmi di sviluppo di aree regionali in difficoltà, come quella dei Balcani, e che spesso portano avanti anche dei programmi politici e di propaganda....secondo te sono bugie??SardinianBoyRe: Il problema è che i blog fanno schifo
- Scritto da: SardinianBoy> Ciao teosrino,quindi se io scrivo di mio pugno> una notizia del genere sul mio blog ti fa> schifo:Non a priori.> 1-Il sistema finanziario russo traballa. Banche e> grandi società perdono la maggior parte della> propria ricchezza, e persino il gigante> incontrastato Gazprom ha dovuto piegarsi. Le> azioni delle società russe sono cadute di oltre> il 70%, andando ad intaccare la ricchezza di 25> dei grandi miliardari russi per oltre 230> miliardi di dollari. Mosca risponde alla crisi> emanando massicci provvedimenti di urgenze ed> iniettando risorse finanziarie a sostegno del> sistema> economico.Questi sono fatti. Non ho nulla da obiettare.> 2-Le organizzazioni umanitarie che innescano> scandali e destabilizzazioni dei Governi, spesso> non sono nient'altro che un tassello di grandi> operazioni riciclaggio internazionale o di truffa> finanziaria. Esiste dunque uno stretto> collegamento tra unorganizzazione senza scopo di> lucro e le entità economiche o politiche,> costituito proprio da operazioni finanziarie come> i programmi di Trading.Conoscere certi meccanismi> consente così di capire il vero scopo delle tante> organizzazioni che affollano i programmi di> sviluppo di aree regionali in difficoltà, come> quella dei Balcani, e che spesso portano avanti> anche dei programmi politici e di> propaganda.Quali organizzazioni? Quali operazioni? Quali meccanismi? Nomi? Link?> ...secondo te sono bugie??La prima parte no. Nella seconda non hai portato dati/fatti/argomenti a sostegnoGold PartnerRe: Il problema è che i blog fanno schifo
Sono d'accordissimo. Non fanno altro che spompinarsi a vicenda.Tra l'altro, sono tutti blog che non offrono mai post interessanti, se non riprendono il blog dell'amichetto italiano, riprendono quello del grande professore straniero. Sempre la solita solfa.[SFOGO]Ridatemi il web di 10 anni fa, quello fatto da appassionati con il notepad.Oggi tra l'altro con i vari wordpress, ecc, si ha una sensazione di monotonia paurosa.Si è voluti passare ad una certa "professionalità" che vista anche la qualità dei contenuti della maggior parte dei blog e dei siti forse sarebbe meglio evitare.[/SFOGO]LolasCampane a morto
In internet c'è sempre qualcuno che scrive per suonare le campane a morto di qualcosa. Il più delle volte è per sgomitare per cercare a propria volta popolarità personale in una sorta di sfida perenne a chi è il più bravo opinion leader del momento come retaggio importato dei media tradizionali che ormai son seguiti da sempre meno persone.In internet ogni giorno nascono e muoiono idee, è la natura di internet ad essere così, quindi è cosa naturale come la vita dove si nasce e si muore.Internet è un immenso oceano ove c'è spazio per tutti e dove chiunque lo desideri può cercare e trovare il proprio angolo segreto tagliato su misura ove rifugiarsi.IoBloggoTuB logghiEgli Bloggainternet un mondo a parte
Internet è diventato un mondo a parteci sono i vip (i blogger sboroni che quando gli mandi una mail ti cagano di pezza )quelli che adorano fare i filmetti alla sorella mentre si lecca i capezzolipoi ci sono i mitici NERDS i sempreverdi quelli che se non conosci Linux ti prendono per il culo e ti dicono che sei uno sfigato.immancabile la pubblicità a tappeto i freak a go go e tutto il sottobosco di lurker che stanno zitti zitti a leggere le gesta di questi eroi.Jean Claude Fan DammIl baricentro dell'identità digitale
Credo che il fenomeno dell'erosione dei blog da altri servizi più specializzati sia in ato da tempo e sia sotto gli occhi di tutti: prima era l'unico spazio in cui fare cose che oggi facciamo più agevolemente su altri servizi, già citati.Resta il fatto che la "densità testuale" del blog e la sua capacità di ospitare testo strutturato lo rendono, oggi ancora più di ieri, il candidato ideale per esprimere qualcosa che si avvicina alla propria "identità" (passatemi il termine). Personalmente considero il mio blog il "baricentro" delle mie attività in rete, che poi si disperdono in altri mille rivoli. Questa capacità del blog (che è poi la capacità di ogni scrittura, in senso pieno) non potrà essere sostituita, perché non possiamo barattare facilmente, nella nostra vita, i "luoghi" che fanno identità" con altri non luoghi di passaggio.Non so se mi sono spiegato...giacomo.masonRe: Il baricentro dell'identità digitale
- Scritto da: giacomo.mason> Non so se mi sono spiegato...Alla perfezione. Oppure è il fatto di condividere ciò che hai scritto a darmi questa impressione.Anche io considero il blog come centro della mia vita virtuale. Vera è la deviazione verso altre forme di comunicazione di una parte degli utenti del web, ma questo è avvenuto proprio per la specializzazione dei vari strumenti. Per chi ama esprimersi attraverso la scrittura, però, non ci sono altri strumenti altrettanto efficaci. C'è anche un altro elemento da considerare. Molte aziende hanno abbandonato la forma 'classica' del sito web per avvicinarsi ad una soluzione che comprenda l'uso di strumenti di blogging.www.aleksfalcone.orgRe: Il baricentro dell'identità digitale
Ciao Giacomo,personalmente sono molto d'accordo con quanto dici, nello stesso tempo forse non per tutti e' cosi'. salutiMassimo Mantelliniil problema è che ci sono troppi blog
il problema è che ci sono troppi bloglolRe: il problema è che ci sono troppi blog
no, il problema è che ci sono troppe persone-_-...Re: il problema è che ci sono troppi blog
No, il problema è che esiste il genere umano.Giusto per essere tragiciSgabbiola forma blog non e' una garanzia
Il blog e' morto.Cavolata.Il blog in fondo e' un diaro, forma di espressione che esiste da un bel pezzo, dubito che moriranno. La sua forma elettronica e' comoda e avere persone con cui condividere idee e notizie e' itneressante.Oltre al blog c'e' altro che sta prendendo piede.Verissimo ma questo non significa che i blog spariranno.I blog non valgono una cicca.Vero/FalsoUsare un blog non e' garanzia di qualita', se il diario e' quello di un Nobel qualcosetta di interessante ci sara', se e' quello del vicino di casa cretino conterra' cretinerie. Non lo e' nemmeno il giornale a dire il vero, una garanzia di qualita' intendo, quanti svarioni, articoli fuffa, falsita' troviamo su un giornale? Tanti.E allora dove sta la differenza? Nella capacita' critica del lettore, blog di Nobel, lo leggo e lo seguo (come leggo i pezzi del giornalista X che e' una bella testa e schivo quelli di Y che scrive a paga del miglior offerente raccontando la "verita'" che piace al datore di lavoro), blog del vicino cretino, evito. Non ho tutto il giorno per leggere. Alla fine decide il mercato.Mi sembra abbastanza facile no?CaroDiarioRe: la forma blog non e' una garanzia
Ti stavo per quotare interamente, peccato per la frase "alla fine decide il mercato". Insomma di quante dimostrazioni avete bisogno per capire che non sempre il mercato fa scelte razionali?marcovRe: la forma blog non e' una garanzia
- Scritto da: marcov> Ti stavo per quotare interamente, peccato per la> frase "alla fine decide il mercato". Insomma di> quante dimostrazioni avete bisogno per capire che> non sempre il mercato fa scelte> razionali?Vero, ma allora chi decide che una scelta e' razionale? Tu, io? Chi decide che una scelta emotiva non va bene? Non siamo mica solo cervello.Mercato in questo caso vuol dire preferenze dei fruitori di contenuti, ognuno decida da se', magari sara' il peggio del peggio a essere gettonato almeno secondo il mio parere ma come posso io stabilire che sbagliano? Io posso dire solo, secondo me sbagliano, i miei gusti sono altri. Non posso decidere per tutti, sarebbe sbagliato dato che pure io (tu o chiunque altro) posso sbagliare. Meglio che io sia responsabile solo delle mie scelte, non di quelle degli altri.CaroDiarioLa mia opinione
(Testo preso dal mio blog...)Ovviamente, in quanto in qualche modo anch'io sono un blogger, questo articolo mi ha riguardato e interessato. E mi viene da riflettere su una cosa. I blogger non sono altro che persone che vogliono condividere con l'intera rete i propri contenuti. Ma, come si è presentato per me questo dilemma all'inizio, anche per altri la domanda di fronte all'apertura di un blog è "Cosa vi scrivo?". Vedendo questo grade contenitore vuoto, l'idea di investire tempo nel crearlo per poi riempirlo in minima parte non è poi così allettante. Si presentano poi questi siti specializzati, dove non è richiesta la tua partecipazione diretta e costante: su Flickr basta solo iscriversi e postare le proprie foto. Diventeranno alcune foto tra tante foto, quasi prive di personalità.Ma allora, in uno spazio virtuale dove l'assenza di personalità è una gran virtù (un esempio le chat online dove chiunque può diventare chiunque dietro l'anonimato di un nickname), il futuro non sarà proprio la ricerca della totale uniformità, un luogo in cui esistere essendo sicuri che la tua presenza non sarà mai notata? Non credo sia proprio così: ci sarà sempre qualcuno che vorrà far sentire la propria voce e distinguersi dal coro, sia per esprimere ideali politici che per scrivere una semplice frase. Chi invece ha poco o niente da dire lo farà su un sito comune, lasciando il proprio contributo in un mare di opinioni.Guardiamoci attorno: non è così che è composta la società? Vi sono uomini e donne che sanno distinguersi, e il resto si confonde tra la massa. Nel 2004, come riporta l'articolo su Punto Informatico, la massa era nei blog, ma lo stesso si era troppo esposti e i blog che restano tra la massa li si riconosce subito: pochi post e pure vecchi. Uno spazio abbandonato. Quei blogger avevano solo bisogno di un modo migliore per confondersi tra la massa, e i nuovi siti gliela hanno data.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 27 ottobre 2008 13.01-----------------------------------------------------------FoyRe: La mia opinione
Trovo privo di senso il paragone tra un blog ed uno spazio su Flicker, Picasa o simili. Questi ultimi sono essenzialmente fanno essenzialmente hosting, con su un'elementare servizio di interfaccia e ricerca. Io non ho un blog; metto le mie foto su Picasa per renderle disponibili ad amici e conoscenti che mi chiedono di vedere le foto fatte in un viaggio. Teoricamente posso eseere anche trovate da estranei e la cosa non mi da nessun fastidio, ma non le metto lì per un pubblico e ho notato quanto sia difficle, almeno su Picasa trovare foto di altri senza avere da loro il link esatto alla loro pagina. Il blog invece ha un aspetto spiccatamente editoriale, vi si scrive per parlare ad un ipotetico pubblico che ci legge. Che poi sia solo una manciati di altri blogger con cui ci si legge a vicenda o una massa enorme di persone è abbastanza secondario. E' proprio uno strumento diverso, e la differenza non sta solo nel fatto che Flicker o Picasa sono più specializzati, è proprio una diversità intrinseca.asvero panciaticiLA domanda da porsi e'..
A chi servono i blog?O forse perche' esistono?Parlo per me , ovviamente, e sulla mia esperienza personale, non ho mai visto nulla assimilabile ad un blog, solo CHAT dove la gente parla alla rinfusa di tutto,senza nessuna regola e senza che nessuno possa credere ad una sola parola perche' non vi e' modo alcuno di verificare quanto si legge.Si parla...si raccontano cose e finisce li.Certo, una sorta di informazione passa anche se caotica ma lascia il tempo che trova.Nei blog ci sono persone che mettono la loro identita' e la loro credibilita',oltre alla loro faccia, in rete per intavolare,con una sorta di regole e criteri,dei discorsi ben precisi cercando di epurare il piu' possibile dalle "vaccate" i contenuti cercando anche di non fare CENSURA ma solo PULIZIA dai contenuti non corretti in base alle regole che la gente si impegna a seguire.Da quando esistono queste realta', ho riscoperto il piacere di scrivere e confrontarmi con il prossimo che solitamente parla di calcio, di auto e moto o di donne.Nei vari contenitori (BLOG) in cui mi sono iscritto posso affrontare i discorsi che mi interessano di piu' e , guarda caso, sono quelli di attualita',di politica ed economia e di tecnica.MAI avrei pensato di trovare online una tale mole di sapere e di REALTA' NASCOSTE,mai avrei pensato che negli anni quello che le tv e i giornali ci davano per VERITA' potesse essere,oggi piu' che mai, cosi' LONTANO dal reale, cosi' pilotato.L'ho intuito, l'ho pensato a fronte di realta' verificabili ma mai con questa intensita' e capillarita'.I blog sono frazionati e questo e' un bene se li si guarda per quello che sono ma un male se li si carica di altre competenze.Non credo potra' mai esistere un blog ITALIA in cui tutti gli italiani possono accedere e dire la loro su quanto accade sul nostro stivale.Sarebbe bello con pochi clic inserirti e dire "avete presente la rumenta che hanno detto essere stata GESTITA? Ecco...e' qui davanti casa mia in periferia...non ci stava nelle discariche ufficiali e quindi..." oppure "avete presente i soldi che hanno talgliato a tutti noi?Se li sono spalmati come compenso aumentandosi lo stipendio ESENTASE..."Bello eh?Ma non sono i giornalisti a dover fare questo tipo di lavoro?E le tv e i giornali pubblicarlo?RickyMa non sarà...
Ma non sarà, più banalmente, che dopo il momento di grande curiosità iniziale la situazione si stia assestando?Per un po' un sacco di gente si è aperta un blog per vedere cosa se ne poteva fare; la cosa è cresciuta a dismisura per qualche anno e adesso probabilmente tutti quelli che non erano molto motivati stanno lasciando perdere. Ci si assesterà su una certa popolazione di bloggers abbastanza assidui di cui alcuni molto seguiti, e una percentuale fisiologica di blog che nascono e muoiono...Non vedo motivo di passare dall'esaltazione al de profundis nel volgere di un giorno.E tantomeno mi pare sensato fare il paragone con siti di hosting di foto e video, con social network e altre cose che non c'entrano nulla.asvero panciaticiRe: Ma non sarà...
- Scritto da: asvero panciatici> Ma non sarà, più banalmente, che dopo il momento> di grande curiosità iniziale la situazione si> stia> assestando?Come tutte le cose, anche i siti Internet si evolvono. I blog sono una tappa dell'evoluzione.All'inizio c'erano i siti delle scuole e università, poi è arrivato geocities a dare spazio a tutti perché ci facessero quello che volevano, "evoluto" (o "involuto", come preferite) in myspace, quindi i blog. E` comunque il concetto di "spazio personale" che si evolve. La prossima tappa non sappiamo come sarà.I social network sono una cosa diversa, ma partono dalla stessa idea: uno spazio personale, ma in qualche modo collegato con quello degli altri, con aggiunta la possibilita` di comunicare tra uno e l'altro, ma con in meno molta della flessibilità del blog. Anche questi si evolveranno in qualche nuova forma.Da sempre la gente ha "bisogno" di uno spazio personale dove esprimere le proprie opinioni. In Internet è il blog. Fuori da Internet è il bar.Per chi critica i blog perché non sono autorevoli e ci scrive troppa gente senza "attestati di merito" si ricordi che sì, al bar trovi 50 milioni di CT della nazionale, ma nei bar (o meglio, nei café) una volta si riunivano i circoli culturali a commentare i libri, si riunivano (o si creavano) partiti, e ancora oggi diverse associazioni li usano come punto di ritrovo.I blog sono la stessa cosa: ci trovi i 50 milioni di CT o di presidenti del consiglio, ma ci trovi anche il milione di intellettuali che hanno qualcosa di più o di diverso da dire.Puoi andare al bar per farti lo spritz e sparlare di Berlusconi, o puoi andarci per discutere di fisica delle particelle. Ognuno sceglie quello che preferisce.Meglio la pluralità che il monopolio.Bye.ShuRe: Ma non sarà...
Quoto più o meno tutto.Salvo che l'evoluzione non esclude il proseguimento parallelo di forme più vecchie e più nuove, quindi non mi aspetto che i blog si evolvano in toto e per forza in qualcos'altro e spariscano, ma che conservino un loro spazio al fianco di altre cose più nuove.asvero panciaticiIl seme che cade nella terra
Qualcuno ha paura dei blog? I blog sono una voce indipendente, dove poter dire cosa si pensa.Non vedo nessuna fine all'orizzonte.Chi gestisce un blog è una persona intelligente, altruista, socievole che offre spunti di riflessione e discussione sulle tematiche che gli stanno a cuore.Il blog è come il seme che il contadino butta nelle terra. Può crescere e diventare una grossa pianta che porta frutto e gli uccelli vanno a fare il nido. Dipende dall'amore che il contadino ci mette a coltivarlo e a zappargli intorno per liberarlo dalle erbacce (spam), a potarlo e a zappargli intorno.PieroRe: Il seme che cade nella terra
E la marmotta fa la cioccolata.Storia trita e ritrita200 OKRe: Il seme che cade nella terra
A dire la verità la incarta soltanto, per quel che ci è dato sapere :-Pasvero panciaticiRe: Il seme che cade nella terra
- Scritto da: asvero panciatici> A dire la verità la incarta soltanto, per quel> che ci è dato sapere> :-PLui l'ha letto su un blog.www.aleksfalcone.orgI blogger italiani sono autoreferenziali
Si fanno delle gran pugnette da soli, dandosi delle gran pacche sulle spalle l'un l'altro. E' così che si è costruita la blogsfera italiana: si linkano e si citano a vicenda dandosi un po' di importanza. Altrimenti chi se li filerebbe?Stiv GiobsRe: I blogger italiani sono autoreferenziali
hai letto *tutti* i blog pubblicati da italiani, per poterlo dire?hai letto *tutti* i blog pubblicati da stranieri, per poter sottintendere che in proporzione sono migliori di quelli italiani?io direi piuttosto che qui in Italia "arrivano" soltanto i blog stranieri che meritano di essere letti, perché a nessuno ovviamente interessa leggere i diari adolescenziali e simili...questo però non significa automaticamente che all'estero i blog siano scritti solo da "professori", semmai significa che la gran fetta di diari personali ci viene risparmiata dalla barriera linguistica (che invece non c'è con quelli del nostro Stato)tutto il mondo è paese, non lasciamoci prendere da facili disfattismi!Anonimo italianoRe: I blogger italiani sono autoreferenziali
Bravo Anonimo italiano, ti quoto totalmente!giacomo.masonRe: I blogger italiani sono autoreferenziali
Lui no. Io si.A parte il tuo.zzzRe: I blogger italiani sono autoreferenziali
Sono d'accordissimo. Non fanno altro che spompinarsi a vicenda.Tra l'altro, sono tutti blog che non offrono mai post interessanti, se non riprendono il blog dell'amichetto italiano, riprendono quello del grande professore straniero. Sempre la solita solfa.[SFOGO]Ridatemi il web di 10 anni fa, quello fatto da appassionati con il notepad.Oggi tra l'altro con i vari wordpress, ecc, si ha una sensazione di monotonia paurosa.Si è voluti passare ad una certa "professionalità" che vista anche la qualità dei contenuti della maggior parte dei blog e dei siti forse sarebbe meglio evitare.[/SFOGO]LolasRe: I blogger italiani sono autoreferenziali
Nessuno, è ovvio.zzzio lo faccio
...sempre meno persone usano il blog per appuntarsi pensieri da una riga o semplici link.io lo faccio e, devo dire, sono quelli che prediligofatto sta che fino a gennaio scorso non sapevo comera fatto un computer figurarsi internet, a fine marzo aprivo il mio sito comprensivo di blog (forse ho scelto il momento sbagliato); scopo: trasferirvi appunti e lavori del passato aggiungendo via via i nuovi in massima libertà, proprio perché il medium è inintermediari ossía: mi affrancavo dallannoso problema: -mo a chi lo faccio leggere?- (se qualcuno volesse, ); dunque -per tornare allincipit- lappunto di una riga o link oltre ad essere funzionale per chi scrive a doppio o triplo taglio lascia molto allinterpretazione del lettore, alla sua immaginazione; vieppiú il link permette di aggiungere ancora un taglio -un effetto- perché si può ribaltare significato scrivendo una cosa a contrasto di ciò che vedi aprendo ( )(le modifiche perché oggi non mi funziona l'hyperlink -'un c'è verso via)ps: gentile lettrice/lettore giunta/o fin qu: domani -assistito- correggerò, cercando di dare un senso a tutto ciò; ad maiora-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 28 ottobre 2008 19.30----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 28 ottobre 2008 19.32----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 29 ottobre 2008 00.11-----------------------------------------------------------blogattelleivTxfzYzy
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