Capitol Hill: Google, Facebook e Twitter sotto accusa

Capitol Hill: Google, Facebook e Twitter sotto accusa

La Casa Bianca mette nel mirino Alphabet, Meta, Reddit e Twitter per non aver consegnato il materiale richiesto sulle ore dell'assalto a Capitol Hill.
Capitol Hill: Google, Facebook e Twitter sotto accusa
La Casa Bianca mette nel mirino Alphabet, Meta, Reddit e Twitter per non aver consegnato il materiale richiesto sulle ore dell'assalto a Capitol Hill.

Nel momento stesso in cui Donald Trump ha strizzato l’occhio alla possibilità di una candidatura, Joe Biden è passato al contrattacco. Lo ha fatto il 6 gennaio scorso, in occasione dell’anniversario dell’assalto a Capitol Hill, lasciando intendere chiaramente come la Casa Bianca sia pronta ad andare fino in fondo a quanto successo ai tempi della protesta contro l’elezione del nuovo Presidente. Andare fino in fondo ha un solo significato: scoperchiare tutta la verità per definire chi fosse il mandante di una rivolta che tutto è stata fuorché spontanea (le indiscrezioni che stanno uscendo dimostrano anzi la natura paramilitare delle organizzazioni interessate). Ma anche alcuni big della tecnologia rischiano di restare invischiati in questa vicenda.

Alphabet, Meta, Reddit e Twitter sotto accusa

Alphabet, Meta, Reddit e Twitter sono i destinatari di una missiva proveniente dalla commissione della Casa Bianca deputata a portare avanti le indagini su quanto accaduto nei giorni dell’assalto a Capitol Hill. L’accusa è quella di non aver consegnato le informazioni richieste a suo tempo, eludendo pertanto la propria collaborazione con la commissione e indirettamente coprendo le spalle ai rivoltosi. Ognuno dei gruppi indicati viene accusato in modo specifico, attribuendo precise responsabilità in relazione alla tipologia delle informazioni non consegnate – ed in base al ruolo che il singolo strumento online ha avuto durante le ore della rivolta.

Non si tratta di richieste generiche, ma di missive estremamente circostanziate. Nella lettera della commissione a Mark Zuckerberg, ad esempio, si contestano il mancato invio di specifico materiale e, soprattutto, si contesta il fatto che il gruppo non abbia fornito neppure una tempistica utile per la consegna dello stesso. Il dito è puntato in modo significativo, allineando tali strumenti online paradossalmente dalla parte di Trump – ossia uno dei massimi accusatori della Silicon Valley negli anni passati.

Un gioco delle parti, insomma, nel quale la Casa Bianca alza i toni per far capire quanto veemente possa essere la reazione e quanto serie le intenzioni.

Fonte: Casa Bianca
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
14 gen 2022
Link copiato negli appunti