Gli sviluppatori annunciano la conclusione dei lavori su Camino, storico browser per Mac che abbandona l’impossibile corsa all’evoluzione delle tecnologie web e cede volentieri il passo alla concorrenza di browser più recenti e moderni. Che sono tutti un po’ figli di Camino.
La conclusione è di questi giorni ma l’inizio della fine per Camino risale a qualche anno fa, quando Mozilla annunciò di voler impedire l’embedding del layout engine Gecko in browser diversi da Firefox: lo sparuto gruppo di sviluppatori che gestiva il progetto aveva una strada impervia da percorrere, con l’alternativa di scegliere un nuovo engine e riscrivere completamente il software o di soccombere agli eventi.
Nel corso di questi anni ben poco è stato fatto per ammodernare Camino, un browser nato nel lontano 2002 come software di navigazione web nativo per sistemi Mac OS X basato sull’interfaccia utente Cocoa e il succitato layout engine Gecko.
L’annuncio della fine arriva dunque a sancire la mancanza di scelte alternative per Camino, con gli sviluppatori impegnati su progetti FOSS multipiattaforma, moderni e parecchio attivi (Chrome, Firefox e Safari) e il codice del browser sempre meno adatto e insicuro per i marosi del moderno web tutto HTML5, cloud e altre amenità.
Con lo stop ai lavori su Camino si conclude dunque una storia vecchia più di un decennio, sancendo l’estinzione del un browser web alternativo che ha accompagnato l’utenza Mac nella transizione dall’architettura PowerPC a quella x86 di Intel usata sui moderni PC di Apple.
Alfonso Maruccia