BRAIN, c'è del cervello alla Casa Bianca

BRAIN, c'è del cervello alla Casa Bianca

L'iniziativa per la mappatura del cervello umano diviene finalmente ufficiale con la presentazione alla Casa Bianca di partecipanti, fondi e obiettivi. Che sono un po' fumosi ma molto ambiziosi, e promettono più dati per tutti
L'iniziativa per la mappatura del cervello umano diviene finalmente ufficiale con la presentazione alla Casa Bianca di partecipanti, fondi e obiettivi. Che sono un po' fumosi ma molto ambiziosi, e promettono più dati per tutti

Il progetto precedentemente noto come Brain Activity Map diviene ora ufficialmente BRAIN Initiative , piano di investimento e “facilitazione” federale approvato dalla Casa Bianca per lo sviluppo di nuove tecnologie neurologiche e la scoperta dei minimi dettagli sul funzionamento interno del cervello umano.

BRAIN (acronimo di “Brain Research Through Advancing Innovative Neurotechnologies”) avrà una durata stimata di un decennio ma potrebbe andare anche oltre, visti gli ambiziosi obiettivi che si pone. Per il 2014 il governo federale finanzierà il progetto con 100 milioni di dollari provenienti da varie fonti, pubbliche ma anche (in minima parte) private.

Di questi 100 milioni di dollari, circa 40 milioni arriveranno dal National Institutes of Health , 50 milioni dall’agenzia DARPA (interessata soprattutto al trattamento dei veterani con disturbi psicologici) e 20 milioni dalla National Science Foundation . Il resto arriverà da istituti, fondazioni e aziende private interessate al successo dell’iniziativa come Qualcomm .

BRAIN Initiative è in sostanza una partnership pubblico-privata, uno sforzo congiunto che avrà bisogno di numerosi talenti a disposizione dei diversi settori del mondo tecnologico e scientifico statunitense per “accelerare lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie” capaci di sondare più a fondo il cervello umano.

Il progetto servirà in ultima istanza a identificare, descrivere e mappare le interazioni fra cellule cerebrali individuali così come fra i complessi circuiti neurali, e nella stessa maniera del Progetto Genoma Umano tutti i dati e le scoperte raccolti verranno vagliati (anche da un punto di vista etico) e resi disponibili al mondo intero tramite Internet.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 apr 2013
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