In seguito al blackout elettrico del 20 dicembre a San Francisco, Waymo ha sospeso temporaneamente il suo servizio di robotaxi, in quanto i veicoli a guida autonoma sono andati in tilt, bloccando il traffico stradale. L’azienda californiana, sussidiaria di Alphabet, ha fornito dettagli sulla causa e descritto le soluzioni implementate per rispondere a simili emergenze in futuro.
Aggiornamento software per la flotta Waymo
In seguito all’incendio di una sottostazione elettrica di Pacific Gas & Electric (PG&E) si è verificato un blackout che ha interessato oltre 130.000 clienti. Uno di essi è il Comune di San Francisco, quindi i semafori in alcuni quartieri ha smesso di funzionare. Al conseguente ingorgo hanno contribuito anche i robotaxi di Waymo, rimasti fermi in prossimità degli incroci.
L’azienda californiana spiega che i suoi veicoli a guida autonoma possono gestire l’assenza di semaforo come incroci a quattro vie, ma è necessaria una conferma da parte di un operatore remoto per motivi di sicurezza. Dato che i semafori spenti erano oltre 7.000, il numero eccessivo di richieste ha causato un rallentamento delle risposte e quindi il blocco temporaneo del servizio. Waymo ha ordinato ai robotaxi di parcheggiare e successivamente sono stati portati nei depositi.
L’azienda ha deciso di implementare tre miglioramenti. Il primo è un aggiornamento software che fornisce ai veicoli indicazioni sul comportamento da seguire quando si trovano in prossimità degli incroci con semafori spenti. Waymo ha inoltre aggiornato i protocolli di risposta alle emergenze e collaborerà con il team del sindaco Daniel Lurie per identificare le aree più critiche.
Verrà infine incrementato il numero di soccorritori che intervengono in caso di emergenze (oggi sono oltre 25.000 negli Stati Uniti). Oltre che a San Francisco, il servizio di robotaxi è disponibile Los Angeles, Austin, Phoenix e Atlanta.