Cellulari? Difficile scegliere operatore

Cellulari? Difficile scegliere operatore

Ne parla un vecchio utente di telefonia mobile che ricostruisce il suo rapporto con i carrier italiani. Un rapporto non sempre facile e trasparente
Ne parla un vecchio utente di telefonia mobile che ricostruisce il suo rapporto con i carrier italiani. Un rapporto non sempre facile e trasparente


Roma – Gentile redazione di P.I. vi scrivo a seguito delle numerose lettere e notizie apparse sul vostro “sommario”, che mi arriva puntualmente ogni notte sulla casella e-mail. Volevo raccontarvi la mia esperienza nell’ambito dell’offerta, oggi un po’ meno variegata, di abbonamenti e ricaricabili per telefonia cellulare.

Come molti all’inizio, dovetti comprare un telefonino che fosse compatibile con l’unico operatore, allora monopolista, presente nel panorama italiano. Si trattava di un vecchio telefonino E-Tacs, che pesava molto e aveva un’autonomia di più o meno 8 ore. Ma era l’unica maniera di essere reperibile, e quindi gioco forza… comprai. Feci l’ abbonamento Family. Grande invenzione di Telecom, che mi consentiva di spendere poco in termini di abbonamento mensile. Chi mi telefonava spendeva un po’ di più… circa 1.650 vecchie lirette al minuto più iva… o giù di lì.

Appena venne aperta la strada della concorrenza, nel campo della telefonia mobile successe una rivoluzione epocale. L’arrivo di Omnitel, provoco’ un terremoto. E Telecom si ritrovo’ al fianco di una giovane azienda che prometteva comunicazione e servizi a prezzi decisamente concorrenziali. Dapprima si mise a ridere fragorosamente, perchè l’ex monopolista era ben conscio di avere la quasi totalità degli utenti nel suo bacino, ma ben presto le cose mutarono. I pochi ponti disponibili di Omnitel, ben presto vennero moltiplicati, anche se il nuovo gestore doveva fare affidamento sulle infrastrutture nella neonata TIM, per far parlare i propri clienti in roaming. E la stessa TIM smise di ridere.

In fretta le cose si equilibrarono, e TIM ed Omnitel acquisirono lo stesso “peso” nei confronti dell’utente/cliente. Mi ricordo che fui uno dei primi ad avere un numero Omnitel a Bologna. Allora il telefonino non era granchè (un vecchio Motorola che non sapeva esistessero i messaggini..), ma lo spasso era vedere i miei amici che sgranavano gli occhi quando cominciavo con un 0347…. ( perchè allora si usava ancora lo 0..).

Quando nacque l’ operatore WIND venne presentato come una rivoluzione, e in un qualche modo lo era. Rimasi con Omnitel e comprai un’altra scheda del terzo operatore di telefonia. Tutto sembrava procedere bene, fino a quando mi ritrovai con 30.000 ( si, erano lirette ) in meno di credito sulla ricaricabile. Chiesi spiegazioni al gestore, attraverso il call center, e mi risposero che avevano avuto dei problemi con il sistema di gestione dei messaggi e che la cifra che mi era stata addebitata era dovuta all’invio dei miei messaggi tariffati fino a quel momento.
Obbiettai che se avevano avuto un problema, non era colpa mia, e che comunque un messaggio di avviso l’ avrei gradito. Mi risposero che non avevano il tempo di occuparsi di queste inutili quisquilie. Pensai che erano bravi a chiedere soldi e tirchi a chiedere scusa e così abbandonai il gestore.

Comprai una scheda Blu. Le tariffe erano decisamente convenienti e il servizio eccellente. Non solo, anche la segreteria telefonica era strepitosa, perchè le davi i comandi a voce, invece di pigiare numeri, e in auto questa manovra è un po’ pericolosa. Canali sempre liberi e mai una telefonata in cui sia caduta la linea. Come sappiamo Blu ha fatto una brutta fine, ridotta ad uno spezzatino dai tre gestori rimasti. E allora ? Quale scegliere tra i tanti ?

Personalmente ho scelto il male minore per questi semplici motivi.
TIM è stato il primo gestore ad essere scartato, perchè ha una rete un po’ vecchia e decisamente “pasticciata”. E’ il gestore più numeroso come numero di utenti, e questo lo rende anche il meno efficiente. Amici carissimi, ogni tanto si ritrovano senza segnale o con l’ impossibilità di telefonare per giorni e al 119 si scusano, ma…” è un problema di congestione di rete”.

Wind mi ha deluso molto. Era partito con un’ottima iniziativa ( non far pagare il costo fisso delle ricariche, messaggi gratis per quasi un anno, prima del “contrattempo” costato un po’ di soldi a tanti ignari clienti ), ma si è perso in una bolla di sapone, ai primi incidenti di percorso. Magari un po’ di umiltà in più, e di esperienza non avrebbero guastato. Tecnicamente un po’ fragili, non basta piazzare celle telefoniche in ogni centrale ENEL per offrire un servizio eccellente, hanno imparato ma secondo me è un po’ tardi. Ed in più, fatto di per sè seccante, ho attivato la number portability due mesi fa sul mio vecchio numero BLU e….. indovinate…. non passa settimana che WIND si congratuli con me per essere entrato nella sua grande famiglia, e mi inviti a chiamare il suo call center per farmi spedire a casa la nuova SIM. Forse un po’ distratti… e tanto insistenti: mi hanno spedito a casa anche una lettera. E al call center ho chiaramente detto che ero passato ad altro gestore con la number portability.

Rimane Vodafone Omnitel, che a sentire in giro dall’inizio dell’anno rimarrà solo come “Vodafone”. Beh, molti potrebbero obbiettare che non sono così convenienti come tariffe, e non lasciano molte possibilità di sceglierne ( ne esistono solo due, credo ). Ma fino ad ora si sono dimostrati i più efficienti e i più preparati tecnicamente. Non un disservizio, non un blocco, nessuna lamentela da fare. E questo non perchè da due mesi sia passato con loro (posseggo un’ altra scheda Omnitel dal lontano 1990, ancora attiva), ma perchè visto che pago qualche cosa di più ho il diritto di pretendere qualche cosa di più.
E le mie aspettative non sono state deluse. Nella manifestazione appena conclusasi alla fiera di Bologna, chiamata Motorshow, nella ressa quotidiana di oltre 60.000 persone, non ho perso mai nessuna chiamata. E mi hanno cercato spesso. Con sommo dispiacere dei miei colleghi TIM e WIND che spesso e volentieri avevano il telefonino acceso, ma risultavano irreperibili. Fate voi..

Bob Nerozzi

Caro Bob
pubblichiamo volentieri la tua lettera con un unica nota per dire che non sempre le esperienze che si fanno individualmente, per esempio interfacciandosi con un call center, sono sufficienti a determinare la qualità reale del servizio di un operatore. A presto! Alberigo Massucci

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Pubblicato il 18 dic 2002
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