Canone, per Telecom settimana di fuego

Canone, per Telecom settimana di fuego

Dalla commissione Trasporti si chiede l'audizione di Enzo Cheli dell'Autorità TLC per parlare di Colaninno. Dall'Autorità TLC si chiede l'audizione di Colaninno per parlare di canone, Telecom Italia e concorrenza. Brrr
Dalla commissione Trasporti si chiede l'audizione di Enzo Cheli dell'Autorità TLC per parlare di Colaninno. Dall'Autorità TLC si chiede l'audizione di Colaninno per parlare di canone, Telecom Italia e concorrenza. Brrr


Roma – Settimana di fuoco per Telecom Italia. Dopo le ripetute richieste dell’amministratore delegato Roberto Colaninno di aumentare il canone, per il colosso italiano dei telefoni si preannunciano giorni bollenti.

Ha cominciato ieri mattina il deputato di Alleanza Nazionale Italo Bocchino che dalla commissione Trasporti ha invocato e richiesto formalmente l’audizione di Enzo Cheli, presidente dell’Autorità sulle telecomunicazioni, per parlare di Telecom Italia. In particolare, Bocchino ha affermato che “la reiterata pretesa di ritoccare verso l’alto il canone della Telecom richiede una risposta precisa dell’Authority per le telecomunicazioni. E ‘ giusto che la Camera sia informata dal professor Cheli sui reali costi di ammortamento della rete fissa di Telecom che richiederebbero, a giudizio di Colaninno, l’aumento del canone”. Bocchino ha anche chiesto di verificare se abbia un rilievo la “minaccia, fatta dal presidente della Telecom, di aumentare il costo di affitto della rete ai propri concorrenti, in caso di mancato aumento del canone”. Infine, il deputato di AN chiederà a Cheli di ragionare con i parlamentari “sulla eventualità di una definitiva abolizione del canone di rete fissa”.

In attesa di quella audizione, l’Autorità ha intanto fissato per domani, mercoledì, la convocazione di Roberto Colaninno. Non si tratta di una audizione informale. L’Authority, infatti, in questo caso sta agendo sulla base delle denunce presentate da ben 26 operatori di telefonia fissa e mobile. Si tratta di denunce che riguardano le tariffe di interconnessione e in generale le pratiche di mercato di Telecom Italia che, secondo i suoi competitor, nonché clienti, sono pratiche anti-concorrenziali che denunciano un atteggiamento monopolistico.

Colaninno aveva già dovuto affrontare, subito dopo aver palesato la propria intenzione di chiedere un aumento del canone, l’ira delle associazioni dei consumatori che si oppongono con forza ad una tale misura. Un parziale appoggio era arrivato dal ministro delle Comunicazioni, Salvatore Cardinale, che non ha escluso la possibilità per Telecom Italia di procedere effettivamente ad un ritocco verso l’alto del canone.

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Pubblicato il
17 ott 2000
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