Canone Telecom, le petizioni aumentano

Canone Telecom, le petizioni aumentano

Parte una nuova petizione mirata all'eliminazione del canone di linea telefonica e di quello delle linee naked
Parte una nuova petizione mirata all'eliminazione del canone di linea telefonica e di quello delle linee naked

C’è una nuova petizione in rete, varata con il fine di eliminare il canone che Telecom Italia addebita ai propri utenti di linee telefoniche e “solo dati”. Una petizione che – è opportuno ricordarlo – va nello stesso senso di altre iniziative avviate da altre associazioni di utenti, e la cui proliferazione potrebbe parcellizzarne il consenso e l’efficacia.

“Sostieni la petizione per la richiesta di abolizione del canone Telecom e per la riorganizzazione tecnica e di gestione del sistema Telefonico e Dati italiano” esorta l’invito che, anche via email, riporta i motivi della nuova petizione .

“Sulla scia dei risultati ottenuti con la petizione per l’eliminazione dei costi di ricarica – spiega il messaggio di invito – si vorrebbe cercare di ottenere innanzitutto l’abolizione del canone Telecom sulla linea telefonica e, recentemente, sulle linee ADSL solo dati. Tali canoni, infatti, sono ritenuti ingiustificati in quanto l’utente non ottiene alcun servizio effettivo a fronte del pagamento degli stessi. Al tempo stesso si vorrebbe cogliere l’occasione per dare avvio ad una vera e propria riprogettazione del mondo delle telecomunicazioni fisse in Italia. E questo anche grazie al supporto degli utenti, ovvero di coloro che utilizzano i servizi in prima persona e che, come sempre accade, sono sempre gli ultimi ad essere interpellati”. Oltre all’adesione alla petizione, l’appello invita anche a visitare il sito www.telecomunicare.com , forum sulle TLC wired voce/dati.

Si tratta comunque di un’iniziativa che, come detto sopra, ripercorre una strada già imboccata recentemente da Anti Digital Divide: l’associazione ha lanciato la propria petizione contro canone telefonico e canone addizionale sulle linee solo dati (ADSL nude), che ad oggi conta oltre 5.600 adesioni, per evidenziare “come l’Italia sia in ritardo rispetto agli altri paesi per quanto riguarda la qualità dell’infrastruttura di rete, nonostante i circa 5 miliardi di euro, riscossi da Telecom Italia ogni anno, che dovrebbero essere impiegati per la manutenzione e l’ammodernamento delle linee. Questo fa si che la qualità dei servizi a banda larga sia scadente nonostante anche le tariffe ADSL siano tra le più alte d’Europa. Ad aggravare ulteriormente la situazione è la mancata copertura a banda larga per circa 10 milioni di utenti”.

Contro il canone piovono dunque petizioni a go-go. Ma se è vero che queste iniziative sono caratterizzate da un’unità di intenti, va sottolineato che la proliferazione di raccolte di adesioni distinte e separate verosimilmente ne diminuisce impatto ed efficacia. Un’iniziativa compatta e unitaria potrebbe indubbiamente riscuotere un consenso maggiore.

D.B.

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Pubblicato il 29 mar 2007
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