Roma – Nella saga dell’emulatore commerciale di Mac CherryOS sembra aggiungersi un nuovo, inatteso capitolo. Dopo che negli scorsi giorni ne era stata sospesa la distribuzione, ieri è apparso nell’home page del sito un messaggio in cui si annuncia il varo del Cherry Open Source Project per il primo maggio.
A quanto pare non si tratterà di una licenza open source qualsiasi, ma della GPL: la stessa che, guarda caso, accompagna il codice dell’emulatore rivale PearPC. Come noto, gli autori di quest’ultimo sostengono che il loro codice sia stato illecitamente copiato da Maui-X-Stream (MXS), la piccola società che sviluppa CherryOS.
A suggerire l’adozione della GPL da parte di MXS è il grosso logo del GNU Project che da ieri campeggia sull’home page di CherryOS.
I più maliziosi sostengono che la decisione degli autori di CherryOS di aprire il codice del proprio software è un tentativo di scampare alla denuncia minacciata la scorsa settimana da uno degli sviluppatori di PearPC. Slashdot avanza invece l’ipotesi che la mossa sia stata dettata dalle recensioni tutt’altro che entusiastiche che hanno accompagnato l’ingresso sul mercato dell’emulatore.