Chi vuole affossare i Licei informatici?

Chi vuole affossare i Licei informatici?

Ne parla un docente di ITIS, secondo cui è proprio la scuola superiore specializzata che può dare l'impulso che serve ad una formazione altrimenti inefficace
Ne parla un docente di ITIS, secondo cui è proprio la scuola superiore specializzata che può dare l'impulso che serve ad una formazione altrimenti inefficace


Roma – Leggendo le prime indiscrezioni sulla forma che assumeranno i Licei Tecnologici viene spontaneo pensare che si sia deciso che l’informatico è limitato ad usare Word ed Excel, almeno secondo le idee degli esperti che stanno riformando la scuola superiore italiana.

Porto la mia esperienza di diplomato ed insegnante negli ITIS informatici. Se queste prime indiscrezioni si riveleranno esatte, si sta decidendo che l’Italia non ha bisogno di programmatori, di analisti, di sistemisti di rete, di progettisti web, in breve non necessita di Periti Analisti Programmatori.

Sembra che si voglia passare da 12 ore/settimana (6 ore di sistemi e 6 ore d’informatica, che sono coperte dalla stessa classe di concorso la A042) a 3 ore settimana (o 5 nella migliore delle ipotesi?). E i nostri futuri programmatori dove si formeranno? Ai corsi
della Microsoft? Nelle varie scuole private?

Con circa 4 ore a settimana di informatica cosa si puo’ mai riuscire a fare? Come si potrà apprendere la logica di programmazione, un linguaggio di programmazione serio, le problematiche delle progettazioni di reti, l’interfaccia dei computer con periferiche particolari?

Tra l’altro riducendo informatica a 4 ore (e togliendo sistemi) e con l’attuale metodo dei “recuperi”, quanto avrà di Informatico un eventuale Liceo Tecnologico? Praticamente nulla: volendo si puo’ andare avanti senza studiare mai informatica…

O forse pensano che i programmatori possano uscire dai professionali? O forse dalle lauree brevi? Vogliamo mettere 12ore settimanali per 32 settimane (arrotondo per difetto) contro 3 anni in ITIS, ossia 1200 ore con laboratori e professori costantemente presenti in classe (certo classi con più di venti persone ma mai affollate come un corso universitario, e si ricordi che nei laboratori degli ITIS c’è la compresenza del docente teorico e dell’insegnante tecnico pratico che assicurano un maggior supporto didattico agli allievi).

Anche per la laurea d’informatica gli esami che vertono su queste materie sono meno di un quarto del totale, per quante ore effettive? E con quali laboratori e sopratutto con che rapporto numerico studenti/professori?

Speriamo si rendano presto conto dell’assurdo, speriamo di vedere una specializzazione informatica per i licei tecnologici, speriamo che si faccia marcia indietro sulle bozza presentate finora. Sopratutto ci si renda conto che gli ITIS sono una ricchezza del sistema scolastico italiano e vanno preservati per far continuare ad esistere una scuola con una forte impronta scientifica e tecnologica molto legata alle tecnologie più innovative e per nulla banale nel contenuto matematico/scientifico.

distinti saluti,
Fabio Milito Pagliara
(Salerno)

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Pubblicato il
7 dic 2004
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