Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, è intervenuto ai microfoni della trasmissione Caffè Europa su Rai Radio 1 (link a fondo articolo) toccando alcuni temi di interesse anche per queste pagine. Il primo è quello relativo all’autonomia strategica a livello europeo per quanto riguarda lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni tecnologiche.
Una costellazione sovrana per l’Italia
In particolare, citando quanto detto poco prima da Teodoro Valente (presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana), ha dichiarato che a questo proposito Noi riteniamo sia importante partire anche con una costellazione sovrana
. La questione non è stata approfondita, ma il riferimento è con tutta probabilità alla rete di satelliti che l’Italia starebbe già preparando. La potremmo definire come l’alternativa nostrana a Starlink, destinata sia agli usi civili sia a quelli militari.
Del progetto abbiamo scritto nei mesi scorsi, riportando voci di corridoio a proposito di una presunta trattativa con Leonardo per la realizzazione. Le tempistiche per la messa in opera non sarebbero brevi, si prevede l’avvio non prima del 2031.
Il marchio hi-tech europeo
Altri temi toccati nel corso dell’intervista sono quelli relativi al confronto con gli Stati Uniti sui dazi e al marchio hi-tech europeo o certificazione di sovranità
. Quest’ultima iniziativa avrebbe già trovato appoggio a livello europeo, dove Bruxelles già ha lanciato l’iniziativa STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) per certificare prodotti e progetti conformi a criteri di qualità europei. L’intenzione è di supportarla ulteriormente con misure come incentivi finanziari mirati, semplificazioni amministrative e accelerazione dei percorsi di certificazione.
Butti ha parlato anche dell’importanza da attribuire a connettività e calcolo quantistico. Di recente ha confermato l’arrivo della carta di identità nell’app IO, si è pronunciato in merito al divieto di utilizzo dello smartphone nelle scuole e ha confermato che l’addio a SPID è in linea con quanto ci chiede l’Europa.