Roma – Se la mia sindrome, di cui non sono riuscito a trovare nome o descrizione nella letteratura medica, è anche la vostra, quando passate vicino ad una edicola ben fornita, vi sentirete irresistibilmente attratti verso la bacheca delle riviste estere. Ebbene sì, lo confesso, sono rivista-dipendente. Se avessi il tempo per leggerle ed il posto per conservarle, ne farei man bassa tutte le volte che mi avicino ad un’edicola; per fortuna mi mancano ambedue e quindi il problema non mi si pone, almeno in maniera drammatica.
Ma c’è un fattore che questa breve descrizione ha trascurato; non di solo tempo e posto in libreria, ma anche di soldi c’è bisogno, e nemmeno pochi. E pensare a questo mi provoca (e scusate i continui riferimenti soggettivi) una reazione tra l’irritato ed il rabbioso; il prezzo delle riviste estere americane od inglesi (mensili) in Italia è dal doppio al triplo del prezzo di copertina. Facciamo un esempio; “Wired”, rivista che merita sempre di essere letta, costa negli Stati Uniti 4.95 dollari; calcolatrice alla mano e con il cambio di oggi, 4,10 euro.
Visto che alla mia edicola d’elezione ho pagato, per l’ultimo numero, 8,70 euro, il prezzo è il 212% di quello originario; si noti che il prezzo originario comprende il margine dell’edicolante, che credo proprio il distributore italiano non paghi quando compra le riviste dall’editore.
Il sovrapprezzo del 112% è congruo col fatto di farla arrivare dagli Stati Uniti? Non è il mio mestiere, ma dato che giocando di pallet e di voli cargo notturni in pochi giorni si riescono a far arrivare copie singole dei libri usati di Amazon a prezzi inferiori a quelli di un pacco di stampe a tariffe italiane, a me pare di no.
Vorrei dire di più, ma non sto facendo una crociata contro i distributori italiani di riviste estere, che hanno il diritto di gestire il loro business come meglio credono, cosi la fermo qui dicendo che a parer mio il prezzo è ingiustificatamente, incommensurabilmente, astromicamente esagerato. Solo un parere, sia chiaro! Ma oggi a tutto questo c’è un’alternativa: i bit.
Molte note pubblicazioni, da Macworld e PC World fino all’Harvard Business Review, dalle riviste di genetica a quelle che celebrano la divina forma femminile senza veli, sono disponibili in formato elettronico, pronte per essere scaricate sul computer con pochi colpi di mouse ed uno dato con la carta di credito. I prezzi? Ridicoli!
Se si acquista un abbonamento annuale, si parla dela metà od anche meno del prezzo di copertina all’origine.
Per farla breve, una rivista americana in formato elettronico puo’ costare il 20% (un quinto) della stessa rivista su carta comprata in italia. Con due numeri si paga l’abbonamento di un anno.
Il tutto da siti di e-commerce perfetti, agili, e con software di fruizione ben fatto, che fornisce una “user experience” veramente notevole.
Ma c’è un bruttissimo rovescio della medaglia: sistema operativo non libero, client di lettura proprietario, formato criptato, mini DRM già in azione.
E poi regole di utilizzo poco chiare od assenti, policy di utilizzo in cui i diritti del compratore non sono nemmeno previsti ma di solito non si diventa nemmeno proprietari di quanto scaricato perchè non lo si puo’ trasferire a terzi. In pratica si compra solo il diritto di leggere, e spesso nemmeno per un tempo illimitato. Sistemi facilmente aggirabili, certo, ma oggi come oggi raccontarli può mettere nei guai… quindi non mi spingo oltre.
Adesso mi resta solo da decidere come rovinarmi il fegato: pagando troppo le riviste su carta o finanziando il nuovo mercato dei contenuti digitali, distribuiti solo come servizio ed a forza di DRM? Suggerimenti?
Marco A. Calamari
I precedenti interventi di M.A.C. sono disponibili qui
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Non e´ un eufemismo
dire che in Italia ci sono tante braccia rubate all'agricolturaAnonimoRe: Non e´ un eufemismo
- Scritto da: Anonimo> dire che in Italia ci sono tante braccia rubate> all'agricolturaUrbani non andrebbe bene neanche per quello...AnonimoRe: Non e´ un eufemismo
- Scritto da: Anonimo> > Urbani non andrebbe bene neanche per quello...Dici? Secondo me lo si potrebbe riciclare ottimamente come concime.Anonimoma perchè dobbiamo pagare noi?
non ho capito, ma io un film italiano lo devo pagare 2 volte?1 con le tasse e 2 con il biglietto?come per ogni cosa ci deve essere una persona che investe e noi che compriamo il prodotto. Lo Stato non dovrebbe neanche sapere che esiste il cinema.Basta mantenere certa genteAnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
Concordo ! ... c'è un sacco di gente che lo stipendio se lo guadagna LAVORANDO.AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
Tu scarichi film italiani? li vai anche a vedere al cinema? Roba tipo i fichi d'india e cagate del genere? Io non ho il coraggio di andare a vedere la maggior parte dei film italiani figurati se me li metto a scaricare. Comunque occhio che questi sono pronti a trattarci alla stregua degli automobilisti, ogni volta che c'era da battere cassa si aumentava la benzina, in questo periodo che la cosa non è tanto fattibile ci si rivolge agli sms e alle adsl.AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
cominciassero a tagliare sugli statali allora.Ho votato un governo di destra ed i statali hanno ancora più diritti dei privati. E' una vergogna cosa succede negli uffici pubblici dove la stragrande maggioranza della gente non fa una emerita mazza. In ospedale ci sono più medici al bar che in corsia (gente che poi ha lo studio privato e li vedi come si impegnano). In tutti i posti statali c'è più gente di quella che serve, cominciate a tagliare da lì, vedete come si risolleva l'economia eliminando un pò di statali nullafacenti.- Scritto da: Anonimo> Tu scarichi film italiani? li vai anche a vedere> al cinema? Roba tipo i fichi d'india e cagate del> genere? Io non ho il coraggio di andare a vedere> la maggior parte dei film italiani figurati se me> li metto a scaricare. Comunque occhio che questi> sono pronti a trattarci alla stregua degli> automobilisti, ogni volta che c'era da battere> cassa si aumentava la benzina, in questo periodo> che la cosa non è tanto fattibile ci si rivolge> agli sms e alle adsl.AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
nel contempo controlliamo i privati e facciamo in modo che non si scarichino dalle tasse cose fuori misura, e neanche che riescano a nascondere nulla, è giusto che anche loro vengano tassati senza mezze misure su tutto il loro guadagno!AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
- Scritto da: Anonimo> cominciassero a tagliare sugli statali allora.> Ho votato un governo di destra ed i statali hanno> ancora più diritti dei privati. E' una vergogna> cosa succede negli uffici pubblici dove la> stragrande maggioranza della genteaggiungici RACCOMANDATA!!!!> non fa una> emerita mazza. > In ospedale ci sono più medici al bar che in> corsia (gente che poi ha lo studio privato e li> vedi come si impegnano). In tutti i posti statali> c'è più gente di quella che serve, cominciate a> tagliare da lì, vedete come si risolleva> l'economia eliminando un pò di statali> nullafacenti.> > aggiungici RACCOMANDATI!!!!Perche quelli che non sono RACCOMANDATI si fanno il mazzo facendo anche il non-lavoro dei RACCOMANDATI!!!! :@AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
> In ospedale ci sono più medici al bar che in> corsia (gente che poi ha lo studio privato e li> vedi come si impegnano).I medici in Italia prendo un terzo dei colleghi europei. E' difficile che la sanità funzioni come in altri stati.AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
- Scritto da: Anonimo> Tu scarichi film italiani? li vai anche a vedere> al cinema? Roba tipo i fichi d'india e cagate del> genere?I fichi d'india e i vari vacanze di natale non ricevono finanziamenti statali. Molte altre cagate sì però...AnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > Tu scarichi film italiani? li vai anche a vedere> > al cinema? Roba tipo i fichi d'india e cagate> del> > genere?> > I fichi d'india e i vari vacanze di natale non> ricevono finanziamenti statali. e sono gli unici che riescono a fare cassetta...>Molte altre cagate sì però...se un film non riesce a far sbadigliare almeno l'85% degli spettatori non è culturaleAnonimoRe: ma perchè dobbiamo pagare noi?
Lo Stato> non dovrebbe neanche sapere che esiste il cinema.> Basta mantenere certa genteLo stato è il nano, il nano è padrone della medusa, quindi il nano sa che esiste il cinema :@AnonimoMa autofinanziarsi no eh?
Se non si guadagna si chiude bottega e magari si fa altro. Facile finanziarsi con i soldi dei contribuenti==================================Modificato dall'autore il 04/11/2005 0.40.28AlessandroxRe: Ma autofinanziarsi no eh?
- Scritto da: Alessandrox> Se non si guadagna si chiude bottega e magari si> fa altro. Facile finanziarsi con i soldi dei> contribuentiFare cultura può anche essere un'attività in perdita, non è come vendere frutta al mercato. Il cinema italiano degli anni d'oro, quello di Fellini, Rossellini ecc... è nato grazie ai finanziamenti statali stanziati in quel periodo storico.Il problema non sono i finanziamenti, ma come vengono gestiti e distribuiti. E da decenni sono usati in modo pessimismo. Troppi finanziamenti a pioggia su film che non stanno in sala neanche un giorno.AnonimoRe: Ma autofinanziarsi no eh?
ma per favore i migliori film vengono tutti dal settore privato. I finanziamenti servono solo a far girare i soldi tra parenti ed amici del regista e del politico che autorizza- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Alessandrox> > Se non si guadagna si chiude bottega e magari si> > fa altro. Facile finanziarsi con i soldi dei> > contribuenti> > Fare cultura può anche essere un'attività in> perdita, non è come vendere frutta al mercato. > Il cinema italiano degli anni d'oro, quello di> Fellini, Rossellini ecc... è nato grazie ai> finanziamenti statali stanziati in quel periodo> storico.> Il problema non sono i finanziamenti, ma come> vengono gestiti e distribuiti. E da decenni sono> usati in modo pessimismo. Troppi finanziamenti a> pioggia su film che non stanno in sala neanche un> giorno.AnonimoRe: Ma autofinanziarsi no eh?
- Scritto da: Anonimo> ma per favore i migliori film vengono tutti dal> settore privato. I finanziamenti servono solo a> far girare i soldi tra parenti ed amici del> regista e del politico che autorizzaE' arrivato quello del "ma per favore". I registi che ti ho citato prima hanno realizzato i loro capolavori usufruendo di finanziamenti statali, poi se a te fa schifo il cinema d'autore sono affari tuoi.AnonimoRe: Ma autofinanziarsi no eh?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Alessandrox> > Se non si guadagna si chiude bottega e magari si> > fa altro. Facile finanziarsi con i soldi dei> > contribuenti> > Fare cultura può anche essere un'attività in> perdita, non è come vendere frutta al mercato. Basta che le perdite non me le facciano pagare a me....> Il cinema italiano degli anni d'oro, quello di> Fellini, Rossellini ecc... è nato grazie ai> finanziamenti statali stanziati in quel periodo> storico.Usare la situazione di 50 anni fa (dopoguerra, non so se rendo l' idea...) per giustificare finanziamenti pubblici è semplicemente ridicolo.> Il problema non sono i finanziamenti, ma come> vengono gestiti e distribuiti. E da decenni sono> usati in modo pessimismo. Troppi finanziamenti a> pioggia su film che non stanno in sala neanche un> giorno.E' proprio questo il problema dei finanziamenti publici: chi e come decide chi merita riceverli? Mediamente le decisioni sono sempre sbagliate.AnonimoRe: Ma autofinanziarsi no eh?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Alessandrox> > Se non si guadagna si chiude bottega e magari si> > fa altro. Facile finanziarsi con i soldi dei> > contribuenti> > Fare cultura può anche essere un'attività in> perdita, non è come vendere frutta al mercato. > Il cinema italiano degli anni d'oro, quello di> Fellini, Rossellini ecc... è nato grazie ai> finanziamenti statali stanziati in quel periodo> storico.> Il problema non sono i finanziamenti, ma come> vengono gestiti e distribuiti. E da decenni sono> usati in modo pessimismo. Troppi finanziamenti a> pioggia su film che non stanno in sala neanche un> giorno.No! Il problema è che in quell'epoca c'erano attori e registi con le palle che VERAMENTE hanno fatto la storia del cinema italiano, al contrario delle kakate che circolano in giro adesso e che siccome nessuno va a vedere tirano fuori la storia della PIRATERIA!!!!LA GENTE NON SPENDE 7 EURI PER DELL'ARIA FRITTA!!!! 8)AnonimoRe: Ma autofinanziarsi no eh?
- Scritto da: Anonimo> No! Il problema è che in quell'epoca c'erano> attori e registi con le palle che VERAMENTE hanno> fatto la storia del cinema italiano, al contrario> delle kakate che circolano in giro adesso e cheNo il problema è proprio quello invece, perché lo stesso Fellini anni dopo si vide rifiutare i finanziamenti e non riuscì più a produrre film.I tagli comunque colpiscono anche le poche scuole di cinema decenti che ci sono in Italia. Quelle private invece oltre ad essere carissime non ti insegnano un fico secco.AnonimoRe: Ma autofinanziarsi no eh?
- Scritto da: Anonimo > - Scritto da: Alessandrox> > Se non si guadagna si chiude bottega e magari si> > fa altro. Facile finanziarsi con i soldi dei> > contribuenti > Fare cultura può anche essere un'attività in> perdita, non è come vendere frutta al mercato. > Il cinema italiano degli anni d'oro, quello di> Fellini, Rossellini ecc... è nato grazie ai> finanziamenti statali stanziati in quel periodo> storico.> Il problema non sono i finanziamenti, ma come> vengono gestiti e distribuiti. E da decenni sono> usati in modo pessimismo. Troppi finanziamenti a> pioggia su film che non stanno in sala neanche un> giorno.Mi puo' anche stare bene... certamente la trasparenza nella gestione dei finanziamenti e una loro distruibuzione piu' ragionata sono questioni importanti ma non trascurerei un particolare: queste opere, una volta realizzate e distribuite, sono destinate a fare soldi, utili, denaro sonante; non e' che vengano distribuite gratuitamente e quindi nelle intenzioni oltre al recupero dei costi c'e' la (giusta e legittima) ricompensa di tutti i soggetti coinvolti: attori, registi, tecnici, aziende varie ecc. per non parlare dei produttori, di chi detiene i diritti dell' opera... ma allora perche' non ricompensare anche il soggetto che ha Finanziato l' opera? Consideriamo la posizione dei produttori: in genere sono anche i soggetti principali detentori dei diritti e si beccano gli introti sulla riproduzione dell' opera fino alla scadenza dei diritti stessi... insomma qui' la cultura in se termina e inizia l' attivita' industriale pura per cui io porrei la condizione essenziale che al beneficio di questi diritti partecipi no(nella giusta misura da valutare) TUTTI i soggetti che alla realizzazione dell' opera hanno, ognuno nella sua forma e quantita', contribuito... Senno' e' una PURA presa per i fondelli. Questi si finanziano a sbafo con i nostri soldi opere che gli frutteranno introiti a vita e noi dobbiamo pure pagare salato il biglietto del cinema? C'e' qualcosa che non mi quadra... spiacente ma i conti non tornano proprio.Ovviamente tutto questo discorso vale solo nel caso ci siano EFFETTIVAMENTE degli utili. Ho voluto rimarcare questo concetto anche se e' chiaramente implicito nel mio discorso precedente.==================================Modificato dall'autore il 06/11/2005 0.29.44AlessandroxRe: Ma autofinanziarsi no eh?
beh...... il cinema culturale in italia oggi e' praticamente un inseguimento ai premi di cannes-venezia-berlino........ il gusto del pubblico non ha alcuna importanza per loro...... tanto che renda o non renda i soldi li hanno gia' rubati alle nostre tasche.....se non hanno la capacita' di fare film che incontrano i gusti del pubblico cambino mestiere (lo so che fare il muratore e' decisamente piu' faticoso che fare il regista....... e pure meno pagato)....insomma vale in ogni campo ..... se non riesco a produrre qualcosa di vendibile cambio mestiere...ixaserCerto che
A fare i film con Costantino ci vuole un bel coraggio ad aspettarsi i pienoni....AnonimoRe: Certo che
- Scritto da: Anonimo> A fare i film con Costantino ci vuole un bel> coraggio ad aspettarsi i pienoni....Ti risulta che abbia ricevuto finanziamenti?AnonimoRe: Certo che
Ma soprattutto ... ti risulta che non abbia ottenuto il pienone ?AnonimoRe: Certo che
Il pienone non l'ha proprio sfiorato indi per cui se la qualità media dei film italiani merita questo trattamento, non devono venire a piangereAnonimoPerchè l'industria USA
del cinema non ha bisogno di finanziamenti statali??E non è vero che faccia tutti film di cassetta!! Cosa poi vera anche nella "acculturata" Europa (cosi ricca di cultura che, Gb a parte è indietro costantemente di circa 10 anni nella ricerca scientifica in rapporto agli USA) e Italia (e Francia paladina dei finanziamenti alla cultura).Gli USA sfornano film e telefilm d'autore e di cassetta senza contributi statali, anzi prendendo lezione anche dai registri stranieri: in USA vi è stata sul finire degli anni '60 un'intera generazione di registi che passò gran parte del tempo a vedere (e capire) il duello finale "a tre" nel "Il buono, il brutto e il cattivo"AnonimoEufemi ...
Perchè non facciiamo una petizone online PER MANDARLO A CASA ???The RaptusRe: Eufemi ...
Perchè serve a poco e niente.Come quella per Jerry Calà Presidente della Repubblica.AnonimoRe: Eufemi ...
- Scritto da: The Raptus> Perchè non facciiamo una petizone online > PER MANDARLO A CASA ???Perche' se dovessimo mandare a casa ogni singolo senatore o politico che ha fatto una proposta malsana, dovremmo mandare a casa tutti.mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmOTTIMA IDEAAAAA APPROVOOOOO ;)AnonimoFinanziare uno dei peggiori prodotti??
Ma il nostro governo è mai andato al cinema a vedere un film italiano??Senza considerare qualche rarissimo esemplare di film decente il resto è tutta spazzatura.E con i nostri soldi dovremmo finanziare questo?? E poi dovremmo andare al cinema e all'ingresso pagare il prezzo intero??E quante volte lo paghiamo questo film?Vogliamo parlare anche di questo:http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4373TheMad77Re: Finanziare uno dei peggiori prodotti
- Scritto da: TheMad77> Ma il nostro governo è mai andato al cinema a> vedere un film italiano??> Senza considerare qualche rarissimo esemplare di> film decente il resto è tutta spazzatura.Anche i film esteri pompati all'inverosimile non sono da meno.Naturalmente ci sono eccezioni (rarissime) che confermano la regola vedi "La sposa cadavere" di Tim Burtun, fatto con passione ed ingenio che mi ha ricordato che i film possono essere opere d'arte e non solo spazzatura/marketing.ReiRe: Finanziare uno dei peggiori prodotti
- Scritto da: Rei> > - Scritto da: TheMad77> > Ma il nostro governo è mai andato al cinema a> > vedere un film italiano??> > Senza considerare qualche rarissimo esemplare di> > film decente il resto è tutta spazzatura.> > Anche i film esteri pompati all'inverosimile non> sono da meno.> > Naturalmente ci sono eccezioni (rarissime) che> confermano la regola vedi "La sposa cadavere" di> Tim Burtun, fatto con passione ed ingenio che mi> ha ricordato che i film possono essere opere> d'arte e non solo spazzatura/marketing.E questo che cosa c'entra?AnonimoRe: Finanziare uno dei peggiori prodotti
IngeGNO, non ingeNIO ... Prima di parlare d'arte vediamo d'imparare a scrivere, eh !AnonimoRe: Finanziare uno dei peggiori prodotti
- Scritto da: Rei> > - Scritto da: TheMad77> > Ma il nostro governo è mai andato al cinema a> > vedere un film italiano??> > Senza considerare qualche rarissimo esemplare di> > film decente il resto è tutta spazzatura.> > Anche i film esteri pompati all'inverosimile non> sono da meno.> > Naturalmente ci sono eccezioni (rarissime) che> confermano la regola vedi "La sposa cadavere" di> Tim Burtun, fatto con passione ed ingenio che mi> ha ricordato che i film possono essere opere> d'arte e non solo spazzatura/marketing.A parte che non penso che negli states i film vengano realizzati tramite finanziamenti pubblici, per cui buoni o cattivi che siano non affondano le mani nelle tasche dei cittadini...comunque il fatto che rode è che vi sono molti film stranieri a mio avviso fatti anche con budget ridotto che risultano avere una qualità decisamente superiore ai nostri (penso al cinema francese, quello orientale ed ad altri emegenti)...per cui prima di pensare a finanziamente imparino a realizzare cinema.aristideRe: Finanziare uno dei peggiori prodotti
Il fatto è che ormai l'arte è diventata (al 90%) soltanto un'altra fonte di guadagno per chi i soldi già li ha.Non c'è più niente di divino (non inteso come religioso), così com'era considerata l'arte tanto, tanto, tanto tempo fa, e forse ancora oggi, lì dove i magnati dell'industria non riescono a mangiare.Un opera d'arte viene creata col sangue (parafrasando un invito di Nietzsche), a volte a rischio della vita (Pasolini, Hendrix, e tutti coloro che cercavano un "oltre"), e questo comporta un lavoro immane che sicuramente non rientra nell'ideale del commercio (costo-guadano).Finchè l'arte sarà preda di simili avvoltoi (siae, major, ecc) non avrà mai speranza di riuscire a risorgere, e inevitabilmente gli artisti veri verranno sempre più "esclusi", per far posto a bellocci e "figli di d'arte" meritevoli solo di avrer imparato a fare smorfie accattivanti davanti alla telecamera.Se la prendono con tutto (p2p, banda larga, il mercatino sotto casa, e quelle sante donne delle loro madri), si mettessero dalla parte della ragione prima di accusare e trovare cause inesistenti per sopperire alla loro mancanza di serietà, professionalità, e capacità (e in ogni senso). Ma ciò che è peggio, è che quei bast... di politi e funzionari che dovrebbero garantirci un pò di giustizia, gli danno corda e neanche considerano certe cose, nè i loro illeciti (siae in primis), mentre non perdono occasione di inquinare il sistema sempre più mettendo solo il profitto sul piatto della bilancia della giustizia, e facendo leggi tese solo a considerare le entrate.Sono ben contento che abbiano preso questa decisione, ma sono certo che non è stata la giustizia ad ispirarli.AnonimoRe: Finanziare uno dei peggiori prodotti
hai pienamente ragione......... il cinema italiano dovrebbe competere con quello degli altri paesi solo appoggiandosi alle proprie capacita' ....... non grazie a finanziamenti clientelari (grazie ai quali si e' visto il risultato)....... ovvero se fai cinema di qualita' (e nessun regista italiano o quasi...... salvo rarissime eccezioni oggi ne fa grazie ai finanziamenti ) che piace al pubblico vendi e guadagni....... altrimenti chiudi e la smetti di produrre porcherie....... (e magari vai a gaudagnatri i soldi con un lavoro invece di rubare i contributi........)ixaserMa che hanno fumato????
Tassa sulla banda larga per finanziare IL CINEMA????? E' ASSURDO ANCHE SOLO PENSARE ALL'IDEA!!!! E che vorrebbero finanziare anche le kakate come Troppo belli e Passo a due perché nessuno spende 7 EURI per vederli?????Sti attori improvvisati e riciclati dalla tv dovrebbero andare a ZAPPARE piuttosto che FAR SCADERE IL CINEMA ITALIANO!!!! :s :s :sAnonimoRe: Ma che hanno fumato????
Perché credi che la sequestrino?AnonimoNoi tanto paghiamo piu' volte...
Il cinema italiano prende i soldi dal governo (quei soldi arrivano da noi). Al cinema chi va a vedere un film paga il biglietto, paga il dvd o vhs (noleggio o acquisto). Tutto sommato assieme costituisce l'incasso di sto benedetto film. Quindi alla fine noi pagheremmo piu' di una volta. Ma se io non vado a vedere film italiani ? Pago lo stesso...Bella roba...Anonimoda REPORT "Finanziamenti al Cinema"
IN STUDIO MILENA GABANELLIIo non vorrei fare il commissario! Ma è evidente che qualcosa non funziona se molti film finanziati dallo Stato non incassano, non restituiscono il prestito e svaniscono nel nulla. Sarà perché sono brutti? Alcuni dicono che non si può sapere perché se non vengono distribuiti la gente non li può vedere. Altri rispondono che la distribuzione c'è, ma se il film non incassa dopo 3 giorni va in cantina. Ma la grande distribuzione, quella che conta, però sarebbe nelle mani di Rai e Mediaset da cui bisogna transitare per coprire i costi vendendo i diritti Tv. Inoltre: se il mercato può sostenere 20 film e ne vengono sovvenzionati 100 , è inevitabile che gli altri 80 abbiano un brutto destino. Peccato per quelli belli, e anche per quelli brutti perché sono dei soldi buttati via!Il resto qui:http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=188AnonimoLe mie tasse per ...nulla!
Non capisco per quale motivo le nostre tasse devono servire a foraggiare queste mucche rinsecchite che non sanno dare latte di qualita'.Se sapessero produrre film decenti, andremmo al cinema come andiamo per i vari kolossal americani pagando di conseguenza e quindi rendendo superfluo l'aiuto di stato.Propongo una nuova mozione. Annullare del tutti i finanziamenti al settore spettacolo/cinema per manifesta incapacita' degli operatori.AnonimoProposta concretamente assurda
Vorrei fare la solita proposta utopica, perchè di buon senso e quindi avversata da tutti i "rappresentanti del popolo" (sarà un sinonimo di piazzisti?)Quello che si vede da questo forum è che, come al solito quando si parla di tasse e denaro pubblico, ci sono i due gruppi in lotta, quelli che pagano e vorrebbero evitare gli sprechi ("i soldi agli amici degli amici") e quelli che ricevono che dicono che va bene così ("il cinema è cultura, bisogna finanziare la cultura").Proposta banale, da paese democratico: fissiamo la quota di tasse che deve essere pagata, e poi lasciamo che ogni contribuente decida, nel Unico, a cosa deve servire. Se uno non crede che quei soldi siano ben spesi per "la cultura", non mette la crocetta e quei soldi (i suoi!) non possono andare a quel capitolo di spesa, che viene automaticamente ridotto senza tante lotte di potere. Democratico, facile da gestire e efficiente.Che ne pensate?MarlenusRe: Proposta concretamente assurda
Intanto bisognerebbe capire bene se i film della Di Benedetto sono davvero cultura.AnonimoRe: Proposta concretamente assurda
- Scritto da: Marlenus> Vorrei fare la solita proposta utopica, perchè di> buon senso e quindi avversata da tutti i> "rappresentanti del popolo" (sarà un sinonimo di> piazzisti?)> > Quello che si vede da questo forum è che, come al> solito quando si parla di tasse e denaro> pubblico, ci sono i due gruppi in lotta, quelli> che pagano e vorrebbero evitare gli sprechi ("i> soldi agli amici degli amici") e quelli che> ricevono che dicono che va bene così ("il cinema> è cultura, bisogna finanziare la cultura").> > Proposta banale, da paese democratico: fissiamo> la quota di tasse che deve essere pagata, e poi> lasciamo che ogni contribuente decida, nel Unico,> a cosa deve servire. Se uno non crede che quei> soldi siano ben spesi per "la cultura", non mette> la crocetta e quei soldi (i suoi!) non possono> andare a quel capitolo di spesa, che viene> automaticamente ridotto senza tante lotte di> potere. Democratico, facile da gestire e> efficiente.> > Che ne pensate?Sì, vabbè, fantascienza. Guarda che quelli che stanno "là sopra" non hanno mica tutto sto cervello. Piano col proporre cose troppo complicate, che certi personaggi sono solo in grado di capire "quanto mi dai se faccio questo?" o (se ci va bene) "quanti voti prendo se sposto questa penna sulla mia scrivania?".Un pò di compassione per dei poveri mentecatti, facciamogli proposte che sono in grado di capire.AnonimoRe: Proposta concretamente assurda
> Sì, vabbè, fantascienza. Guarda che quelli che> stanno "là sopra" non hanno mica tutto sto> cervello. Piano col proporre cose troppo> complicate, che certi personaggi sono solo in> grado di capire "quanto mi dai se faccio questo?"> o (se ci va bene) "quanti voti prendo se sposto> questa penna sulla mia scrivania?".> Un pò di compassione per dei poveri mentecatti,> facciamogli proposte che sono in grado di capire.Guarda che sbagli di grosso.Quelli che stanno lassù sono dei grandissimi professionisti. Ti si mangiano a colazione in un colloquio dialettico. Tutti avvocati, dottori in economia ecc. Semmai il problema è che NON GLI CONVIENE capire certe proposte...AnonimoRe: Proposta concretamente assurda
Era un commento ironico,che comunque non si allontana poi tanto dalla realtà. Nietzsche affermava (e penso giustamente)che si commettono illeciti per ignoranza, poichè,visto che gli errori comunque si pagano,sarebbe da stupidi fare qualcosa di controproducente. Certo,se uno non arriva a vedere il domani,o non riesce a collegare le cause ad un male(oggi è la somma di tutti gli oggi che l'hanno preceduto), crede che non sia così,ma è ovvio che non è così.Da quì, la stupidità(a cui mi riferivo,e che loro comunque portano stampata sulla faccia;guarda Duemonti-o erano di più?- e dimmi che non è vero)che governa simili governanti.PS:Non so comunque se mi mangerebbero a colazione,quello che è certo che si approfittano di quella parte di italiani che non ha avuto il tempo,l'occasione,i mezzi per riflettere su alcuni argomenti.Non dimentichiamo che c'è tanta brava gente che va a votare che non ha la minima idea di che cosa sia veramente la politica,mentre altri(sempre per gli stessi motivi,e forse un pò meno bravi)continuano a credere alle promesse fatte da certi personaggi illudendosi che possano portare beneficio alla categoria a cui appartengono. Non mi stancherò mai di dirlo: Il bene comune è il bene comune.è come in un rapporto di coppia,se io penso solo a me stesso il malessere dellla mia/o compagna/o finirà per fare male anche a me.AnonimoIntanto ecco la bastonata su cd e dvd...
La manovra alla Commissione bilancio di Palazzo MadamaMilano fa il pieno. Tagli confermati ai fondi degli enti localiFinanziaria, verso il sì in SenatoStangata su cd, dvd, videocassette San nierle salvaci tu.AnonimoRe: Intanto ecco la bastonata su cd e dv
San nierle possiede un fratellino... San naples 8)AnonimoRe: Intanto ecco la bastonata su cd e dv
Sembra che la voce non sia fondata !http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/economia/finanziaria9/sidelsenato/sidelsenato.htmlPer me, comunque, non cambia nulla.Saluti,PiwiAnonimoRe: Intanto ecco la bastonata su cd e dv
Beh no la voce era più che era fondata, però hanno fatto retromarcia... non vuol dire che non ci riproveranno... ma solo il fatto che abbiano pensato a un simile abominio deve far riflettere :@AnonimoRe: Intanto ecco la bastonata su cd e dv
- Scritto da: Anonimo> Beh no la voce era più che era fondata, però> hanno fatto retromarcia...no. NON hanno fatto retromarciaTremonti ha smentito, ma ovviamente ha mentito.Il rincaro e' presente nel testo finale, Vegas ha solo PROMESSO di toglierlo al prossimo passaggio.Promesse... mi ricordano urbani e la modifica della sua legge....AnonimoGRANDE IDEA!!!
Faccio il glucchista per mestiere (per chi non lo sapesse: sto seduto sulla riva di un lago a lanciare pietre, che cadendo nell'acqua fanno "GLUCK" -Ma siete proprio ignoranti. Tutto vi devo dire-), ma dato che non mi rende abbastanza ora faccio una proposta affinchè mi finanzi lo stato prendendo i soldi da, che so ... la sanità, l'industria dell'automobile, o bho ... che me ne frega ... o abbastanza fantasia da trovare un collegamento con qualsiasi settore, basta che mi arrivino i soldi.Poi prendo operai a fare gluck in ogni lago, e, quando ho abbastanza soldi (perchè per far fare le leggi servono) faccio fare una legge che punisce chi viene a visitare i laghi (oh, sti bastardi sentono il mio gluck a sbafo, mò ncelodico a Ubbani) per recuperarne ancora.Cercasi sociAnonimocinema italiano?
Scusate, ma riflettiamo un attimo:il cinema italiano attualmente puo essere senz'altro definito UNA MERDA!E volete pure che gli si diano altri soldi a scapito di internet e banda larga che con il cinema manco c'entra un tubo????????bohAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 4 nov 2005Ti potrebbe interessare