Monaco – La sopravvivenza della divisione Mobile che Siemens aveva ceduto a BenQ è divenuta impossibile e la pesantissima situazione finanziaria ha costretto l’azienda taiwanese ha decidere per la chiusura della business unit tedesca.
Le speranze di ripresa sono ormai un ricordo e un portavoce della società fa sapere che nei prossimi giorni BenQ Mobile presenterà istanza di fallimento, motivata da una situazione di “perdite insostenibili”. Una decisione per cui, secondo molti analisti, il management BenQ non può che incolpare se stessa: “Molti dei prodotti lanciati sul mercato erano alquanto “poveri” (poco dotati o innovativi, ndr)” riferisce Windsor Holden di Analysis in un articolo pubblicato da ZDnet . “E anche quando il prodotto sembrava promettente, l’azienda non era in grado di rispettare i tempi previsti di commercializzazione”.
La società, i cui costi della manodopera sembrano rappresentare un ulteriore problema, in Germania conta 3mila dipendenti, che potrebbero perdere il proprio impiego a breve termine. Le intenzioni di BenQ sono infatti di concentrare la produzione a Taiwan, probabilmente rispettando i termini contrattuali definiti con l’azienda tedesca solo per quanto riguarda il lancio di modelli a marchio congiunto BenQ-Siemens.
Nella crisi della divisione tedesca di BenQ rischia di essere coinvolta anche Infineon Tehcnologies , azienda produttrice di chip e che, a seguito di queste notizia, in questi giorni sta subendo perdite ingenti sui mercati finanziari.
D.B.