CBHD, l'alba dei formati hi-def viventi

CBHD, l'alba dei formati hi-def viventi

La guerra dei formati ad alta definizione è finita? Neanche per sogno, almeno in Cina. Lo standard di Toshiba risorge pronto a sfidare Blu-ray sul mercato. Una competizione dagli esiti apparentemente già segnati
La guerra dei formati ad alta definizione è finita? Neanche per sogno, almeno in Cina. Lo standard di Toshiba risorge pronto a sfidare Blu-ray sul mercato. Una competizione dagli esiti apparentemente già segnati

Nel remake tecnologico del capolavoro del cinema horror La notte dei morti viventi di George A. Romero, lo zombi del formato HD DVD, defunto a seguito dell’ abbandono del suo principale sostenitore Toshiba e dell’industria tutta, risorge dalla morte per vagare sulla terra come tecnologia senza afflato vitale , destinata secondo le previsioni a infestare il solo territorio cinese.

Nel mercato dell’IT non esistono tabù ancestrali: il centro Optical Memory National Engineering Research Center , presso l’Università Tsinghua di Pechino ha ridato vita ad HD DVD chiamandolo CBHD (China Blue High-definition Disc), instillandovi codec audiovisivi di proprietà del governo cinese e misure di protezione dei contenuti aggiuntive rispetto allo standard base.

Dall’abbandono di HD DVD da parte di Toshiba non sono passati che pochi mesi, e ora il produttore Shanghai United Optical Disc annuncia di aver completato la messa in funzione della prima linea di produzione al mondo di dischi CBHD (ex-CH DVD), e di essere pronta per la produzione in volumi a cominciare dal quarto trimestre del 2008.

CBHD mostra di avere gli stessi punti di forza di HD DVD , vale a dire l’economicità del processo di conversione delle filiere di produzione dei supporti digitali (800mila dollari contro i 3 milioni necessari per stampare Blu-ray) e il costo modico della licenza per realizzare lettori e dispositivi compatibili (circa 8 dollari).

Tutte qualità che, è bene ricordarlo, non sono comunque servite ad HD DVD per mantenere i favori di Hollywood, l’unico vero parere commerciale che conti quando si parla di supporti destinati tradizionalmente prima di tutto ai contenuti cinematografici. Ed è proprio l’assoluta mancanza di interesse – se non una esplicita avversione – da parte di Universal, Warner e sodali la motivazione principale per cui gli analisti prevedono una celere marcescenza di CBHD, a sottolineare ulteriormente la crescente popolarità di Blu-ray.

Il formato di Sony – che la multinazionale nipponica considera talmente importante da averlo legato indissolubilmente all’avventura commerciale non eccezionalmente positiva di PlayStation 3 – ha guadagnato parecchie quote di mercato dopo la scomparsa del concorrente HD DVD, così come continua a scendere il prezzo dei lettori entry-level. Una tendenza che potrebbe spingere sugli scaffali drive stand-alone BD con prezzi abbordabili (o quasi) giusto in tempo per la comparsa sul mercato di CBHD, sostengono gli analisti. Certo, il formato-zombi nato dalla carcassa di HD DVD potrebbe comunque rientrare negli interessi di quei produttori cinesi che desiderassero affrancarsi dalla dipendenza da tecnologie estere, ma in una Cina alla guida della locomotiva economica mondiale una simile ipotesi appare piuttosto povera di fondamento.

Sarà ancora una volta Hollywood, dopo l’ exploit della saga dei non-morti di Romero, ad assestare il colpo in fronte risolutivo alle spoglie ancora deambulanti di HD DVD in salsa cinese?

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 30 lug 2008
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