Bully bisex. Una (piccola) svolta?

Bully bisex. Una (piccola) svolta?

C'è chi teme che possa influenzare negativamente i giocatori ma i più ne parlano come di un'operazione molto intelligente. Il chiacchierato videogioco sarà ancora più chiacchierato
C'è chi teme che possa influenzare negativamente i giocatori ma i più ne parlano come di un'operazione molto intelligente. Il chiacchierato videogioco sarà ancora più chiacchierato

Messo all’indice in Australia , uscito vittorioso da un processo negli USA , il videogioco più chiacchierato del momento, Bully , si avvicina rapidamente all’Italia guadagnando ulteriore pubblicità con una feature poco diffusa. A renderla nota ci pensa il noto paladino dei diritti delle famiglie americane, Jack Thompson, già accusatore di importanti titoli videoludici: a suo dire la presenza di affettività omoerotiche nel videogioco è un pericolo.

GayGamer.net parla di una lettera inviata da Thompson ai produttori del gioco, quelli della Take-Two Interactive , dal titolo Sesso gay nel videogioco Bully; vendita al dettaglio di materiale sessuale dannoso per i minori .

Uno screenshot del gioco Scrive Thompson: “È mia opinione legale che la vendita di questo gioco ai minori, cosa che sta accadendo nei negozi della Florida, violi lo statuto sul materiale sessuale dannoso per i minori (…) Ogni singola vendita di questo tipo ad un minore costituisce una violazione. Suggerisco con forza che cessino immediatamente le vendite del gioco negli Stati Uniti”. Secondo Thompson, né Take-Two né la Commissione che si occupa di classificare i videogiochi (Bully è considerato utilizzabile sopra i 15 anni), “ha fatto sapere di questi contenuti omosessuali, che costituiscono una pratica commerciale fraudolenta e ingannatoria”.

Come osserva GayGamer.net in realtà nel gioco non ci sono scene sessualmente esplicite, tuttalpiù può capitare al personaggio protagonista del videogame di esprimere con un bacio le proprie propensioni per il proprio sesso, esattamente come è destinato a fare con esponenti dell’altro sesso. Un avatar videoludico bisessuale dunque? Per Take-Two si tratta senz’altro di un buono stunt pubblicitario, per GayGamer è una “testimonianza di progresso” nell’accettazione delle diversità, per Jack Thompson è una follia che va fermata.

Si può solo sperare che sia lasciato al pubblico decidere sebbene, come segnala Mediazone , riserve sul gioco siano arrivate – per altre ragioni – dal Movimento difesa del Cittadino così come dal Ministro della Pubblica Istruzione, Fioroni.

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Pubblicato il
31 ott 2006
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